Mercoledì, 08 maggio 2024 - ore 19.42

Politica USA: Obama guarda al Pacifico per contrastare i repubblicani al Congresso

Il Presidente degli Stati Uniti si accorda con il suo collega cinese per ridurre le emissioni inquinanti del 28%

| Scritto da Redazione
Politica USA: Obama guarda al Pacifico per contrastare i repubblicani al Congresso

Il Presidente degli Stati Uniti si accorda con il suo collega cinese per ridurre le emissioni inquinanti del 28% rispetto al 2005 entro il 2025 e accelera sul varo della Partnership Trans Pacifica. L'iniziativa di politica estera necessaria alla Casa Bianca per contrastare l'iniziativa legislativa che i conservatori stanno approntando alla Camera dei Rappresentanti e al Senato

Philadelphia - Un risultato che sa di storico, anche se ancora tutto da verificare, ed un'attività internazionale rilanciata per porre un argine al calo di consenso in patria. Nella giornata di mercoledì, 12 Novembre, il Presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama, ha raggiunto un accordo con il suo collega cinese, Xi Jimping, per ridurre le emissioni inquinanti del 28% rispetto i parametri del 2005 entro il 2025.

L'accordo, raggiunto a Pechino a margine del vertice della Partnership Trans Pacifica, rappresenta un risultato storico che vede i due principali Paesi responsabili per l'emissione di gas inquinanti cercare di ridurre gli effetti che stanno per portare al Global Warming: un fenomeno che preoccupa sia i cinesi che gli statunitensi.

Oltre che un successo sul piano internazionale, l'accordo climatico con la Cina rappresenta per Obama una risposta al Partito Repubblicano che, dopo avere conquistato il controllo del Congresso nelle ultime Elezioni di Mid-Term, ha dichiarato che gli obiettivi che l'Amministrazione Presidenziale si è prefissata sono irrealizzabili.

Obama, forse grazie alla sconfitta alle Elezioni di Mid-Term, sembra aver capito che, così come fatto da tutti i suoi predecessori che hanno ottenuto la riconferma dalle urne, il secondo mandato del Presidente degli Stati Uniti prevede un forte impegno della Casa Bianca in tematiche di natura internazionale.

Finora, Obama ha preferito concentrarsi sulla politica interna, senza peraltro ottenere buoni risultati a causa della strenua opposizione dei repubblicani alla Camera dei Rappresentanti, ma ora sembra avere avviato un'iniziativa più incisiva anche grazie ai risultati ottenuti a margine del vertice sulla Partnership Trans Pacifica, avvenuto sempre a Pechino.

Durante l'evento, Obama ha invitato la Cina a condividere la responsabilità che spetta a tutte le grandi potenze di mantenere la sicurezza globale in un clima di cooperazione, e non di sfiducia ed astio reciproco.

Come primo passo in tale direzione, USA e Cina hanno concordato una road map per la liberalizzazione dei regimi dei visti secondo un modello simile a quello già in vigore con alcuni Paesi dell'Unione Europea e con il Brasile.

Inoltre, Obama ha ritenuto che i tempi sono oramai maturi per il varo di una Zona di Libero Scambio tra i Paesi dell'area del Pacifico, che, con la libera circolazione delle merci consente agli Stati che si affacciano sulla Regione di trarre beneficio in termini di ricavi e mobilità anche lavorativa.

Il varo della Partnership Trans Pacifica -TPP- va di pari passo con la Partnership Commerciale ed Industriale Trans Atlantica -TTIP- un progetto che Obama, con lo spostarsi del baricentro dell'economia mondiale dall'Europa all'Asia-Pacifico, sembra avere posto in secondo piano: una decisione che ha provocato le critiche dei repubblicani ed anche della parte centrista del Partito Democratico vicina all'ex-Segretario di Stato Hillary Clinton. 

L'Europa e l'Ucraina nell'agenda del Presidente

Anche su questo fronte, Obama sembra volere imprimere un cambiamento dopo avere inserito tra i temi di discussione con i Leader del vertice di Pechino, in primis con il Premier australiano, Tony Abbott, la questione ucraina.

Dopo avere lesinato il confronto con il Presidente russo, Vladimir Putin, la Casa Bianca ha rilasciato una nota in cui è stata condannata l'ennesima violazione da parte dell'esercito russo del confine ucraino.

Nello specifico, l'Amministrazione Presidenziale ha ribadito la sua posizione di aperto sostegno all'integrità territoriale dell'Ucraina, senza alcuna tolleranza per alcuno sconfinamento di truppe straniere in territorio ucraino.

Matteo Cazzulani, Analista di tematiche Trans Atlantiche, Twitter @MatteoCazzulani

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