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Occupazione giovanile. Va rafforzata la strategia Europea | S. Cofferati ( video)

| Scritto da Redazione
Occupazione giovanile. Va rafforzata la strategia Europea | S. Cofferati ( video)

OCCUPAZIONE GIOVANILE. UNA STRATEGIA CHE VA RAFFORZATA
La plenaria di Strasburgo di questa settimana ha affrontato, tra gli altri, anche il tema della strategia europea per l´occupazione giovanile proposta dalla Commissione. La disoccupazione giovanile é sicuramente una delle conseguenze più preoccupanti della crisi economica che stiamo vivendo, considerando che andrà ad incidere sulle future condizioni materiali di queste generazioni e sulla definizione stessa del lavoro di domani.

Il tasso di disoccupazione giovanile in Europa é progressivamente cresciuto negli anni successivi alla crisi, arrivando adesso al 24%. Dietro questo dato ci sono tuttavia grosse disomogeneità tra gli Stati membri: se Austria, Germania ed i paesi scandinavi, pur all’interno di una tendenza negativa, non hanno raggiunto livelli preoccupanti, i record negativi si registrano in Grecia e in Spagna, dove viene superato il 50%.

In Italia, come noto, abbiamo invece sfiorato il 40% collocandoci tra le peggiori percentuali in Europa. Le statistiche rischiano però di non essere del tutto esaustive, non considerando il crescere della rinuncia stessa a cercare un lavoro con l’aumento di giovani che, concluso il percorso formativo, si ritirano dal mercato del lavoro abbandonando qualsiasi tentativo di ricerca. A questo bisogna aggiungere infine che l’enorme diffusione di contratti atipici e precari tra i piú giovani rende loro decisamente piú esposti agli effetti della crisi. Sará piú semplice per loro perdere il lavoro o non vedersi rinnovato il contratto e saranno sicuramente meno protetti da ammortizzatori sociali che li lasciano oggi per la gran parte completamente scoperti.

Di fronte ad una situazione così drammatica le misure messe in campo appaiono deboli ed insufficienti. Lo stesso anticipo di sei miliardi (per tutti i paesi con i tassi piú alti di disoccupazione giovanile), deciso nel Consiglio Europeo di Giugno per la garanzia giovani andrà a finanziare in maniera assolutamente insufficiente, una misura ottima ma che rischia di essere inefficace se dovesse continuare questo ciclo recessivo. Le risposte dovrebbero invece essere assai piú concrete.

Innanzitutto per creare lavoro occorre al piú presto intervenendo sulla domanda attraverso una politica di investimenti che riattivi i cicli produttivi e quindi l’occupazione. Oggi per domani occorre poi un ripensamento delle forme contrattuali piú flessibili, per dare maggiore stabilitá al futuro dei giovani e ritornare a dare dignitá al lavoro.

Allo stesso tempo c’é bisogno di un coraggioso intervento sugli ammortizzatori sociali, che lasciano oggi scoperte larghe fasce di popolazione, e di porsi il problema di quei percorsi previdenziali brevi e lacunosi, figli di lavori precari ed atipici, che non consentiranno a moltissimi giovani neanche di immaginare la propria pensione.

2013-09-16

guarda l'intervento di Sergio Cofferati

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=GcOzL8MhPII

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