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Mostra: LUIGI GARÒLI

| Scritto da Redazione
Mostra: LUIGI GARÒLI

Salone degli Alabardieri Comune di Cremona
1-10 giugno 2012
Reduce dalle ultime mostre di grande successo in Valcamonica, al Parco delle Terme di
Boario Darfo e nel palazzo del Comune di Esine e da quelle in precedenza effettuate a Grosseto
ed a Formia, Luigi Garòli espone in questi giorni nella Sua Cremona dove torna dopo
moltissimi anni di attività. La sua ansia della ricerca: dalla “Folla”, alle “Panchine”, alle
“Passanti” sino alle “Suggestioni Musicali” rappresentano mezzo secolo di impegno nell’arte
di un “grande artista”. È, questa, una panoramica di quadri e di sculture che vogliono
rappresentare il meglio della sua produzione. Dalla carta incollata, al legno, alla faesite trapela
una sorte di “saldatura”, di ritrovamento delle origini, il superamento del “trauma della
separazione”. Un lirismo ritrovato che traluce nei colori tenui e nella folla degli uomini che
diviene folla di segni che seguono regole e ritmi interiori. La pittura e la scultura prevalgono
ora sul dramma umano e vivono di vita propria. E negli strumenti musicali, sui direttori d’orchestra,
e nel pubblico dei concerti, ancora folla rapita dalla musica, il suo lirismo e la sua
voglia di vivere.
MOSTRA PER L’AISM
Sezione di Cremona
Settimana Nazionale SM
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LUIGI GARÒLI
Nato a Cremona nel 1928 si è trasferito a Milano sin da giovanissimo ed ha iniziato a dedicarsi alla pittura e alla scultura. Ha
esposto al Museo della Permanente di Milano, del quale è membro da molti anni, e sue opere sono esposte nei musei di Santa
Maria di Leuca e nel Sud Dakota . Si è dedicato anche al restauro sviluppando tecniche personali, che hanno comunque
avuto l’approvazione delle Soprintendenze alle opere d’arte, ed ha compiuto interventi Importanti di restauro anche a Palazzo
Besta su affreschi del 1500, alla facciata del 1800 del Comune sempre e alla sede della Banca di Credito Valtellinese di
Sondrio, altri importanti restauri sono stati compiuti anche a Milano come alla Cappella della Chiesa di S. Ambrogio del 1600
a Bianzone agli Stucchi del 1700, a Campione d’Italia alla facciata del Santuario della “Madonna dei Ghirli“ del 1200, 1300 e
1400. Ha progettato e costruito monumenti ai Caduti della seconda Guerra Mondiale e affreschi raffiguranti gli angeli. Da alcuni
anni si è trasferito a Pasturo, piccolo borgo sopra il lago di Lecco, dove continua la sua attività scultorea, pittorica e di
progettazione nella serenità e nella tranquillità delle prealpi lombarde.

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