Lunedì, 06 maggio 2024 - ore 16.21

Necessario o indispensabile ? RAR

Renzi è andato molto oltre; non aveva cosa farsene di un alleato “necessario”

| Scritto da Redazione
Necessario o indispensabile ?  RAR

L’aggettivo che l’ex premier ha cercato di ritagliarsi addosso è “necessario”, descritto nella nota affermazione: “La magistratura non può privare una nazione di un uomo come me “.

Alla faccia della modestia !

Renzi è andato molto oltre; non aveva cosa farsene di un alleato “necessario”, non avrebbe potuto giustificare, all’interno del partito  e di fronte alla base elettorale del PD, l’accanimento con cui ha dovuto sostenere quest’anomalia politica che va  ben oltre le “larghe intese”, così ha associato al governo Berlusconi, idealizzandolo come  “indispensabile”.

Non si i tratta più di una alleanza trasparente, alla luce del sole, con la quale affrontare i problemi più urgenti del paese; si tratta di una complicità, condita da sudditanza, dove il perdente detta l’agenda del governo e decide cosa trattare, come trattare, quando trattare, seguendo l’itinerario dell’interesse personale, lontanissimo dal perseguimento del bene comune.

Renzi ha ottenuto il suo scopo: segreteria politica del PD e presidenza del consiglio, squadra di governo composta da apprendisti non in grado di creare dubbi, divergenza, dibattito interno.

Non ha badato a spese Matteo nel perseguire il suo scopo; seguendo l’esempio dell’attuale complice, ha elargito impegni (…Mai più larghe intese), ha distribuito promesse (riforme della giustizia, legge elettorale, abolizione del senato, legge anticorruzione, ripristino della legge sul falso in bilancio).

Ma la complicità prevede una parità di benefit, così Berlusconi ha messo all’incasso le sue personali esigenze, bloccando, di fatto, il programma del governo, perché sarebbe contrario ai suoi interessi che il governo Renzi realizzasse manovre e riforme idonee a risollevare la nazione dallo stato di crisi che  attanaglia particolarmente le fasce più deboli della nazione.

Intanto ci tocca notare una involuzione della crisi, dovuta proprio alla presenza ingombrante del pregiudicato Berlusconi in quella stanza dei bottoni, trasformata in stanza dei bottini; infatti nel 2013 il 10% della popolazione possedeva il 50% della ricchezza  nazionale; in questa fase del 2014 è sempre il 10% dei fortunati, ma  possiede l’55% della ricchezza  nazionale, cioè i già ricchi si sono ulteriormente arricchiti, mentre si assottigliano le disponibilità economiche del 90% della popolazione, tutto secondo il liberismo berlusconiano.  De Bortoli, nel suo editoriale, senza peli nella penna, ha chiaramente identificato il fetore della P2 che ammorba l’aria intorno al governo Renzi .

Renzi non potrà mai onorare gli impegni e le promesse che ha affermato, perché Berlusconi glielo impedirà, da socio non occulto di un governo che lo ha elevato al rango di indispensabile, facendosi complice del disastro che si avvicina giorno dopo giorno.

Renzi potrebbe essere ancora in  tempo per salvare la sua carriera politica, mentre deve registrare il fallimento globale degli impegni politici assunti. Nessuno più coltiva la speranza di assistere ad una inversione di rotta, piuttosto si è fatto largo la speranza di una revisione critica da parte di Renzi, con le dimissioni del suo governo e la restituzione al popolo sovrano di eleggersi i propri governanti, con un rinnovamento plebiscitario  della classe politica che ormai ha stancato e deluso.

Se è così sicuro del fatto suo, accetti, Renzi, di coinvolgere gli elettori anche nella scelta degli alleati di governo, evitando accuratamente di rimettere in sella i pregiudicati, i plurindagati, i corrotti, i corruttori.

Dimettendosi prima del fallimento totale potrebbe riacquistare un minimo di fiducia e salvare il salvabile della sua carriera politica, ma comunque dovesse andare, sarebbe il popolo sovrano a decidere, cosa che atterrisce il suo complice, facendosi prendere anche lui stesso dal panico.

Rosario Amico Roxas

932 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria