Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 00.37

PROTEZIONE CIVILE: MIRABELLI (PD), PASSI AVANTI SU PREVENZIONE DEI RISCHI E SEMPLIFICAZIONE CON LA NUOVA LEGGE

Le calamità naturali che hanno colpito in questi mesi il Centro Italia e l'emergenza che tutto il Paese sta vivendo di fronte a questa tragedia rendono non solo più urgente e necessaria l'approvazione del disegno di legge sulla Protezione Civile in discussione al Senato

| Scritto da Redazione
PROTEZIONE CIVILE: MIRABELLI (PD), PASSI AVANTI SU PREVENZIONE DEI RISCHI E SEMPLIFICAZIONE CON LA NUOVA LEGGE

 “Le calamità naturali che hanno colpito in questi mesi il Centro Italia e l'emergenza che tutto il Paese sta vivendo di fronte a questa tragedia rendono non solo più urgente e necessaria l'approvazione del disegno di legge sulla Protezione Civile in discussione al Senato, ma anche più chiare ed evidenti le ragioni dello stesso. La Protezione civile, infatti, ha saputo fronteggiare l'emergenza: una situazione pesantissima sia per l'entità dei danni prodotti dal terremoto e dal maltempo, sia per la durata dello sciame sismico e la ripetizione a distanza di poche settimane di scosse devastanti. Le cose hanno funzionato, dobbiamo dircelo. Ha funzionato la filiera di rapporto tra Stato, Regioni e Comuni; ha funzionato il rapporto tra le istituzioni, i Corpi dello Stato, i volontari organizzati e i cittadini volontari. Si è affrontata così la prima emergenza. Oggi, con questa legge, si vuole provare a porsi l'obiettivo di migliorare, di velocizzare gli interventi, di potenziare il funzionamento della Protezione Civile”.  Lo ha detto il senatore PD Franco Mirabelli, membro della Commissione Ambiente, intervenendo in Aula al Senato.

“Negli ultimi giorni, è emerso in maniera evidente che serve velocizzare gli interventi per la sistemazione e la ricostruzione delle reti. Serve ridurre, accorciare la catena di comando, la catena delle responsabilità per consentire interventi più rapidi. E si tratta di gran parte dei provvedimenti contenuti in questo disegno di legge che, inoltre, chiarisce meglio competenze e responsabilità e mette in campo fondi per le emergenza nazionali. Questo disegno di legge snellisce e potenzia con le sue proposte l'attività di coordinamento da parte del dipartimento stesso della Protezione Civile. È un testo, quindi, che guarda al futuro, facendo tesoro delle esperienze positive, ma anche dei limiti che siamo stati costretti a vivere in questi anni”, ha proseguito Mirabelli

“Noi viviamo in un Paese bello ma fragile, - ha ricordato il senatore PD - soggetto a calamità naturali, ma che soffre anche le conseguenze del dissesto idrogeologico, legato ai mancati interventi o soprattutto a un'urbanizzazione sconsiderata; legato alle conseguenze dell'abusivismo: cose che stanno all'origine di troppi disastri ambientali. Ma non si può dimenticare che è di questa legislatura e di questa maggioranza la promozione della struttura di missione Italia Sicura, che è intervenuta sul dissesto idrogeologico, che ha consentito, con fondi consistenti, di intervenire da Milano (rispetto all'esondazione del Seveso) a Genova per evitare in futuro i disastri provocati dalle alluvioni. Quella struttura di missione ha già prodotto risultati. Una parte importante di quei soldi è già stata spesa; i fondi si sono già tradotti in opere e iniziative. Non dimentichiamo neanche il valore che può avere e avrà l'unità di missione Casa Italia. Si tratta di investire sulla messa in sicurezza delle nostre abitazioni anche di fronte ai rischi del terremoto. Nell'ultima legge di bilancio abbiamo alzato la percentuale del bonus per le ristrutturazioni, per chi mette le proprie case in sicurezza rispetto alle norme urbanistiche. Il bonus che arriva fino all'80 per cento va in questo senso; si pone il tema di aiutare i cittadini e di dare loro la possibilità di mettere in sicurezza le proprie abitazioni. Quindi, il tema della prevenzione ce l'abbiamo chiaro; è una responsabilità che ci siamo assunti.”.

“Il tema della prevenzione deve attraversare gran parte delle politiche territoriali. – ha detto ancora Mirabelli - Serve difendere il suolo, ridurre l'urbanizzazione, non consumare più suolo. Serve manutenere e mettere in sicurezza i fiumi e i corsi d'acqua; serve monitorare costantemente, come dice il provvedimento, tutte le aree a rischio. Ecco, la prevenzione non può più essere un tema di cui discutiamo solo dopo gli eventi luttuosi e di cui poi ci dimentichiamo, senza fare niente, ma deve essere un impegno costante nel nostro intervento sul territorio del Paese, mirando e definendo obiettivi precisi, che vadano in questa direzione. In questo contesto si colloca il provvedimento riguardante la Protezione Civile. La legge delega si pone, tra gli altri, alcuni obiettivi per me qualificanti. In primo luogo, si riordina il quadro normativo in cui opera la Protezione civile, si semplificano le procedure e si interviene per rendere coerenti tra loro gli strumenti nazionali e regionali. Il sistema, che vive della positiva integrazione tra Stato, Regioni ed enti locali, ha bisogno di procedure più chiare e di chiarezza su ruoli, competenze e responsabilità. Occorre rafforzare, in questo contesto, l'attività di prevenzione dei rischi da calamità naturali. E su questo mi pare che il progetto di legge rappresenti un grande passo in avanti. In secondo luogo, c'è una grande attenzione in questo disegno di legge al volontariato. Noi dobbiamo essere riconoscenti ai tanti volontari, organizzati e non, che hanno dato, anche in occasione di questo terremoto e di queste calamità naturali, un grandissimo contributo, un contributo straordinario. Si tratta, per la norma, di integrare la partecipazione dei cittadini, singoli o in associazione, all'attività della Protezione civile. Si tratta di promuovere il volontariato e diffondere la cultura della protezione civile. In terzo luogo, voglio sottolineare ancora la scelta, presente in questa legge, di definire per la Protezione civile fondi nazionali, regionali e contro le calamità naturali”

“Serve questa legge e serve approvarla in fretta. – ha concluso il senatore dem - Serve dare un riconoscimento alla Protezione civile, serve dare certezze e trasparenza su fondi, ruoli, responsabilità e funzioni a chi opera. Ciò è evidente dalla storia di queste settimane e di questi mesi. Serve velocizzare i processi. C'è una domanda in questi giorni, di fronte ai ritardi: bisogna che sia chiaro chi deve fare e che cosa deve fare ognuno. Serve garantire che chi si assume le responsabilità lo possa fare con tranquillità, in un quadro chiaro che tutela tutti. Che tutela i cittadini, che vogliono essere al centro dell'attenzione della Protezione civile e non potrebbero sopportare un utilizzo illegale o che sposta altrove risorse e impegno. Ma serve anche tutela per chi assumere le decisioni, che deve poterlo fare con regole certe e tranquillamente. Voglio concludere ringraziando i corpi dello Stato e ringraziando i volontari, che nell'emergenza anche questa volta hanno dato e ogni volta che sono chiamati in causa danno una grande prova e rappresentano al meglio lo Stato e le istituzioni di questo Paese. Di questo dovremmo essere tutti orgogliosi, per come le istituzioni e lo Stato hanno reagito e per come hanno garantito assistenza e aiuto alle popolazioni martoriate. Questa legge serve a continuare a farlo, con risultati anche migliori di quelli conseguiti finora”. 

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