Mercoledì, 01 maggio 2024 - ore 17.32

Pianura padana, Trivellazioni: Bordo (Sinistra Italiana) presenta interrogazione

Il Deputato: «Il territorio è già pesantemente pregiudicato e la zona è a rischio sismico»

| Scritto da Redazione
Pianura padana, Trivellazioni: Bordo (Sinistra Italiana) presenta interrogazione

Lo scorso 5 febbraio, sul Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse sono stati pubblicati gli avvisi per due istanze di permesso per ricerca di idrocarburi della società Pengas. Le istanze sono state presentate al Ministero dello Sviluppo Economico per ricercare idrocarburi nel sottosuolo nelle province di Cremona, Mantova e Parma, in un territorio di decine di migliaia di ettari. La prima istanza di permesso, denominata Fontevivo, comprende 41.140 ettari della provincia di Parma e interessa16 comuni: Polesine Parmense, Zibello, Busseto, Soragna, San Secondo Parmense, Tre Casali, Torrile, Parma, Fontevivo, Fontanellato, Fidenza, Salsomaggiore Terme, Noceto, Medesano, Collecchio. La seconda, denominata Gussola, comprende 36.380 ettari delle province di Mantova e Cremona e interessa 31 comuni: Cicognolo, Pessina Cremonese, Isola Dovarese, Cappella de’ Picenardi, Pieve San Giacomo, Torre de’ Picenardi, Drizzona, Piadena, Sospiro, Derovere, Ca’ d’Andrea, Voltido, Tornata, Calvatone, Casteldidone, Solarolo Rainerio, San Martino del Lago, Cingia de’ Botti, Cella Dati, Pieve d’Olmi, San Daniele Po, Motta Baluffi, Scandolara Ravara, Gussola, Martignana di Po, Casalmaggiore, Rivarolo del Re e Uniti, Bozzolo, Rivarolo Mantovano, Sabbioneta.

Per questo, l’on. Franco Bordo, parlamentare di Sinistra Italiana, ha presentato un’interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico. «Il territorio è già pesantemente pregiudicato», spiega Bordo. «La pianura padana è infatti una delle aree più inquinate del mondo. L’Italia deve necessariamente e urgentemente adeguarsi a un progressivo abbandono dei combustibili fossili in favore di energie rinnovabili, come richiesto dalle direttive europee e come previsto dalla Strategia 20-20-20. I Sindaci della zona hanno espresso parere contrario con varie prese di posizione e con documenti in cui chiedono che venga bloccata l’eventuale perforazione. I Sindaci ricordano al Governo e Regione Lombardia che il territorio della zona è stato definito a rischio sismico e che nella zona è stato installato un sismografo, su richiesta dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il Consiglio dei Ministri, respingendo la richiesta di un election day accorpato (amministrative più referendum) che avrebbe permesso maggior partecipazione il risparmio allo Stato di circa 300 milioni di euro, ha fissato per il 17 aprile la data in cui il popolo italiano sarà chiamato alle urne per esprimersi in merito al Referendum ammesso dalla Corte Costituzionale in materia di trivellazioni. Il referendum ha chiaro valore di indirizzo politico: non si potrà non tener conto del suo risultato», aggiunge Bordo.

Chiede allora il parlamentare se, «per le suddette istanze, il Ministero voglia agire con dovuta prudenza, sospendendo qualsiasi atto finalizzato all’autorizzazione richiesta, attendendo l’esito del referendum, e approfondendo i risultati dei rilievi sismici», e «quali iniziative il Ministero ha attivato o intenda attivare per rispettare quanto previsto nel documento Strategia energetica nazionale, dove si sostiene, in materia di produzione nazionale di idrocarburi, che il Governo Italiano non intende perseguire lo sviluppo di progetti in aree sensibili», conclude Bordo.

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