Confcommercio ci fa sapere che l’aumento dei consumi 2021 rispetto al
2020 è del 5,1% (1), ma che c’è ko per alberghi e ristoranti.
Percentuale di crescita abbastanza prevedibile visto che il paragone è
con l’anno dei lockdown duri. Percentuale però ancora bassa e che, visto
l’aumento 2022 delle bollette energetiche, è prevedibile che non solo
non dovrebbe migliorare, ma peggiorare. Un contesto di prezzi energetici
che porta con sé un rincaro notevole di tutti i prodotti e servizi, a
fronte di un potere d’acquisto delle famiglie dove lo stipendio medio (a
livello europeo) è l’unico in calo (2) ed è il peggiore tra i Paesi
cosiddetti ricchi, nonché il migliore tra quelli cosiddetti poveri (3).
E mentre il Governo sta tamponando come meglio può gli aumenti delle
bollette energetiche, con i politici che si parlano addosso per un
nucleare impossibile e tardivo (4), non si intravedono al momento vie
d’uscita. Un’emergenza nazionale come per il covid non viene presa in
considerazione e tutti, carnefici e vittime, aspettano che la situazione
degeneri per poi ritrovarsi con provvedimenti insufficienti e più
costosi rispetto ad una prevenzione e azione di risparmio energetico.
Oggi i dati di Confcommercio, seguiti da un coro di richieste di
intervento del governo… molto distratto da come continuare o se venir
meno sul rinnovo della presidenza della Repubblica.
Aspettiamo inerti i prossimi dati?
Prezzi - Al peggio non c’è limite ed argine
Confcommercio ci fa sapere che l’aumento dei consumi 2021 rispetto al 2020 è del 5,1% (1), ma che c’è ko per alberghi e ristoranti.

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