Martedì, 14 maggio 2024 - ore 11.36

OSSERVATORIO NAZIONALE FAIRCOACHING

Ricerca, formazione e sensibilizzazione al rispetto e all’inclusione nello sport

| Scritto da Redazione
OSSERVATORIO NAZIONALE FAIRCOACHING

Si è tenuta nel pomeriggio a Cremona la presentazione dell’Osservatorio Nazionale Faircoaching, nato da un progetto Erasmus sviluppato da Lega Volley con sette associazioni europee, e divenuto oggi, grazie all’impegno di Assist – Associazione Nazionale Atlete e dell’Assessorato allo Sport del Comune di Cremona, e con il patrocinio dell’Università di Verona, la prima struttura in Italia in grado di indagare sulla consapevolezza e l’incidenza del fenomeno dei comportamenti inappropriati nello sport.

L’Osservatorio Nazionale Faircoaching è progettato e pensato per aumentare la consapevolezza di atlete e atleti e per sensibilizzare adulti coinvolti nell’ambito sportivo (allenatrici/allenatori, dirigenti, genitori) ad essere esempi positivi e modelli di ruolo per favorire la crescita.

“Siamo felici di poter appoggiare questo progetto coraggioso, perché si tratta di temi che sono solitamente difficili, se non addirittura dei tabù” esordisce l’assessore allo sport del Comune di Cremona Luca Zanacchi. “La formazione che faremo sul territorio e i dati che raccoglieremo per l’Osservatorio saranno un vero fiore all’occhiello per noi e confidiamo che tutto il territorio voglia contribuire a questo lavoro”.



“Va sottolineata la rara sensibilità del Comune di Cremona, in particolare del suo assessore Luca Zanacchi, per aver accolto e sostenuto questo progetto e per averlo fatto tanto tempo fa, quando ancora i comportamenti inappropriati nello sport non erano un argomento sulle cronache dei giornali” prosegue Antonella Bellutti, bi-campionessa olimpica e responsabile per Assist della formazione e dei progetti innovativi. “Per noi di Assist, che avevamo già sviluppato i progetti SAVE (su violenza, abusi e molestie) e FAIRCOACHING Erasmus (con un intento di prevenzione ed educazione, dal quale è nato l’Osservatorio), è l’opportunità di continuare ad affrontare questo tema, con in più un valore aggiunto: ora possiamo verificare scientificamente l’incidenza del problema, con il supporto dell’Università di Verona e della prof. Francesca Vitali. Occorre capire se si tratta di casi sporadici, come una certa lettura vorrebbe, oppure di un vero e proprio fenomeno. Sarà un lavoro integrale, della durata di venti mesi, che indagherà i comportamenti sia dal punto di vista metodologico, sia relazionale, attraverso scale validate scientificamente. Tutto questo verrà reso noto attraverso un convegno finale in cui saranno diffusi i dati, insieme a un manuale di buone pratiche. Durante il progetto si terranno, sempre a Cremona, anche due seminari, due momenti formativi importanti, dedicati uno agli atleti e uno agli allenatori, per lavorare su consapevolezza, educazione e prevenzione”.

 

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