Sabato, 20 aprile 2024 - ore 07.29

Misure antismog del Ministero, FIAB e Legambiente Cremona: ‘Tanto fumo, poco arrosto’

Piercarlo Bertolotti, Presidente di FIAB Cremona, e Giovanna Perrotta, di Legambiente Cremona, firmano un comunicato congiunto

| Scritto da Redazione
Misure antismog del Ministero, FIAB e Legambiente Cremona: ‘Tanto fumo, poco arrosto’

«La grande “emergenza smog” ha prodotto un documento di 13 pagine, di cui le prime 6 sono di premessa con tutte le citazioni delle varie leggi e provvedimenti in materia. Un plauso all’iniziativa, dopo un lungo periodo di inazione, ma dal documento emerge una vistosa assenza: le date e le modalità per verificare il rispetto degli impegni presi. Proprio ciò di cui abbiamo bisogno in Italia: controllo e pianificazione»: così Piercarlo Bertolotti, Presidente di FIAB Cremona, e Giovanna Perrotta, di Legambiente Cremona.

«Vorremmo che i firmatari del Protocollo (Ministero Ambiente, Regioni e ANCI), al fine di renderlo efficace e non una mera dichiarazione d’intenti, si impegnassero pubblicamente, anche in modo separato a verificare ogni 6 mesi lo stato di attuazione delle iniziative elencate, per tutte le Amministrazioni locali, a far pubblicare a ISPRA un bollettino delle misure intraprese, a identificare un’autorità di controllo per verificare che le iniziative siano messe in atto e segnalare eventuali inadempienze, a fare una ricognizione dei progetti già in corso (come la campagna 30 e lode promossa da FIAB), a darsi obiettivi precisi, quantizzati e verificabili (per esempio, come raggiungere composizioni modali del traffico prefissate). A Reggio Emilia, in occasione degli Stati Generali della Mobilità Nuova, presente l’allora non ancora Ministro Graziano Delrio, si propose un 20-20-20 di modal split bici-pedoni-TPL entro 5 anni. Quanto sopra, naturalmente, vale per tutti i provvedimenti presi in “emergenza”, sicurezza stradale compresa», proseguono Bertolotti e Perrotta.

«Non vorremmo che da domani, con qualche giorno di pioggia, l’emergenza venga regolarmente dimenticata e 10 centimetri di neve facciano scattare un’altra emergenza: scuole chiuse con ritardo e le consuete mille inutili polemiche. L’inferno è lastricato di buone intenzioni, il paradiso è fiorito di piccoli risultati dichiarati e raggiunti. Buon anno, Italia!», concludono Bertolotti e Perrotta.

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