Pianeta Migranti. Le dichiarazioni sorprendenti del premier libico.
Il primo ministro libico Dbeibah al Forum Trans-Mediterraneo: “Non dovevate pagare noi per i migranti. Ma i paesi di origine”
In occasione del Forum Trans-Mediterraneo, che si è svolto nella capitale libica il 17 luglio con tema l’immigrazione – e al quale ha partecipato pure la presidente del consiglio Giorgia Meloni –, se n’è uscito con affermazioni alquanto sorprendenti, secondo quanto riportano alcuni giornali locali, come The arab weekly.
Dopo aver dichiarato che «la Libia si è trovata intrappolata nella pressione tra il respingimento dei migranti da parte dell’Europa e il desiderio di migrare da parte di molti africani» e che il suo paese ha necessità «di sviluppare soluzioni innovative nella gestione dei fenomeni migranti», risolvendo il problema della «crisi migratoria alla radice, nei paesi di partenza», il primo ministro ha ammesso candidamente: «Si sono spesi soldi per dieci o cinquant’anni su questo problema, e questo problema non è stato risolto. Questi soldi devono essere spesi lì (nei paesi di origine) e non nei campi di detenzione, che siano in Libia o in Europa».
Si sono sbagliati a darci i soldi, anche perché li abbiamo usati per i lager. Una dichiarazione, quella di Dbeibah, che lascia alquanto stupefatti e che comunque è arrivata fuori tempo massimo.
I soldi incassati dalla Libia
Come ci ricorda Valori, l’European trust fund (fondo fiduciario, istituito dalla Commissione europea insieme a 25 stati membri dell’UE, Norvegia e Svizzera) ha lo scopo di contribuire alla stabilizzazione del continente africano e affrontare le cause della migrazione irregolare e dello sfollamento.
Sono 1,3 i miliardi di euro investiti della gestione dei flussi migratori. Una fetta importante (il 7,3%) finisce in Libia. Un centinaio di milioni. E stiamo parlando solo dell’Europa e non dei finanziamenti diretti dell’Italia: sono stati creati il Fondo Africa, poi diventato Fondo Migrazioni, il Fondo Premialità per le politiche di rimpatrio. E poi c’è la cosiddetta Cooperazione bilaterale di polizia, con risorse del Viminale, e il Decreto missioni internazionali. Difficile pure quantificare il tutto. C’è chi scrive che dal 2017 ad oggi la cifra supera il miliardo. Forse è eccessiva. Ma di soldi ne sono comunque arrivati tanti, solo che hanno sbagliato banche.
“Non dovevate pagare noi per i migranti. Ma i paesi di origine" (nigrizia.it)