Monti: «Posto fisso, che monotonia»
Pd: ... una sciocchezza
(Il Messaggero del 2 feb. 2012)
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Non è una sciocchezza, piuttosto è una berlusconata,. aggravata dall'affermazione che il suo governo è la continuazione del governo Berlusconi.
Allora siamo nella merda !!!!
Con tale affermazione Mario Monti ha perduto almeno il 50% della fiducia con la quale, personalmente, avevo accolto la sua nomina a Presidente del Consiglio; ma se dichiara di essere un continuatore del berlusconismo, allora molto meglio andare a votare e far decidere al popolo italiano.
Quanto alla monotonia del posto fisso, l'affermazione di Monti, da coniugare con le cazzate del cavaliere secondo cui l'Italia è una nazione di benestanti, con ristoranti (quelli che non emettono fattura) sempre pieni, potrebbe valere in una nazione dove c'è esubero di lavoro, dove la domanda di forze lavoro supera l'offerta; una nazione capace di guardare al bene di tutti, senza privilegi; una nazione capace di tassare i grandi patrimoni e non regalare frequenze televisive miliardarie; una nazione capace di abbattere i recinti dei vari orticelli per proiettare il futuro nella grande prateria comune.
Se il posto fisso è monotonia, deve essere monotono anche per i tassisti, per i farmacisti, per i notai, per gli avvocati e per tutte le caste, le lobby che si sono strette a difendere il loro miserabile orticello, incapaci di guardare oltre il proprio naso, dove si stendono spazi ancora inesplorati.
Questa Italia è un'altra; è la nazione del precariato, della finanza creativa, dell'economia della finanza che penalizza il lavoro. Qui spariscono milioni di euro all'insaputa degli stessi amministratori; qui un imputato impone al tribunale la sua scelta circa il magistrato che deve giudicare, cercando nella lista dei corruttibili.
E' l'Italia dove una madre offre un rene a chiunque trovasse un lavoro al figlio, colpevole di non essere "un trota", destinato a vivere alle spalle dei contribuenti, offrendo solo la sua ignoranza.
Rosario Amico Roxas
