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San Martino=Disdetta=Perdita del lavoro e dell'abitazione | Mario Bazzani (Torre de Picenardi)

L'11 Novembre del 1948 iniziava in tutta la provincia di Cremona la dura lotta dei salariati e delle loro donne per il ritiro delle disdette.

| Scritto da Redazione
San Martino=Disdetta=Perdita del lavoro e dell'abitazione | Mario Bazzani (Torre de Picenardi)

San Martino=Disdetta=Perdita del lavoro e dell'abitazione | Mario Bazzani (Torre de Picenardi)

L'11 Novembre del 1948 iniziava in tutta la provincia di Cremona la dura lotta dei salariati e delle loro donne per il ritiro delle disdette.

Su circa 30.000 salariati 10.962 erano stati disdettati. Dopo quasi due mesi di vere e proprie lotte al grido "Nessuno lasci le proprie case" "Vogliamo il latte per i nostri bambini" "Fate l'ordinario ai nostri uomini" 7.500 disdette furono ritirate. A Torre, dove si verificarano disordini molto gravi e intervenne la "celere" a presidiare le cascine, fu sottoscritto l'unico accordo comunale che prevedeva il ritiro delle circa 80 disdette. L'accordo fu firmato in Sala Consigliare dal Sindaco (Bigin Bias) dei rappresentati dei salariati e dal Presidente degli agricoltori di Torre(Quarantani) alla presenza del Comandante della stazione dei Carabinieri . L'accordo fu sconfessato dalla associazione degli agricoltori e Quarantani venne espulso, ma fu comunque applicato.

La lotta proseguì poi nei tribunali dove molti braccianti e le loro meravigliose donne furono processati (quasi tutti assolti) per presunti reati commessi durante quei due terribili mesi.

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