Protezione richiedenti asilo e rifugiati. Solo in comune di Cremona ha istituito uno SPRAR. E gli Altri ? di Enrico Villa  (Crema)

Egregio direttore, il Comune di Cremona, da tempo, ha istituito uno SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) co quale assiste soprattutto i migranti che hanno ottenuto la Protezione umanitaria o la Protezione internazionale, coordinando anche l’attività delle Cooperative a cui la Prefettura ha affidato i richiedenti asilo.

Non capisco perché nessun altro Comune della Provincia abbia costituito uno SPRAR che è un istituto previsto dalla Legge Bossi Fini completamente finanziato dallo Stato.

Non è il caso che lo facciano i piccoli Comuni, ma non l’hanno fatto i Comuni maggiori come Crema, Casalmaggiore, Castelleone, Pandino, Rivolta d’Adda, Soncino, Soresina e nemmeno un Comune Bandiera per il Cremasco come Offanengo.

La mancanza di altri SPRAR sul nostro territorio fa si che i migranti che hanno ottenuto la Protezione internazionale o umanitaria siano costretti a vagare senza meta in quanto essi vengono dimessi dalle strutture facenti capo alla Prefettura: il suo giornale ne ha segnalati alcuni in grande difficoltà. Il ministro Salvini continua a ripetere che i pochi migranti che hanno ottenuto la protezione vanno accolti e assistiti, ma si guarda bene dall’insistere affinché i Comuni applichino l’accordo ANCI – Minniti per gli SPRAR. In pratica tutti i Comuni governati dalla Lega o da coalizioni di centrodestra non ne vogliono sapere e gli stessi Comuni governati dal centrosinistra sono renitenti per le violente contestazioni della Lega  quando assumono iniziative di pura assistenza umanitaria nei confronti dei migranti.

Spero che la situazione migliori per contribuire ad un’accoglienza ordinata che smentisca il clima di paura e di disagio indotto strumentalmente nella nostra popolazione comunque sempre aperta gesti e contributi di solidarietà.

Enrico Villa  (Crema)