Per il Prefetto il Presidio di FN è regolare

Per il Prefetto il Presidio di FN è regolare
Egregio direttore,
in merito al rappresentato disagio cagionato alle attività commerciali
del centro di Cremona dalla manifestazione  organizzata da Forza Nuova il 9
luglio, evento che  più opportunamente avrebbe potuto essere autorizzato in altra zona
della città ed in un giorno di minore afflusso di persone.
Al riguardo, mi preme ricordare che la libertà d’informazione è una pietra angolare
dell’ordine democratico perché un ordinamento non può funzionare democraticamente
in mancanza di una libera circolazione delle idee.
La libertà di espressione è condizione di base per il progresso della società democratica
e per lo sviluppo di ciascun individuo mentre il diritto di espressione si
estende ai mezzi per diffonderle, come la radio, la televisione ed ogni altro mezzo
consentito dai moderni sviluppi tecnologici e, nel caso di specie, dall’allestimento
di un gazebo, secondo le modalità, di tempo e di luogo, richieste dagli organizzatori.
Proprio al fine di contemperare le legittime esigenze consistenti da un lato nel
diritto, costituzionalmente garantito, di manifestare liberamente il proprio pensiero
e dall’altro nella necessità di salvaguardare la sicurezza e la tutela dell’ordine
pubblico, detta manifestazione – consistita in un presidio di propaganda politica
e svoltasi in corso Garibaldi, nelle immediate vicinanze del palazzo Cittanova
di questo capoluogo – è stata oggetto di attenta valutazione in sede di riunione di
coordinamento delle forze di polizia.
Nel corso del cennato incontro, pur non essendo emerso alcun elemento di
valutazione ostativo circa la possibilità di lasciar svolgere la manifestazione stessa
nel luogo in parola, è stata, comunque, evidenziata l’esigenza di disporre un rigoroso
servizio di vigilanza e di controllo allo scopo di assicurare che le iniziative
venissero attuate senza turbativa alcuna per l’ordine pubblico e l’incolumità delle
persone, così come effettivamente viene dato atto negli articoli in questione.
Le conseguenti misure di sicurezza predisposte per l’occasione, nel limitare
l’accesso delle auto al centro cittadino, hanno, presumibilmente, avuto delle ripercussioni
sulle legittime aspettative delle attività commerciali poste nelle vicinanze
della zona interessata dalla manifestazione – seppur per un arco temporale
limitato – ma sono state adottate con l’intento di conciliare il diritto alla libertà
di espressione con la tutela di un bene supremo quale è quello dell’incolumità
personale dei cittadini.
Tancredi Bruno di Clarafond
(Prefettodi Cremona