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Osservatorio Agri&Food di Cremonafiere

Notiziario n.20 del 07/04/2014 a cura dell'Ufficio Comunicazione di CremonaFiere

| Scritto da Redazione
Osservatorio Agri&Food di Cremonafiere

LATTE: Formaggi italiani in Francia, le vendite aumentano.Il 2013 ha consolidato l’egemonia del made in Italy caseario sulla Francia. Lo rende noto l’Agenzia Agrapress commentando i dati diffusi dall’Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare). Il balzo in avanti delle esportazioni verso la Francia, nell’anno che ci siamo lasciati alle spalle, è stato pari a +7,6%, equivalenti a 67mila tonnellate di formaggi. L’importazione di prodotti francesi nel nostro Paese invece, si è mantenuto intorno alle 48mila tonnellate. Nel complesso, le vendite all’estero di formaggi e latticini italiani nel 2013 sono state di 322mila tonnellate, pari a un controvalore che per la prima volta, da quando il trend ha iniziato a salire, ha superato i 2 miliardi di euro. “La continua espansione dell’export – ha sottolineato in una nota l’Ismea – si traduce in un importante stimolo per la produzione casearia italiana in un contesto di forte stagnazione della domanda interna: negli ultimi dieci anni le esportazioni della produzione casearia italiana sono quasi duplicate in valore, arrivando a incassare un incremento di circa il 50% in valore”. Secondo l’Ismea, i migliori risultati sia da un punto quantitativo che monetari vanno appannaggio dei formaggi freschi, rispettivamente +15% e +16%, compresi i latticini. Bene anche i prodotti semiduri, +14% in volume e +15% in valore.

SUINI:salumi trattati termicamente potranno finalmente andare in Cina. Prosciutto cotto, mortadella, cotechini e altri prodotti trattati termicamente, potranno finalmente varcare il confine cinese. La notizia arriva da Assica  (Associazione industriali delle carni e dei salumi), a seguito della nota diffusa dal ministero della Salute il 27 marzo scorso.   Si è così concluso il lungo iter di negoziazioni per l’apertura del mercato cinese ai prodotti cotti della salumeria italiana avviatosi nel 2004 tra il Governo Italiano e quello di Pechino, con l’abilitazione di un primo gruppo di aziende italiane che potranno esportare i salumi cotti ottenuti da carne di suini nati, allevati e macellati in Italia. Il via libera si riferisce agli stabilimenti visitati 8 anni fa dalle Autorità sanitarie cinesi e approvati oggi da parte dei Servizi veterinari di Pechino. Per fornire una prima valutazione delle potenzialità oggi inespresse dell’export in Cina, l’ufficio economico di Assica ha considerato il dato di Hong Kong, dove è oggi possibile esportare tutta la salumeria italiana per un valore, nel 2013, che è stato di 5 milioni di euro, moltiplicato per 5. Quindi, potenzialmente, qualcosa come 25 milioni di euro.

ALIMENTAZIONE ZOOTECNICA

Tiene in Europa, e anche in Italia, la produzione di mangimi composti. Nel 2013 la produzione di mangimi composti per l'alimentazione zootecnica in Europa (UE-28) è stata di 153,8 milioni di tonnellate, un livello leggermente inferiore (-0,2%) rispetto al 2012. È quanto emerge dalle prime stime elaborate da Fefac, la Federazione europea dei produttori di alimenti zootecnici. Anche l'Italia ha tenuto il passo, facendo registrare nel 2013 una lieve riduzione della produzione. I dati finali della produzione italiana, ancora in via di elaborazione da parte di Assalzoo,  l'Associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici, saranno comunicati durante il consueto appuntamento dell'Assemblea annuale dell'Associazione che si terrà nel prossimo mese di giugno. “I dati relativi all'Italia, che si conferma uno tra i primi sei produttori europei, sono ancora in corso di elaborazione – spiega Giulio Gavino Usai, responsabile economico di Assalzoo – ma in via preliminare evidenziano una sostanziale tenuta del nostro Paese, pur considerando che nel quarto trimestre si è accusata una contrazione produttiva. Un dato positivo nonostante la congiuntura economica sfavorevole, l'onda lunga della crisi economica che ha colpito pesantemente i consumi interni e gli allevatori e una preoccupante ulteriore crescita della dipendenza dall'estero di materie prime necessarie a coprire il fabbisogno. Hanno contribuito ad attenuare gli effetti della crisi economica generale un'attenta politica dei costi da parte dei produttori di mangimi italiani – continua Usai – e una costante e continua  ricerca di sicurezza e qualità degli alimenti destinati agli allevamenti del nostro Paese, che sono uno dei segreti del successo sui mercati mondiali dei prodotti di origine animale che compongono il made in Italy alimentare”.

AGRICOLTURA E OCCUPAZIONE

La crisi risparmia il settore primario. Nel 2013 +9.5% di nuovi contratti. Nel 2013, i nuovi rapporti di lavoro attivati nel settore agricolo sono stati 271.463, il 9,5% in più rispetto all’anno precedente. I numeri sono riportati nelle colonne del n. 12 dell’Informatore Agrario su dati forniti dal Sistema informativo delle comunicazioni obbligatorie del ministero del Lavoro. Si tratta oggettivamente di dati straordinari, soprattutto in considerazione della grave crisi occupazionale in atto e dei numeri negativi che caratterizzano altri settori come l’Industria (-1,8%) e i Servizi (-2,1%) rispetto al quarto trimestre 2013. Nell’articolo, l’autore sottolinea che non solo le unità maschili, in agricoltura, hanno registrato una crescita nell’attivazione di nuovi rapporti di lavoro (+13,4%); anche il mondo femminile ha incassato un +2,4%. E occorre inoltre rilevare “il virtuosismo del settore primario nel bilancio dell’intera annata trascorsa. Se si guarda infatti al saldo tra rapporti di lavoro attivati e cessati nel corso dell’anno, l’agricoltura è l’unico settore che nel 2013 presenta uno scarto positivo di oltre 1.800 unità”. Le attivazioni di nuovi rapporti di lavoro hanno superato infatti le cessazioni.

Flash dal mondo agroalimentare nazionale e internazionale

Nelle nostre campagne in arrivo 10mila lavoratori stagionali extracomunitari. Via libera all’ingresso di diecimila lavoratori stagionali extracomunitari che troveranno occupazione soprattutto nelle campagne, dove i cicli delle produzioni sono stati anticipati dal caldo  anomalo degli ultimi mesi. Lo rende noto la Coldiretti. “I prodotti dell’agricoltura italiana – precisa una nota - passano nelle mani dei lavoratori stranieri che rappresentano circa il 25% del numero complessivo di giornate di occupazione del settore, secondo la Coldiretti. Gli stessi distretti produttivi di eccellenza del made in Italy possono sopravvivere solo grazie al lavoro degli immigrati, dalle stalle del nord dove si munge il latte per il Parmigiano Reggiano alla raccolta delle mele della Val di Non, dal pomodoro del meridione alle grandi uve del Piemonte”. (Fonte: www.coldiretti.i)

Agrinsieme soddisfatta per la proroga sulle assicurazioni. Agrinsieme, il coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, ha accolto con soddisfazione la proroga al 30 aprile 2014 per la stipula delle polizze assicurative agevolate sulle colture autunno-primaverili e quelle permanenti. Lo spostamento della data di scadenza, precedentemente fissata al 31 marzo 2014, era stata sollecitata con una lettera al ministro per le politiche Agricole Maurizio Martina, dal  coordinatore di Agrinsieme  Mario Guidi. La richiesta nasceva dal fatto che molte imprese agricole si trovavano in forti difficoltà a rispettare le date fissate dal piano assicurativo 2014, soprattutto quella del 31 marzo. “La proroga concessa – afferma Agrinsieme – consentirà di certo alle imprese di procedere con maggiore serenità alla scelta dei prodotti assicurativi per la copertura delle produzioni e allo stesso tempo permetterà una definizione completa dei contratti assicurativi su tutto il Paese”. (Fonte: www.confagricoltura.it)

Il carrello della spesa degli italiani si alleggerisce ancora. L’agricoltura concorre a rallentare l’inflazione, che tocca un nuovo minimo a marzo, ma le buste della spesa rimangono sostanzialmente vuote. La riduzione netta dei prezzi di frutta e verdura fresca, che calano rispettivamente del 3,9% e del 6,5% tendenziale, contribuisce a evitare rincari sulla voce alimentare ma non modifica per nulla la situazione depressiva dei consumi. Prima di tutto quelli per la tavola. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in merito ai dati Istat. Nonostante da novembre a oggi la corsa dei prezzi si è praticamente dimezzata, la domanda interna resta molto debole - osserva la Cia - Gli italiani, cioè, sono costretti a praticare ancora una spending review sul cibo, tanto che se nel 2007 mettevano nel carrello 5 prodotti alimentari, ora ne prendono soltanto due. (Fonte: www.cia.it)

Ok della Regione alla nascita del Distretto suinicolo lombardo. Su proposta dell’assessore all’Agricoltura Gianni Fava, la Giunta regionale della Lombardia ha approvato una delibera con la quale viene sancita la creazione del Distretto suinicolo lombardo, nato dalla riunificazione di due distinti soggetti interprovinciali: il Distretto suinicolo padano con capofila il Gruppo riunito suinicoltori, e il Distretto della filiera suinicola lombarda, con capofila Assocom. Il Distretto interessa le province di Brescia, Cremona, Mantova e Lodi dove, puntualizza la Regione, si concentra la produzione e la lavorazione del suino, pari al 39% dei capi allevati a livello nazionale. (Fonte: www.agrapress.it)

Cereali, nel 2013 in Italia l’import è aumentato. Secondo i dati forniti dall’Associazione nazionale cerealisti, le importazioni in Italia di cereali, semi oleosi e farine proteiche nel 2013 sono aumentate di 1,33 milioni di tonnellate rispetto all’anno precedente, passando da 15,2 a 16,6 milioni di tonnellate, pari a un +8,7%. In particolare il granoturco ha subìto un incremento di 1,29 milioni di tonnellate totali di cui +630mila tonn. dall’Ucraina, +160mila tonn. dalla Francia e +146mila tonn. dalla Bulgaria. In aumento anche il grano duro, l’orzo e il sorgo. In diminuzione invece gli arrivi di grano tenero e di avena, rispettivamente -303mila tonn. e -7.800 tonn.) (Fonte: www.aiol.it).

Sull’etichettatura delle carni il Ministero chiarisce. Dal 1 aprile 2015 scatterà l’obbligo di indicare in etichetta il Paese d’origine o del luogo di provenienza delle carni suine. Il regolamento europeo 1337/2013 prevede la possibilità di utilizzare il termine «origine» solo nel caso di animali nati, allevati e macellati nello stesso Paese nonché di indicare il luogo di provenienza delle carni secondo uno schema prestabilito, consentendo anche la possibilità di integrare le informazioni sull'origine con ulteriori informazioni relative alla provenienza della carne, tra cui un livello geografico più dettagliato. (Fonte:www.3tre3.it)

Martina dice no alla reintroduzione dell’Imu sui fabbricati rurali. “La reintroduzione dell'Imu per i fabbricati rurali non può assolutamente essere accettata. La sua cancellazione, infatti, disposta con la legge di stabilità 2014 e approvata poco più di 3 mesi fa dalla stessa Commissione bilancio, è stata coperta attraverso risorse reperite dallo stesso comparto agricolo, sulla base di una valutazione condivisa nel merito dalle forze politiche in Commissione agricoltura. Il Ministero ha espresso parere assolutamente contrario all'emendamento". Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, in riferimento all'emendamento 2.99 presentato da Antonio Castricone in relazione al decreto-legge sulla finanza locale, attualmente all'esame delle Commissioni bilancio e finanze della Camera, che prevede la reintroduzione dell'Imu sui fabbricati rurali. (Fonte: www.politicheagricole.it)

Intensa l’attività dei carabinieri contro le contraffazioni. Durante il 2013 i Nuclei antifrodi carabinieri (Nac) del Comando Carabinieri Politiche agricole e alimentari hanno effettuato controlli su 3.121 aziende agroalimentari, operato sequestri su 9,5 mila tonnellate di prodotti e oltre 3 milioni di etichette/packaging illegali, accertato 28,3 milioni di euro di illeciti finanziamenti ai danni dello Stato e dell’Unione europea e operato sequestri di beni per 6,7 milioni di euro, deferendo all’Autorità giudiziaria 2055 autori di reato. Sul fronte delle frodi alimentari i controlli sulla filiera sono stati orientati a contrastare i principali fenomeni di contraffazione, le nuove forme di illegalità che riguardano la falsa evocazione dei marchi Dop/Igp/Stg e biologico e le violazioni alle norme su etichettatura, tracciabilità e made in Italy. (Fonte: www.carabinieri.it)

“Io sono originale”, un’iniziativa contro la contraffazione. Sono operativi dal 1 aprile gli sportelli per la lotta alla contraffazione promossi dal ministero dello Sviluppo economico e dalle Associazioni dei consumatori per contrastare il fenomeno dei falsi. L’iniziativa si chiama “Io sono originale” e mette in campo una serie di attività informative e di sensibilizzazione per i cittadini rispetto ai danni sulla salute pubblica, sul mancato rispetto della legalità e sull’economia che la contraffazione può causare. Il progetto durerà due anni. Per il momento sono attivi sei sportelli territoriali e uno virtuale. All’indirizzo sportello@iosonoriginale.it i cittadini possono rivolgersi per avere un filo diretto con gli operatori. Molti i settori produttivi coinvolti. Tra i primi quello agroalimentare: (Fonte: www.federconsumatori.it)

I prezzi nei pubblici esercizi a febbraio sono rimasti stabili. A febbraio 2014 la variazione dei prezzi nei pubblici esercizi è stata dello 0,1% sul mese precedente e dell’1,5% sullo stesso mese dell’anno precedente. L’inflazione acquisita per l’anno in corso si attesta sullo 0,9%. A livello generale i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,5% rispetto ad un anno fa mentre la variazione congiunturale è stata negativa per un decimo di punto. La forbice tra la dinamica dei prezzi della ristorazione e quella generale si mantiene sostanzialmente invariata. (Fonte: www.fipe.it)

 

 

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