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Museo del Violino di Cremona presentato a Strasburgo

| Scritto da Redazione
Museo del Violino di Cremona  presentato a Strasburgo

Il Museo del Violino protagonista tra le Cultural Routes europee Il vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani: “il Museo e gli itinerari culturali hanno un grande potenziale”

Il Museo del Violino debutta come ospite speciale tra le vie Europee della Cultura (Cultural Routes), presentate ufficialmente ieri e martedì al Parlamento Europeo a Strasburgo. Il programma, dal 1987, vuol dimostrare in modo visibile, attraverso un viaggio nel tempo e nello spazio, che il patrimonio culturale comune dei paesi europei costituisce una concreta affermazione dei valori democrazia culturale, diversità e identità culturale europea, dialogo, scambio e arricchimento reciproco, al di là delle frontiere e dei secoli.

A far da ambasciatori della liuteria cremonese, Virginia Villa, Direttore Generale del Museo, Walter Montini in rappresentanza del Consiglio di Amministrazione ed il Presidente del network internazionale “friends of Stradivari”, Paolo Bodini.

“La presentazione del Museo – osserva Virginia Villa – è un riconoscimento forte della valenza storica, identitaria ed economica della liuteria, nucleo di quello che a breve potrebbe essere un itinerario culturale continentale. E se Cremona difende orgogliosamente il suo primato, molte sono le relazioni che la legano ad altre realtà italiane ed europee, seguendo un itinerario - magari, magari in futuro proprio una Cultural Route che tocchi Inghilterra, e Spagna, Francia, Baviera e Austria per giungere fino alla Russia”.

“La presenza di Cremona tra le vie europee della cultura – sottolinea Walter Montini – premia il lavoro svolto dalla città per l’iscrizione del saper fare liutario nella lista rappresentativa del patrimonio immateriale dell’Umanità e per la realizzazione del Museo; costituisce una espressione significativa di valore ed è vetrina di una progettualità capace di esaltare le potenzialità del Territorio in una visione di turismo culturale e sostenibile”.

“Ad oggi contiamo ben 26 itinerari culturali riconosciuti con uno specifico label europeo dopo una qualificata selezione – annota nella conferenza introduttiva Gabriella Battaini-Dragoni, vice Segretaria Generale del Consiglio d'Europa - In ragione della loro intrinseca natura orientata verso la promozione della cultura, della storia, del patrimonio tangibile e intangibile locale, il turismo europeo potrà avvalersi in futuro dell’importante contributo degli itinerari culturali del Consiglio d’Europa per rispondere alla sue sfide attuali. Inoltre la filosofia del turismo culturale, che è insita negli itinerari culturali del Consiglio d’Europa, porta alla scoperta ed alla valorizzazione delle risorse culturali anche nei luoghi più nascosti delle regioni d’Europa. Gli itinerari possono di conseguenza rappresentare una vera e propria risorsa economica ed una offerta turistica e culturale alternativa e competitiva nel mercato del turismo internazionale”.

Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea, nel corso della conferenza inaugurale, si è a lungo soffermato sulla esperienza del Museo del Violino, sottolineandone l'eccellenza e proponendola come esempio virtuoso di un mecenatismo civico capace di diventare motore si sviluppo territoriale. Ma ha anche voluto gettare uno sguardo al futuro: "I membri del Parlamento europeo sono convinti che gli itinerari culturali europei hanno un grande potenziale. Tanto più che il 90% di questi percorsi coinvolge aree rurali inesplorati, il vecchio continente può ancora attrarre e sorprendere molti nuovi visitatori".

“Gli itinerari culturali europei – ha concluso l’eurodeputato Silvia Costa – sono metafora dell’Europa da rilanciare e asset di sviluppo. Questo impegno va incoraggiato con l’obiettivo di rendere questi percorsi sempre più accessibili e conosciuti ma anche per salvaguardarne la dimensione europea“.

2014-02-27

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