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Monticelli Autonomia Differenziata. Incontro con Fassina, Corada e Gualandris | GC Storti

Fassina ha invitato a fare uno sforzo ulteriore per arrivare a raccogliere almeno un milione di firme che chiedano il referendum abrogativo

| Scritto da Redazione
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 Monticelli d’Ongina Autonomia Differenziata. Un bell’incontro con Stefano Fassina, Giancarlo Corada e  Paolo Gualandris

 La Festa dell’Unità di Monticelli d’Ongina offre sempre, in collaborazione con l’ANPI, serate ( non si balla) di intenso dibattito sui temi di attualità.

L’altra sera ( lo scorso giovedì 22 agosto) ho assistito alla presentazione del libro di Stefano Fassina dal titolo emblematico ‘Perché l’Autonomia differenziata fa male al nord’. Ha intervistato  l’autore Paolo Gualandris ( direttore del giornale La Provincia di Cremona) ed è intervenuto Giancarlo Corada , già sindaco di Cremona, in veste di Presidente Provinciale dell’ANPI , sempre di Cremona.

Ad ascoltare moltissimi cremonesi che, come si sa, frequentano molto volentieri   i paesi della sponda destra del PO.

Lo scopo del libro di Fassina, come ha sottolineato Gualandris, è quello di dimostrare che l’applicazione  della legge Calderoli, è quello di penalizzare , non solo il sud del nostro paese, ma anche il Nord. Saranno colpite le imprese oltre che i cittadini.

Corada ha evidenziato come le modalità di realizzazione , tramite soli DPCM che renderanno operativi gli accordi fra Regioni e Governo, svuoteranno il parlamento del suo potere legislativo riducendo così complessivamente il suo ruolo di contrappeso democratico.

Gualandris ha addirittura segnalato  che si potrebbe andare verso uno ‘stato autoritario e fascista’ nel momento in cui si limita in questo modo il potere del parlamento.

Fassina nel concludere la serata ha invitato a fare uno sforzo ulteriore per arrivare a raccogliere almeno un milione di firme dimostrando così che la sensibilità del paese è forte nella richiesta di referendum abrogativo.

Se la Corte Costituzionale ammetterà il referendum- come pare certo- si andrà al voto nella primavera del 2025.

Essendo però un referendum abrogativo per essere valido vi è la necessità che si rechi al voto almeno il 50% + 1 degli aventi diritto e che almeno la metà voti SI , ‘ per questo – ha sottolineato Fassina- il lavoro fa fare nei prossimi mesi sarà immenso e dovremo parlare non solo al popolo di sinistra ma a tutti gli italiani’.

Un forte e convinto  applauso ha chiuso la serata.

In un altro angolo della festa si raccoglievano le firme.

Gian Carlo Storti

Cremona 23 agosto 2024

 

Descrizione del libro

Introdotta nella Costituzione nel 2001, ritornata al centro del dibattito pubblico dopo le richieste di Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna e con il Disegno di legge Calderoli, l’autonomia differenziata divide la nazione. Avversata come “secessione dei ricchi”, il suo impatto sulla distribuzione di risorse pubbliche nazionali ha finora preoccupato prevalentemente il Mezzogiorno, ma i suoi contraccolpi fanno male all’Italia intera. Confindustria, Banca d’Italia, associazioni dell’artigianato e del commercio, cooperative, ANCI, organizzazioni sindacali e Conferenza episcopale italiana hanno lanciato allarmi rimasti inascoltati: l’autonomia differenziata penalizza lavoratori, famiglie e imprese non solo al Sud, ma anche al Nord. A partire dall’istituzione di una Camera delle Regioni, Stefano Fassina propone una strada alternativa per tutelare l’unità della Repubblica e impedire all’Italia di essere ridotta a «espressione geografica». Prefazione di Pier Luigi Bersani.

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