Lunedì, 06 maggio 2024 - ore 02.53

Provincia di Cremona, proposta di centro operativo sull’agricoltura di precisione

Dai droni ai sensori di rilevamento, un progetto per la filiera agricola che coinvolgerebbe, se finanziato, 30 aziende agricole

| Scritto da Redazione
Provincia di Cremona, proposta di centro operativo sull’agricoltura di precisione

Un intervento che coinvolge il mondo agricolo locale in un progetto all’avanguardia. Le più innovative tecniche di agricoltura, supportate dall’alta tecnologia (droni, sensori di rilevamento, elaborazione dei dati a supporto della pianificazione aziendale) sono al centro di un’iniziativa che coinvolge la filiera del pomodoro, tra i veri motori economici del territorio. I numeri rendono l’idea della portata che potrebbe avere il progetto se venisse finanziato dalla Regione, visto che coinvolgerebbe 30 aziende agricole della filiera, interessando 500 ettari di terreno nella pratica della cosiddetta agricoltura di precisione.

Di cosa si tratta: è un modo di fare agricoltura fortemente centrata sulla sostenibilità ambientale, dove le nuove tecnologie supportano le aziende nella gestione delle risorse naturali (es. l’acqua per l’irrigazione) e nel ridurre al minimo indispensabile l’uso dei fertilizzati. Il termine precisione spiega infatti l’attenzione a ridurre lo spreco di acqua, limitare allo stretto indispensabile l’adozione dei fertilizzanti e, più in generale, a intervenire in modo più sostenibile con l’agricoltura. L’iniziativa è promossa da uno dei più attivi partner del PSL dell’Oglio Po terre d’acqua, quel Consorzio Casalasco del Pomodoro che promuove l’eccellenza agricola locale nel mondo.

«Il progetto è il risultato di un’esigenza sentita sul territorio, vale a dire quella di incrementare la sostenibilità», ha precisato il Presidente della Provincia di Cremona Carlo Vezzini. «Risparmiare risorse naturali grazie alle nuove tecnologie significa porre l’imprenditore agricolo in grado di effettuare non solo economie di scala, ma anche gestire sempre meglio la propria attività produttiva, ponendo la propria impresa al centro della competizione globale. Mi auguro che la Regione Lombardia finanzi il progetto, interessando ben 30 aziende agricole nell’Oglio Po Chiese».

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