Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 09.31

Perché a Renzi piace il sindacato Unico? | G.C.Storti

Sindacato unico? Cgil, Cisl e Uil bocciano sonoramente Renzi. E la cogestione?

| Scritto da Redazione
Perché a Renzi piace il sindacato Unico? | G.C.Storti

Il premier Matteo Renzi rivela che gli «piacerebbe arrivare un giorno al sindacato unico», senza più «sigle su sigle».  La reazione ‘unitaria’ dei sindacati non si fa attendere

Susanna Camusso Cgil : è una ‘concezione che esiste solo nei regimi totalitari’, gli replica senza mezzi termini il numero uno della Cgil .‘Il tema del sindacato è quello del sindacato unitario’ .

Carmelo Barbagallo Uil  richiama i ‘Paesi totalitari’ per dire che lì ci sono ‘esperienze del genere’ e comunque ciò riflette ‘il modello dell’uomo solo al comando’.

Il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, pur con toni diversi respinge ugualmente l’idea di un sindacato unico e con essa di una legge sulla rappresentanza sostenendo che ‘non serve a niente alzare polveroni o buttare benzina sul fuoco’, piuttosto ‘il governo si occupi dei problemi veri’, a partire da crescita e lavoro.

Credo che sia legittimo chiedersi perché Renzi  ha fatto questa ‘buttade’ del sindacato unico e di una ‘bella legge sulla rappresentanza’

Partiamo dalla Costituzione. L’articolo 39   recita ‘L'organizzazione sindacale è libera .Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge (…) ‘

Quindi mi pare evidente che affermare che l’obiettivo è un sindacato unico è andare contro la Costituzione che per l’appunto prevede una pluralità di organizzazioni sindacali.

Il tema, come rilancia la Camusso, è eventualmente il sindacato unitario come processo di unificazione delle politiche ‘ sindacali’. Quindi hanno ragione i sindacalisti  a dire  che il ‘il governo si occupi dei problemi veri, a partire da crescita e lavoro.’

Si sa che a Renzi non piace dialogare con i soggetti di rappresentanza intermedi ( ne’ sindacali, né imprenditoriali) e quindi l’idea di avere un unico soggetto, fortemente  regolamentato  da una legge, è conforme a questo suo disegno di ‘democrazia oligarchica’ come alcuni sociologi la chiamano.

Non si sconfigge il populismo imperante interpretandone la parte.

Ora forse pochi sanno che  in Europa solo la Germania ha una legge ‘organica’ sul sindacato, sul modello di rappresentanza, sulle modalità di sciopero, sulla cogestione ecc. Tale normativa ha prodotto il DGB (La Deutscher Gewerkschaftsbund, abbreviata in DGB, in italiano Confederazione dei Sindacati Tedeschi)  è la maggiore confederazione sindacale della Germania. La DGB riunisce e rappresenta otto federazioni sindacali tedesche ed è stata fondata il 13 ottobre 1949.

Se Renzi vuole fare come in Germania , deve mettere sul piatto una cosa molto ‘pesante’ e cioè ‘ la cogestione’ dove i rappresentanti dei lavoratori sono nei consigli di amministrazione ed appunto ‘ cogestiscono’ le aziende ed anche , sul piano sociale, il welfare. Questa si sarebbe la vera sfida al sindacato.

Se Renzi ponesse questa questione vorrebbe dire che finalmente un uomo politico italiano traghetterà l’Italia in Europa.

Ma non lo farà è più semplice interpretare il ruolo del ‘populista rottamatore’ così  questo gli darà la possibilità di avere sempre qualche ‘gufo’ da bacchettare.

Gian Carlo Storti

(Cremona) 

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