Parità di genere: dove è il cambiamento?
"Doveva essere il governo del cambiamento... #democraziaparitaria": con una serie di tweet la Cgil sottolinea il fallimento del tentativo di introdurre la parità di genere nella legge elettorale. "Nel nostro sindacato queste regole esistono da anni"
Parità di genere: la Cgil bacchetta il governo
“Doveva essere il governo del cambiamento...#democraziaparitaria”. Con questo ed altri tweet la Cgil nazionale critica quanto accaduto ieri, 10 marzo, alla Camera con le votazioni che hanno bocciato tutti gli emendamenti alla riforma della legge elettorale che introducevano la parità di genere.
“Non si chiamano quote rosa, si chiama democrazia paritaria. E ci chiamano conservatori", si legge in un altro tweet. E ancora: “Dal congresso Cgil 2002 sono donne la metà dei componenti della segreteria confederale della Cgil. E ci chiamano conservatori”. “Nei nostri Direttivi le donne sono almeno il 40%. E ci chiamano conservatori”. “È dal 1996 che la Cgil prevede per statuto una quota di almeno il 40% per ciascun genere. E ci chiamano conservatori”.
Poi alcuni dati: "Le donne oggi sono sottorappresentate in tutti i luoghi decisionali per questo non si varano norme a loro favore. Quasi 20mila donne nel 2012 hanno lasciato il lavoro dopo la gravidanza. E c'è un perché. Piu' donne in Parlamento per varare norme che garantiscano parita' di accesso, condizioni e retribuzione".
Fonte: http://www.rassegna.it/articoli/2014/03/11/109881/parita-di-genere-dove-e-il-cambiamento
2014-03-12
