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Polo Logistico San Felice richiesto incontro a Confartigianato | M.G.Bonfante

Maria Grazia Bonfante per conto del Coord. prov. Salviamo il Paesaggio cremonese, cremasco e casalasco e di altre associazioni ha chiesto un incontro con Al Presidente della CONFARTIGIANATO CREMONA Sig. Massimo Rivoltini per discutere del progetto di polo logistico a San Felice che il Comune intende varare

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 Polo Logistico San Felice richiesto incontro a  Confartigianato | M.G.Bonfante

Su Mega Polo Logistico San Felice richiesto incontro a  Confartigianato | Maria Grazia Bonfante

Maria Grazia Bonfante  per conto del Coord. prov. Salviamo il Paesaggio  cremonese, cremasco e casalasco e di altre associazioni ha chiesto un incontro con Al Presidente della CONFARTIGIANATO CREMONA Sig. Massimo Rivoltini per discutere del progetto di polo logistico a San Felice che il Comune intende varare

                                                                                                                                             

La lettera della richiesta d’incontro si apre con queste considerazioni   “Nella frazione di San Felice è in previsione un nuovo polo logistico su suolo agricolo, pari a circa 40 Piazze del Comune di Cremona! Si utilizza la prospettiva di nuovi posti di lavoro per insediare in realtà un progetto speculativo come conferma lo stesso proponente:

https://www.supplychainitaly.it/2021/03/26/lcp-prepara-un-sito-logistico-a-cremona/

A dimostrazione della debolezza della politica locale giunge la risposta del Vice sindaco del Comune di Cremona, che nell’attribuire l’intenzione di destinare l’area di San Felice a un scelta bipartisan e datata di più amministrazioni che si sono succedute nel tempo, non tiene conto delle attuali normative e delle condizioni economiche che nel frattempo sono cambiate. Quindi è una scelta dell’attuale amministrazione del Comune di Cremona.

Scelta che, oggi, si rivela quanto mai anacronistica, dal momento che per uscire dalla crisi non possono essere usate le ricette del passato che sono parte del problema.

Basta guardare a Soresina dopo gli annunci roboanti e in altri territori, anche non lontano da noi, per capire com’è andata a finire laddove si sono concretizzate queste scelte. Riportiamo le ultime esperienze di Pavia e Piacenza e di Colleferro.

Peraltro nell’articolo del pavese, che riprende il comunicato di CNA Pavia, sono molto significative le problematiche che fa emergere: sociali, viabilistiche, economiche, che aggravano la situazione fragile esistente e paragonabile alla nostra provincia di Cremona”

In allegato l’intero documento

Maria Grazia Bonfante  Coord. prov. Salviamo il Paesaggio  cremonese, cremasco e casalasco

8 aprile 2021

 

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