Domenica, 28 aprile 2024 - ore 09.58

OGM in Lombardia? Legambiente dice: “No, grazie”

| Scritto da Redazione
OGM in Lombardia? Legambiente dice: “No, grazie”

OGM in Lombardia? Legambiente dice: “No, grazie”
“L'agricoltura lombarda non ha bisogno di OGM, ma di puntare sul riconoscimento della qualità dei prodotti e del territorio”

“Una proposta scellerata che ovviamente non può essere accolta perché arrecherebbe un danno al sistema agricolo lombardo ma anche all’economia alimentare nazionale. Non si possono aprire le porte agli Ogm in agricoltura senza mettere a rischio l'intero fragile comparto agricolo italiano, finora votato alla qualità e alla tipicità”. E’ questo il commento secco e deciso di Legambiente alla notizia che alcuni agricoltori del mantovano stiano raccogliendo delle firme per chiedere alla Regione Lombardia un’apertura in materia di OGM.

“Non possiamo che essere contrari a questa eventualità – dichiara Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia - e continueremo a batterci affinchè l'agricoltura lombarda, seguendo gli indirizzi della Politica Agricola Comunitaria, punti sulla diversificazione degli orientamenti colturali e sulle buone pratiche agricole, rispettose dei suoli e della salubrità dei prodotti: la produttività dell'agricoltura di qualità non si esprime spingendo sulle rese per ettaro, ma in base al valore aggiunto che i prodotti agricoli ottengono nel loro trasferirsi dai campi alla tavola. Lo ribadiamo anche oggi alla vigilia del voto del Consiglio Affari Generali dell’UE sull'autorizzazione alla coltivazione del mais GM1507”.

Legambiente nei giorni scorsi ha infatti inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio Letta e al Ministro per gli Affari europei Moavero. Quella italiana è una posizione importante per gli equilibri comunitari, infatti “per la prima volta – si legge nella missiva - la partita non è ancora chiusa e i prossimi giorni saranno cruciali, perché è ancora possibile costruire una maggioranza qualificata contraria alla coltivazione di varietà geneticamente modificate”. In questo contesto la posizione del nostro Governo diventa decisiva e quindi Legambiente chiede “di votare senza alcuna esitazione contro l’autorizzazione alla coltivazione del mais geneticamente modificato 1507, seguendo l’invito del Parlamento europeo espresso nella risoluzione votata a larga maggioranza nella plenaria dello scorso 16 gennaio”.

“La stessa richiesta che abbiamo fatto al Governo quindi – conclude Di Simine – la rivolgiamo a maggior ragione alla Regione, chiedendo che l’amministrazione lombarda rigetti la proposta degli agricoltori mantovani dando una risposta chiara e definitiva che stimoli il comparto a puntare sull'eccellenza, anziché su orientamenti monocolturali intensivi, destinati ad aumentare il controllo da parte dell'agroindustria che oggi propone sementi OGM, non certo la competitività delle produzioni aziendali e men che meno la salubrità e la qualità dei prodotti agricoli”.

L’ufficio stampa Legambiente Lombardia 02 87386480

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