“Finalmente, in attuazione della legge regionale promossa da noi, con delibera di Giunta regionale n. 4285 del 6 novembre 2015, sono stati approvati i criteri per l’assegnazione di fondi per quelli che sono stati chiamati gli orti di Lombardia e che rappresentano un lascito tangibile di Expo”, annuncia Carlo Borghetti, consigliere regionale del Pd.
Borghetti segnala anche che “a causa delle limitate risorse, il cofinanziamento sarà previsto solo per orti di nuova realizzazione. Tuttavia, i progetti potranno riguardare anche ampliamenti di interventi già esistenti, purché l’area non sia di dimensioni inferiori a quelle minime indicate nell’avviso. Bisogna, dunque, verificare bene di rientrare nei criteri e presentare tutta la documentazione richiesta. Anche con una certa tempestività: per come vengono fatti questi bandi da Regione Lombardia, le domande ricevibili verranno ammesse al finanziamento in base all’ordine d’arrivo e fino all’esaurimento della dotazione”. Per questo il consigliere Pd suggerisce di prendere visione del numero 46 del Burl, Serie Ordinaria, uscito giovedì 12 novembre 2015, dove è riportato il bando.
Nello specifico, il contributo regionale copre il 50% del costo complessivo del progetto per un importo massimo di 300 euro per ciascuna particella componente i lotti destinati a orti sociali periurbani e orti urbani, fino a un massimo di 10.000 euro, e 600 euro per ogni orto, nel caso di orti didattici e orti collettivi, fino a un massimo di 1.800 euro.
L’obiettivo della proposta di legge del Pd e che Regione Lombardia ha fatto suo, è di “promuovere la realizzazione di orti didattici, sociali periurbani, urbani e collettivi per diffondere la cultura del verde e dell'agricoltura, sensibilizzare le famiglie e gli studenti sull’importanza di un’alimentazione sana ed equilibrata, divulgare tecniche di agricoltura sostenibile, riqualificare aree abbandonate, favorire l’aggregazione sociale, lo sviluppo di piccole autosufficienze
alimentari per le famiglie, utili soprattutto in tempi di crisi – spiega ancora Borghetti –. Inoltre, si riconosce in questi interventi uno strumento di riscoperta dei valori delle produzioni locali e di educazione delle nuove generazioni ai temi della sostenibilità alimentare, della promozione della biodiversità e del rispetto dell’ambiente”.