Sappiamo bene che le malattie cardiovascolari sono generalmente determinate da fattori genetici e ambientali. I secondi esercitano una grande influenza, ma possono anche essere contrastati con un corretto stile di vita e una sana alimentazione, oltre che con un’adeguata terapia farmacologica, se e quando è necessario.
Le coppie sposate condividono le preferenze e le abitudini alimentari, lo stile di vita per quanto riguarda i livelli di attività, l'atteggiamento verso l'esercizio fisico e l'uso di sigarette e alcol,
notano gli autori dello studio, sottolineando che – alla luce di quanto detto – il rischio di malattie croniche potrebbe essere ridotto semplicemente modificando le abitudini quotidiane. Per il loro studio gli autori hanno seguito un campione di 86.941 coppie sposate di età superiore ai 40 anni, ed hanno scoperto che le mogli avevano una probabilità significativamente maggiore di ricevere una terapia per le stesse malattie dei loro mariti.
I nostri risultati sottolineano che gli operatori sanitari dovrebbero rivolgersi non solo ai parenti di sangue dei pazienti, ma anche ai loro coniugi. Le informazioni mediche dovrebbero includere i dati del partner. Oltre a ottimizzare la terapia individuale, sono necessari interventi basati sulla famiglia.