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No alla Logistica di San Felice Un cittadino scrive a Cgil-Cisl-Uil Cremona

Ferruccio Ricci, fra i promotori della raccolta firme sulla petizione per bloccare la scelta del polo logistico a San Felice (CR) scrive ai sindacati cremonesi

| Scritto da Redazione
No alla Logistica di San Felice Un cittadino scrive a Cgil-Cisl-Uil Cremona No alla Logistica di San Felice Un cittadino scrive a Cgil-Cisl-Uil Cremona

No alla Logistica di San Felice Un cittadino scrive a Cgil-Cisl-Uil Cremona

Ferruccio Ricci, fra i promotori della raccolta firme sulla petizione , che ha raccolto più di 1000 firme e che è stata consegnata al Sindaco di Cremona, con l’obbiettivo di bloccare la scelta di sacrificare una grande porzione di terreno agricolo alla logistica a San Felice (CR) scrive ai sindacati cremonesi Cgil-Cisl-Uil  la lettera che pubblichiamo integralmente. (red/welcr/gcst)

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Lettera aperta alle segretarie sindacali: CGIL Cremona, CISL Cremona, UIL Cremona, USB Cremona

Abbiamo, poco tempo fa, lanciato una petizione con l’obbiettivo di bloccare la scelta di sacrificare una grande porzione di terreno agricolo alla logistica a San Felice (CR).

La settimana scorsa le firme (più di un migliaio) sono state consegnate al Sindaco. Tra gli argomenti a sostegno della nostra iniziativa c’è il fatto che non sia garantito lavoro di qualità, stabile, adeguatamente remunerato, tutelato e non di tipo precario afflitto da situazioni di dumping contrattuale, alimentando i divari sociali. Certo non ci aspettavamo da parte delle organizzazioni sindacali grandi interventi o prese di posizione, a parte un piccolo sussulto dato dallo sciopero generale con le sue timide rivendicazioni, d’altronde da tempo il sindacato cremonese non apre vertenze di qualità, ma un banale silenzio proprio non si era immaginato.

Eppure abbiamo esempi più lungimiranti di altri territori che si sono mossi in un modo totalmente diverso.

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«sono almeno cinque i contratti nazionali applicati»«troppo spesso piccoli enti locali vengono lasciati da soli a contrattare con giganti dell'economia globale», evidenzia Stanzione.

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---il segretario generale della Filt-Cgil di Bergamo, Marco Sala, «il nostro sindacato c'è stato, c'è e ci sarà, anche nelle battaglie contrattuali: ha fatto molto, ma c'è bisogno di un'assunzione di alcune tematiche da parte delle istituzioni»

– “Bene creare posti di lavoro, soprattutto in questo periodo così difficile, ma certo speriamo non finisca come a Casirate", così Paola Redondi di NIDIL-CGIL e Pierluigi Costelli di FILT- CGIL di Bergamo (promessi 400 posti tempo indeterminato, oggi 227 precari MOG a circa 10h sett.)’’

– “Oltre al ricorso smodato a contratti di somministrazione e nonostante utilizzi un marketing accattivante e tecnologia avanzata, l’azienda mette in atto nei confronti dei lavoratori gli stessi metodi di sfruttamento e le stesse pressioni che si registrano nella stragrandemaggioranza dei siti di logistica - aggiunge Pierluigi Costelli di FILT-CGIL di Bergamo -

Cambi di mansione repentini e punitivi per chi non riesce a reggere i ritmi richiesti, continuo impiego in mansioni faticose proprio di quei lavoratori che hanno subito malattie e infortuni per i quali i medici dispongono limitazioni, al fine di indurli a licenziarsi.’’

E così possiamo citare altri esempi, ma gli operatori della logistica sono in massima parte stranieri, e non fanno notizia, nessuno si sogna di essere inclusivo verso il camionista marocchino o il magazziniere senegalese. Nel suo complesso il settore logistico opera a tenaglia sul lavoro: da un lato c’è uno sfruttamento spesso amplificato dal sistema delle

cooperative di subappalto, dall’altro c’è una forte spinta all’innovazione finalizzata a ridurre al minimo il numero degli occupati.

Detto questo rimane la domanda iniziale:

Perché a Cremona non si fa nemmeno lo sforzo di anticipare accadimenti che in altri territori sono già storia? Ricordate la vicenda della Logistica di Soresina?

Abbiamo qualche modesta battuta al riguardo:

1 – i sindacati cremonesi sono come buona parte la società locale un po' sonnacchiosi e  accomodanti in attesa che gli accadimenti gli cadano sulla testa e magari schivarli all’ultimo.

2 – è molto più facile essere il sindacato dei pensionati (maggioranza degli iscritti) e occuparsi di cose che non implichino l’apertura di vertenze impegnative.

3 – essere subalterni/amalgamati con il potere locale, ergo non bisogna disturbare la politica che fa i suoi affari avulsa dalle esigenze di un territorio con tante criticità da far venire l’emicrania solo a pensarci.

Con affetto  Ferruccio Rizzi (iscritto al sindacato)

cremona 3 gennaio 2022

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No polo logistico San Felice!

La petizione promossa da numerose associazioni che ha raggiunto 1057 firme.

https://www.change.org/.../al-sig-gianluca-galimberti...

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