Domenica, 19 maggio 2024 - ore 18.35

Osservatorio Agri&Food CremonaFiere

Notiziario n. 78 del 20/01/2016 a cura dell'Ufficio Comunicazione di CremonaFiere

| Scritto da Redazione
Osservatorio Agri&Food CremonaFiere

INVESTIMENTI E OCCUPAZIONE

Mipaaf e Intesa SanPaolo siglano un accordo da 6 miliardi di euro

Il 13 gennaio scorso il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e il Consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, alla presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, hanno firmato un Protocollo di intesa finalizzato a dare risposte concrete e specifiche alle aziende dell’agroalimentare sul fronte dell’accesso al credito. Lo rende noto in un comunicato il Mipaaf che sottolinea quanto prevede l’accordo. Innanzitutto l’attivazione di un plafond di investimenti dedicato da 6 miliardi di euro in tre anni per il finanziamento di imprese e filiere produttive, oltre a servizi finanziari ad hoc per le esigenze dell’attività agroalimentare. Con il Protocollo sono inoltre potenziati gli strumenti di garanzia e si istituisce un programma formativo per gli imprenditori agricoli. Attraverso una filiera creditizia dedicata, un team centrale e una rete di specialisti territoriali di Intesa Sanpaolo, con il sostegno del ministero per le Politiche agricole, delle associazioni e degli enti locali, si garantisce poi il supporto finanziario e di consulenza alle imprese agricole. Il Protocollo di intesa ha come obiettivo principale quello di semplificare l’accesso al credito per le aziende dell’agroalimentare italiano. L’intento è quello di incrementare l’internazionalizzazione e valorizzare gli investimenti nelle filiere produttive, con un primo ambito di azione relativo al settore zootecnico e al sistema lattiero-caseario nazionale. Le misure previste dall’accordo sono finalizzate a sostenere inoltre investimenti su temi chiave per il futuro del comparto come l’innovazione tecnologica, favorendo la nascita di start up, la digitalizzazione e l’e-commerce. Tutto questo, nelle previsioni, si traduce in 6 miliardi di euro in tre anni di credito dedicato all’agroalimentare che possono generare 10 miliardi di euro di investimenti potenzialmente attivabili con 70mila nuovi posti di lavoro stimati. “Dopo un 2015 molto positivo – ha affermato il ministro Martina – l’agroalimentare italiano può ancora accelerare. Vogliamo sostenere la crescita delle imprese e la creazione di nuova occupazione e per questo servono investimenti, credito e un rapporto più semplice tra banche e imprese. Questo accordo con Intesa Sanpaolo rappresenta un tassello importante della strategia a sostegno di un settore che si sta dimostrando sempre più centrale per l’economia italiana”.

SUINI

Negativa la redditività degli allevatori anche a dicembre, bene solo quella di macellatori e stagionatori

Anche dicembre, per la suinicoltura italiana, si è chiuso per gli allevatori con il segno negativo. Lo rende noto il Crefis (Centro ricerche economiche sulle filiere suinicole) nella sua mensile newsletter sull’andamento del comparto. Per il terzo mese consecutivo, infatti, la redditività degli allevatori è peggiorata rispetto a novembre 2015 incassando un -7,1%, mentre rispetto a dicembre 2014 il calo è stato di -3,9%. Secondo l’analisi condotta dai ricercatori di Crefis a gravare sul settore è la pesantezza del mercato dei suini da macello, nonostante il calo dei principali costi di produzione alimentari, a iniziare da mais e soia. Il prezzo medio di questa tipologia di capi sul mercato di Modena si è fermato a dicembre a 1,242euro/kg, in calo del 7,2% rispetto al mese precedente, ma a colpire è soprattutto il dato tendenziale, che segna -8,9%. Negativa anche la congiuntura dei suini leggeri, con prezzi che sempre a dicembre sono scesi del 4,9% rispetto a novembre mentre rispetto a un anno prima (dicembre 2014) il dato è positivo con un incremento del 2,5%.

Bene invece la fase di macellazione. La redditività ha segnato un +10% su base congiunturale e +12,5% su base tendenziale: una delle migliori performance in oltre un decennio. Il risultato scaturisce dal forte calo del prezzo dei suini, principale costo per i macellatori, ma anche per la buona fase del mercato dei lombi freschi, i cui prezzi a dicembre sono saliti alla Cun del 10,7% rispetto a novembre (con variazioni tendenziali ancora però negative: -3,8%). Dicembre ha mostrato un forte aumento anche della redditività della fase di stagionatura dei prosciutti, sia Dop che generici. In particolare, l’indice Crefis della stagionatura del Prosciutto di Parma Dop pesante è migliorato, rispetto a novembre, del 4,2% e addirittura del 14% rispetto al 2014. Per quanto riguarda i prosciutti generici la redditività è migliorata dello 0,5% su base congiunturale e dell’1,5% su base tendenziale.

SUINICOLTURA E MERCATO COMUNITARIO

Lieve l’aumento produttivo previsto nel prossimo decennio

Nello scorso mese di dicembre la Direzione generale agricoltura della Commissione europea ha diffuso le previsioni a medio termine sul mercato agricolo comunitario. In una nota diramata nei giorni scorsi da Anas (Associazione nazionale allevatori suini) viene fatto il punto sul comparto suinicolo europeo. I servizi della Commissione prevedono infatti una crescita marginale della produzione suinicola nel prossimo decennio (+0,2%/anno) dovuta sia a motivi di tutela ambientale che a una flessione dei consumi di carne suina a livello comunitario. Tra i maggiori produttori, gli aumenti interesseranno solo alcuni Paesi tra cui la Germania, la Spagna, la Polonia e l’Olanda, mentre in Danimarca e in Italia è previsto un leggero calo produttivo. Secondo il rapporto, si verificheranno dei progressivi cambiamenti nell’organizzazione produttiva della Ue: Olanda e Danimarca si specializzeranno nella produzione di suinetti e incrementeranno le loro esportazioni, mentre la Germania e la Polonia si confermeranno forti importatori di suinetti (nel 2013 già assorbivano il 78% del mercato comunitario). La domanda di carne suina a livello mondiale si manterrà sostenuta, anche se crescerà più lentamente rispetto al precedente decennio (+2% l’anno anziché +3,1%). Nel 2025 la richiesta mondiale dovrebbe raggiungere gli 8,8 milioni di tonnellate e sarà sostenuta soprattutto dall’Asia e dall’Africa Sub Sahariana. Buona parte della domanda sarà assorbita dalla Cina. Dopo il forte aumento dei consumi pro-capite già registrato tra il 2014-2015, nei Paesi della Ue N13, quelli che sono entrati a far parte dell’Unione più di recente, ci si attende un’ulteriore crescita, soprattutto in Polonia e in Romania, fino a raggiungere i 34,9kg/pro-capite nel 2025. Al contrario, nei Paesi della Ue-15 i consumi pro-capite sono previsti in calo (arriveranno a 31,1kg/pro capite nel 2025). Nel prossimo decennio, secondo gli esperti della Commissione, i prezzi dei suini dovrebbero avere un andamento più sostenuto (+11% nel 2025 rispetto al 2014) grazie soprattutto alla domanda elevata che si registrerà a livello mondiale.

XYLELLA FASTIDIOSA

Per il direttore dell’Informatore Agrario si tratta di un altro pasticcio all’italiana

Dopo l’iniziativa della Procura di Lecce che sulla vicenda legata all’emergenza causata dalla Xylella fastidiosa a fine anno ha messo sotto sequestro preventivo gli olivi interessati dalla programmata rimozione, prevista dal Piano messo a punto dal Commissario Straordinario Giuseppe Silletti bloccandone in buona sostanza l’attuazione volta a contenere l’emergenza fitosanitaria, il direttore della rivista L’Informatore Agrario, Antonio Bossetti, sul n. 1 della rivista, ha firmato un fondo in cui sottolinea che “la vicenda della Xylella fastidiosa in Puglia è senza dubbio un altro grave pasticcio all’italiana. E lo diciamo – scrive – con profondo rammarico perché ancora una volta il nostro Paese non fa una bella figura. Innanzitutto con l’Unione europea, la quale ha già sottoposto l’Italia a procedura di infrazione per il mancato rispetto dei termini di applicazione delle misure di emergenza per la lotta alla Xylella, individuate dalla Ue addirittura nel febbraio 2014. In merito, Enrico Brivio, portavoce della Commissione, da noi a suo tempo interpellato aveva ribadito la posizione di Bruxelles secondo la quale era necessario implementare le misure stabilite dall’Unione contro il batterio per evitarne la diffusione sul territorio europeo. Lo scenario però si è notevolmente complicato in seguito alle iniziative intraprese dalla Procura di Lecce, che oltre ad aver indagato 10 persone tra ricercatori e funzionari pubblici, ha sospeso ogni azione di contrasto alla Xylella. E proprio dalle informazioni rese pubbliche negli atti della Procura – scrive ancora Boschetti – emerge l’altro aspetto poco onorevole per il nostro Paese e nel caso specifico per il mondo della ricerca pugliese, accusato esplicitamente dalla magistratura di aver ‘gestito in maniera monopolistica lo studio del batterio della Xylella’. Al di là della disputa tra ricercatori e dei contrasti con Bruxelles, ancora una volta constatiamo che saranno gli agricoltori a pagare il conto di un sistema Paese poco efficiente”. Boschetti termina chiedendosi “chi si occuperà di portare avanti la ricerca sulla Xylella e capire se è davvero l’agente principalmente responsabile della sindrome del disseccamento rapido dell’olivo? Chi sta pensando agli interessi degli olivicoltori? Anche Bruxelles e i servizi fitosanitari delle Regioni limitrofe alla Puglia hanno manifestato la loro preoccupazione e se i tempi saranno quelli tipici della giustizia italiana c’è davvero di che preoccuparsi”.

Flash dall’agroalimentare nazionale e internazionale

Bene il ministero dell’Agroalimentare, purchè cambi anche la fisionomia del dicastero

Mario Guidi, presidente di Confagricoltura, nell’apprendere che il ministero per le Politiche agricole diventerà ministero per l’Agroalimentare, ha ricordato che “una proposta in tal senso era stata espressa proprio da Confagricoltura nel 2013 in occasione della presentazione di uno studio sull’agronetwork realizzato con l’Università Luiss Guido Carli. Come avevamo sottolineato all’epoca – ha rilasciato in una nota - l’importante non sarà solo cambiare la denominazione, ma anche la fisionomia del dicastero per farlo essere un hub, un centro nevralgico per lo sviluppo dell’agroalimentare. Dovrà quindi essere una sorta di snodo che permetta di condividere le conoscenze, favorire la collaborazione tra imprese, coordinare i progetti territoriali, allocare correttamente le risorse sui fattori strategici, tagliare drasticamente la burocrazia. Le Regioni dovranno essere al servizio di questa strategia. Non possiamo più permetterci – ha concluso Guidi – politiche agroalimentari non coordinate”. (Fonte: CLICCA QUI)

Con i Psr 2014-2020 aumentano le opportunità per i giovani agricoltori

L’approvazione di tutti i Piani di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020 da parte della Commissione europea ha formalmente garantito l’avvio della nuova programmazione e le regioni hanno iniziato la pubblicazione dei primi bandi per i giovani tra i 18 e i 40 anni che intendono insediarsi in agricoltura con interventi che possono arrivare ad offrire fino a 70mila euro a fondo perduto per iniziare l’attività, oltre a un contributo, sempre a fondo perduto, sugli investimenti aziendali che può arrivare sino al 60%. Lo si apprende da una nota di Coldiretti che sottolinea come sia crescente la domanda di agricoltura da parte dei giovani che, secondo un sondaggio Coldiretti/Ixe’, nel 57% dei casi oggi preferirebbe gestire un agriturismo anziché lavorare in una multinazionale (18%) o fare l’impiegato in banca (18%). Ma anche, continua Coldiretti, un sostegno alla competitività dell’agricoltura poiché le aziende agricole condotte dai giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più. (Fonte: CLICCA QUI)

Nel siero del latte sono racchiusi ingredienti importanti per la salute umana

Gli ingredienti del siero sono stati una delle principali innovazioni del comparto lattiero-caseario negli ultimi anni. Lo afferma Leo Bertozzi firmando un articolo contenuto nella newsletter clal.it. Il mercato è in continua crescita – ribadisce Bertozzi – e questa tendenza si prevede continui a lungo. Fra tali ingredienti le proteine sono particolarmente importanti per la nutrizione e possono essere impiegate in una vasta gamma di alimenti e bevande mirati a bisogni nutrizionali molto diversificati: dall’alimentazione sportiva a quella per la vita moderna, per l’uso nello sport, nell’alimentazione infantile così come per quella della popolazione anziana. Questi ingredienti permettono di valorizzare il siero e dunque la produzione casearia di cui l’Italia è particolarmente ricca. Perché non sfruttarli a fondo?, si chiede Leo Bertozzi. (Fonte: CLICCA QUI)

Il comportamento dei polli può segnalare l’infezione da Campylobacter

I ricercatori dell’Università di Oxford hanno monitorato i gruppi di broiler attraverso le telecamere analizzando poi le caratteristiche del flusso ottico dei volatili all’interno del capannone dove venivano allevati. La tecnica funziona utilizzando la rilevazione delle caratteristiche di spazio e tempo formate dai cambiamenti della luminosità dell’immagine in movimenti. I lotti positivi a Campylobacter hanno mostrato una media di movimento inferiore e un movimento meno uniforme rispetto ai lotti negativi. Questi studi rappresentano un primo passo verso importanti linee di ricerca che hanno l’obiettivo di associare salute e benessere animale non solo tra loro, ma anche con la sicurezza alimentare. (Fonte: CLICCA QUI)

Via allo stoccaggio privato delle carni suine. Le richieste finora hanno superato le 35mila tonnellate

Con l’inizio del mese di gennaio 2016 sono entrati in vigore gli aiuti allo stoccaggio privato delle carni suine a livello Comunitario. Come nel 2015, la Spagna è stato il Paese che ha presentato domande per una maggiore quantità, pari a 9.274 tonnellate. A seguire la Germania con 8.815 tonnellate, la Danimarca con 5.907 tonnellate e la Francia con un più contenuto 1.001 tonnellate. Il totale delle richieste durante i primi giorni ammonta a 35.290 tonnellate. La maggioranza delle richieste riguarda gli stoccaggi a 90 giorni per un totale di 24.067 tonnellate. (Fonte: CLICCA QUI)

Antalya (Turchia) ospiterà il Congresso Fefac, appuntamento il 21 e il 22 aprile 2016

Il 21 e il 22 aprile prossimi si terrà ad Antalya, in Turchia, il 27mo Congresso Fefac (European feed manufacturers’ federation) che quest’anno affronterà il tema:_ “Il consenso sociale sulla produzione di bestiame e di mangimi nell’Unione europea”. Durante l’evento verrà presentato il “Circular economy package”, la normativa europea contro lo spreco alimentare che definisce quali cibi possono essere impiegati per la produzione di alimenti per animali. In particolare, i rappresentati della Dg Sante e dell’Efsa illustreranno il programma “win-win”, rivolto ai consumatori e a tutti gli operatori della filiera alimentare e mangimistica europea. Il Piano intende promuovere un maggiore consenso sociale sui metodi sostenibili per la produzione di bestiame e di mangimi, con particolare riferimento al riutilizzo dei cibi precedentemente destinati all’alimentazione umana. (Fonte: CLICCA QUI)

Da quest’anno più opportunità per l’e-commerce agricolo

Un qualsiasi progetto di e-commerce in agricoltura supererebbe con ogni probabilità a pieni voti un’analisi “Swot”, che vuol dire verifica dei punti di forza e debolezza del progetto, nonché delle minacce e delle opportunità. In buona sostanza, l’e-commerce è a tutti gli effetti una grossa opportunità non adeguatamente sfruttata dalle aziende agricole italiane che nel 2016 potrebbe finalmente conoscere una svolta positiva perché le opportunità arrivano da più fronti: dal mercato, dalle iniziative dei privati, dalle agevolazioni degli enti pubblici. Da pochi mesi è a disposizione Packlink, una piattaforma di comparazione dei prezzi dei corrieri in grado di fornire un preventivo immediato dei costi di spedizione per un determinato pacco e per una specifica tratta. Il servizio si avvale di diversi corrieri italiani e internazionali e, grazie agli accordi siglati, è in grado di offrire tariffe scontate, rendendo più competitivo l’-e-commerce di una piccola azienda agricola. (Fonte: CLICCA QUI)

Fonte: CremonaFiere

988 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria