Il gobbo Poesia di Alda Merini presentata da massimo Negri
Cari amici di Welfare Cremona,
nell’ambito delle trasmissioni Rai che hanno ricordato i 100 anni dalla nascita dello psichiatra Franco Basaglia, giovedì 14 marzo 2024 è andata in onda su Rai 1 la fiction “Folle d’amore –
Alda Merini”, per la regia di Roberto Faenza. La vita di Alda Merini (Milano, 1931-2009) è stata interpretata, nelle sue diverse fasi, da Sofia D’Elia, Rosa Diletta Rossi e Laura Morante.
Per lo scopo di questa letterina mi soffermo solo sulla lirica “Il gobbo” che la poetessa dei Navigli compose nel 1948 e che segnò l’ingresso, a 17 anni, nella società letteraria dell’epoca. Sono versi insieme autobiografici e universali. Ancora giovane ma già consapevole del suo particolare dolore esistenziale legato a un disagio mentale (“le acque grigie”), l’autrice lascia aperta la porta alla speranza grazie alla metafora del “gobbo sfaccendato” che la salverà. L’augurio, naturalmente,è che ognuno di noi abbia la fortuna di incappare in un gobbo, ovvero una persona cara, un maestro, un talento ecc. ecc., che ci aiuti ad attraversare le difficoltà inevitabili della vita.
Cordiali saluti
Massimo Negri - Casalmaggiore
Il gobbo
Dalla solita sponda del mattino
io mi guadagno palmo a palmo il giorno:
il giorno dalle acque così grigie,
dall’espressione assente.
Il giorno io lo guadagno con fatica
Tra le due sponde che non si risolvono,
insoluta io stessa per la vita
… e nessuno m’aiuta.
Mi viene a volte un gobbo sfaccendato,
un simbolo presago d’allegrezza
che ha il dono di una strana profezia.
E perché vada incontro alla promessa
lui mi traghetta sulle proprie spalle.