Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 23.52

Pianeta Migranti. Il patto antisovranista dei sindaci mediterranei. (video)

E’ la denuncia alla Commissione europea dei Sindaci delle principali città che si affacciano sul Mediterraneo.

| Scritto da Redazione
Pianeta Migranti. Il patto antisovranista dei sindaci mediterranei. (video) Pianeta Migranti. Il patto antisovranista dei sindaci mediterranei. (video) Pianeta Migranti. Il patto antisovranista dei sindaci mediterranei. (video)

Pianeta Migranti. Il patto antisovranista dei sindaci mediterranei. (video)

“Il progetto europeo naufraga quando si vendono armi e si alimenta il conflitto a Sud e a Oriente del Mediterraneo senza assumersene alcuna responsabilità. Quando si alzano muri per creare zone di buio informativo e umanitario, quando si chiudono le frontiere comprando governi terzi e pagando eserciti stranieri affinché facciano il lavoro sporco. Quando si confondono le vittime dei conflitti con i loro assassini, come sta facendo l’estrema destra europea.”

E’ la denuncia alla Commissione europea dei Sindaci delle principali città che si affacciano sul Mediterraneo.

Durante la recente visita in Ungheria, Salvini ha detto: "Contiamo che la nuova Europa che nascerà dopo il 26 maggio punterà a proteggere le sue frontiere esterne."

Con un post su Facebook ha poi fatto i complimenti a Orban che ha assicurato il presidio di 600 km di frontiere per bloccare gli ingressi dei migranti.

In Europa però, esiste anche un movimento di Sindaci mediterranei schierati contro le politiche securitarie che lasciano annegare i migranti in mare o li fanno languire nei campi di concentramento libici.

Nel febbraio scorso, i sindaci di Madrid, Barcellona, Valencia e Saragozza con quelli di Palermo, Milano, Bologna, Napoli, Siracusa, Latina hanno stretto il patto delle città solidali. Un accordo per fermare “l'involuzione dei principi fondativi dell'Europa che sta rischiando di naufragare”.

Lanciato a tre mesi dalle elezioni europee, è una sfida alla politica sovranista del blocchi dei porti, dei respingimenti e dei muri. Dopo essersi messi in rete con l'ong spagnola Open Arms e con l'associazione ‘A Buon Diritto’ presieduta da Luigi Manconi, hanno lanciato il loro manifesto politico e, una loro rappresentanza ha incontrato papa Francesco.

Si sono poi rivolti loro colleghi delle altre città con un appello, ricordando che “il Mediterraneo,‘casa comune di civiltà millenarie’, sta diventando “fossa comune di migliaia di giovani”. La chiusura dei porti di Italia e Malta e il blocco delle navi delle Ong “sono esempi pratici di come non solo migliaia di vite ma anche la stessa Europa stia naufragando”. “Di fronte a questo orrore” -dice l’appello- la risposta non può essere “la negazione dei diritti umani” perché salvare vite “non è un atto negoziabile e impedire la partenza alle navi o chiudere i porti è un crimine.”

La sindaca di Barcellona ha dichiarato alla stampa: “Noi non siamo soli, siamo milioni di persone e siamo pronti a fare tutto il possibile, attraverso azioni istituzionali e giudiziarie, denunciando un blocco che sta violentando i diritti umani”. I discorsi basati “sulla paura e sull'odio sono quelli che creano e hanno creato i maggiori problemi, come ci insegna la storia d'Europa”.

In sintonia con la loro azione, l’Alto Commissariato per i rifugiati dell’Onu (UNHCR) ha lanciato la campagna ‘Cities#WithRefugees’, che ha già avuto la pronta adesione di 125 città del mondo.

 

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