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Piacenza ‘I strass e la seda’, alla Passerini Landi la presentazione alla stampa della prima mini-serie web in lingua emiliana

La fiction – ha affermato Columella – rompe con l’idea macchiettistica e passatista di dialetto, nell’intento di abbattere cliché radicati. Una produzione analoga, che supera l’immagine stereotipata del dialetto, non ci risulta essere stata girata prima a Piacenza, in regione e nell’area linguisticamente emiliana”.

| Scritto da Redazione
Piacenza ‘I strass e la seda’, alla Passerini Landi la presentazione alla stampa della prima mini-serie web in lingua emiliana

Piacenza ‘I strass e la seda’, alla Passerini Landi la presentazione alla stampa della prima mini-serie web in lingua emiliana

È stata presentata oggi, 24 ottobre, presso la biblioteca Passerini-Landi di Piacenza, la prima miniserie web in lingua emiliana: “I strass e la seda”. Una produzione audiovisiva interamente realizzata a Piacenza, nell’ambito del progetto comunale #parlummpiasintein, con un finanziamento della Regione Emilia-Romagna, e concepito come un programma di rivitalizzazione linguistica avviato nel 2019 con l’obiettivo di riabilitare il piacentino, varietà occidentale della lingua emiliana. L’emiliano è identificato dall’Unesco come una delle 120 lingue d’Europa a rischio di scomparsa e dunque meritevole di tutela. A classificarlo come lingua indipendente dall’italiano sono inoltre i maggiori archivi linguistici internazionali (Glottolog, Linguasphere, Ethnlogue e Multitree), l’Organizzazione internazionale per la standardizzazione (Iso) e le varie edizioni mondiali di Wikipedia.

“I strass e la seda” è stata curata da Fabio Doriali (direzione artistica e autore del soggetto e della sceneggiatura) e Filippo Columella (responsabile linguistico e dei contenuti digitali di #parlummpiasintein) con l’interessamento e l’approvazione dell’assessore alle Identità e Tradizioni Luca Zandonella, che ha evidenziato “la sensibilità dell’Amministrazione comunale alla rinascita dell’idioma locale”. “Così come ci si impegna nella difesa di tante eccellenze del territorio – ha aggiunto Zandonella -, è doveroso darsi da fare per i beni immateriali, sebbene non generino profitti. L’importanza di un patrimonio linguistico non deve essere misurata in termini economici: il suo valore sta nella trasmissione di una cultura e nella rappresentazione della realtà”.

La vicenda narrata si snoda in un binomio tra lingua locale e patrimonio artistico-culturale che pone l'accento sull'identità linguistica e la valorizzazione delle attrattive cittadine, facendo leva sul carattere innovativo del formato ideato per internet, in venti episodi della durata di pochi minuti ciascuno. Le puntate saranno visibili a cadenza settimanale, a partire da oggi, sui canali social di riferimento del progetto: www.facebook.com/parlummpiasintein, www.instagram.com/parlummpiasintein e www.youtube.com/parlummpiasintein.

L’ambientazione dell’opera è quella contemporanea, di una città profondamente segnata dall’impatto della pandemia, in cui anche l’idioma locale si fa espressione di rinascita. Anche la sigla, “Una carega vöda”, composta nei mesi del lockdown, arrangiata e interpretata dal cantautore Manuel Bongiorni (conosciuto come Musica per Bambini e collaboratore di alcune emittenti radiofoniche nazionali), trasmette all’ascoltatore un’intensa riflessione sulla socialità minata dal covid19, ma che può rinascere anche grazie all'uso della lingua madre. Momenti coinvolgenti per lo spettatore sono assicurati grazie alla competenza de La Videobottega di Francesco De Stefano, locale studio di produzione video, che ha realizzato le riprese ed il montaggio.

“La fiction – ha affermato Columella – rompe con l’idea macchiettistica e passatista di dialetto, nell’intento di abbattere cliché radicati. Una produzione analoga, che supera l’immagine stereotipata del dialetto, non ci risulta essere stata girata prima a Piacenza, in regione e nell’area linguisticamente emiliana”.

Doriali ha invece sottolineato “il pluralismo linguistico sovracomunale, garantito da dialetti di tutta la provincia piacentina, e l’aspetto intergenerazionale dell’opera, con un cast tra i 20 e gli 88 anni”. “In questa serie – ha proseguito - l’arte sposa la promozione del territorio e la lingua è intesa come fenomeno inclusivo. Il progetto ha un’assoluta valenza artistica e non deve essere giudicato solo perché in lingua locale”.

Protagonisti della serie sono Grazia Alicanti, che interpreta Bianca, e Pietro Rebecchi, nei panni di Grasian. Accanto ad attori professionisti, come lo stesso Doriali e Alicanti, hanno partecipato esponenti del teatro dialettale insieme ad appassionati cultori del piacentino che con entusiasmo si sono prestati a lavorare davanti ad una macchina da presa. Del cast fanno parte Sandro Bellocchio, Hélène Bertaccini, Elisabetta Bertonazzi, Manuel Bongiorni, Silvia Chiappelloni, Francesca Chiapponi, Fabio Doriali, Diego Chiesa, Mauro Groppi, Diego Ontani, Luigi Pastorelli e Giulia Rebecchi.

 

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