«Questo non è certo un buon momento storico per
gli infermieri italiani. I nostri professionisti della salute, i nostri
guerrieri delle corsie, alle prese con la "battaglia" della quarta
ondata del Covid, reduci da mesi e mesi di pandemia, continuano a
combattere al fianco dei cittadini italiani.
Tra turni massacranti, carenza di personale e un tortuoso percorso di
valorizzazione, decisamente all'insegna del "passo del gambero", gli
operatori sanitari vivono una situazione controversa, delicatissima,
nella quale le batoste, all'ordine del giorno, sembrano arrivare da
tutte le parti.
E mentre gli infermieri devono decisamente munirsi di scudo ed elmetto
per reggere "i colpi proibiti" che arrivano dalle poco edificanti
proposte delle pubbliche amministrazioni, che prevedono appena 26
centesimi di aumento per le indennità notturne degli operatori
sanitari, con l'ipotesi del nuovo contratto ben lontano dal
rappresentare la svolta in cui tutti confidiamo, si aggiunge anche la
cronaca nera a contribuire a rendere ancora più neri e foschi i
nuvoloni che da tempo stazionano sulle nostre teste».
Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.
«Il recente episodio di cronaca che ha coinvolto due infermieri del
capoluogo partenopeo, non contribuisce certo a schiarire le nubi,
tutt'altro. Fatti come questi rischiano di screditare la nostra
immagine. I nostri professionisti sono da sempre simbolo di
professionalità e di integrità, di spirito battagliero volto a
tutelare la salute dei cittadini nei momenti più difficili.
Gli infermieri italiani, lo ripetiamo senza giudicare e/o accusare
anzitempo, e confidando pienamente nel lavoro della magistratura, non
possono e non devono nemmeno lontanamente essere accostati ai
comportamenti di singoli individui, che si sarebbero resi complici, il
condizionale è d'obbligo, di reati gravissimi quali corruzione per atti
contrari ai doveri d'ufficio, peculato e falso in atto pubblico.
Oltre tutto, i presunti "fattacci" sarebbero avvenuti all'interno
dell'Asl Napoli 1, che non ha certo bisogno di ulteriori contraccolpi,
bersagliata e indebolita com'è, da anni, da una politica di austerity,
congiunta a lunghi periodi di "pessime gestioni".
Essere infermieri rappresenta una scelta di vita, oltre che
professionale. Chi decide di diventare infermiere coltiva il sogno di
indossare quel camice per sempre. Le eventuali "colpe" di qualcuno
nulla
hanno a che vedere con i valori dei quali la nostra collettività
professionale è portatrice e con il nostro saldo accreditamento e
proficuo rapporto con i cittadini, frutto di un'alleanza che abbiamo
costruito, giorno dopo giorno, portando nel fisico, nella mente, negli
occhi, le cicatrici della fatica e delle difficoltà, delle violenze
subite, le ore tolte agli affetti familiari, che rappresentano i tristi
contorni della nostra realtà quotidiana», conclude De Palma.
Nursing Up De Palma: «Infermieri accusati di finte vaccinazioni a cittadini no vax.
Episodi di questo tipo, qualora confermati dalla magistratura, meritano la nostra ferma condanna!»
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