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Raddoppio ferroviario: le osservazioni del Comune di Cremona a RFI

La nuova infrastruttura con le relative barriere di protezione costituirà inevitabilmente una cesura fisica sul territorio.

| Scritto da Redazione
Raddoppio ferroviario: le osservazioni del Comune di Cremona a RFI

Raddoppio ferroviario: le osservazioni del Comune di Cremona a RFI

 Cremona, 12 febbraio 2024  - L’Amministrazione comunale ha presentato le proprie osservazioni nell’ambito del dibattito pubblico aperto per realizzazione del raddoppio ferroviario Piadena - Cremona - Codogno e delle opere accessorie. L’iniziativa è in linea con le finalità del dibattito pubblico sulle grandi opere d'interesse generale, previsto dall’ordinamento italiano, che è appunto quello di porre in atto tutte le azioni per garantire l’informazione sull’intervento, favorire il confronto tra tutti i partecipanti così da arricchire e migliorare la realizzazione dell’opera attraverso un confronto dialettico. Le osservazioni presentate sono state condivise con i Comitati di quartiere. 

Per la realizzazione del primo lotto - Codogno-Piadena - è prevista un’interruzione di circa 4 anni e mezzo. Viene pertanto chiesto di esplicitare, tenuto conto dell’incertezza dovuta alla fase preliminare di progettazione, quando, in linea di massima, inizierà l’interruzione del servizio. Sempre in vista di questa interruzione, il Comune chiede di conoscere quali soluzioni provvisorie sono previste in entrata ed uscita da Cremona. Infatti, lo spostamento dell’attuale trasporto su ferrovia a quello su gomma per un periodo prolungato comporta un importante disagio ai pendolari e un appesantimento degli aspetti ambientali. Da qui la richiesta di valutare una soluzione che rafforzi le linee su ferro in altre direzioni, così da bypassare l’interruzione dei lavori: in particolare si pensa ad un rafforzamento/implementazione delle linee Brescia-Cremona-Piacenza (con la possibilità di passaggio di treni multipiano), Cremona – Parma e Cremona-Treviglio.

Il progetto di fattibilità tecnico economica di RFI prevede nella frazione di Cavatigozzi, tra il Comune di Cremona e il Comune di Sesto, l’eliminazione del passaggio a livello sostituito da un sottopasso. Dopo i numerosi incontri e sopralluoghi che l’Amministrazione ha avuto sia con il Commissario Straordinario Chiara De Gregorio che con i tecnici di RFI, viene chiesto come sarà risolto il problema degli accessi ad alcuni passi carrai di via Stazione (Comune di Cremona). Per quanto riguarda la nuova rotatoria a quattro braccia che verrà realizzata, questa si trova a quota superiore rispetto a via Stazione. Tale dislivello, fa presente l’Amministrazione, comporta la realizzazione di una scarpata che renderebbe impraticabile parte di via Stazione: da qui la richiesta di valutare la situazione esistente adeguando, se necessario, l’ipotesi progettuale.

Venendo poi al sottopasso ciclo pedonale previsto, sempre nel territorio del comune di Cremona, in via Picenengo - via Collegio, l’Amministrazione chiede chiarimenti sul tipo di illuminazione pubblica prevista, nonché di considerare la necessità che la pavimentazione venga realizzata con finitura in binder e tappeto d’usura fino al raccordo con le strade secondarie esistenti. E’ opportuno inoltre che, con il nuovo sottopasso, sia comunque garantito il transito su via Collegio per il traffico locale. Entrando nel merito della soluzione prevista, si osserva come la collocazione del sottopasso interferisce con la presenza di importanti sottoservizi: sarebbe pertanto opportuno valutare lo spostamento del sottopasso ad est di via Picenengo. In ogni caso viene chiesto di mantenere il transito su via Collegio.

In via della Vecchia Dogana, prospiciente alla ferrovia, vi è la presenza di una vasta area usata come cantiere e area di stoccaggio. Le attività che vi si svolgono sono rumorose e questo ha determinato frequenti segnalazioni per i disturbi prodotti. In questo caso la richiesta è di valutare l’utilizzo di un’altra area dislocata in luogo più periferico o, ancora meglio, esterno al sito. Qualora non fosse possibile, si chiede di chiarire nel dettaglio il ruolo di quest’area nella realizzazione dei lavori individuando, in via preventiva, tutte le soluzioni per contenere gli eventuali disturbi, nonché valutare gli impatti derivanti dal traffico in entrata ed uscita dall’area e le conseguenze ambientali delle emissioni durante la fase di cantiere. In ogni caso la proposta dell’Amministrazione è di spostare il futuro cantiere di via della Vecchia Dogana collocandolo nell’area libera a nord dell’attuale stazione ferroviaria, in adiacenza alle vie S. Francesco e Cimitero.

Altra osservazione riguarda la realizzazione del sottopasso in via Ospedaletto dove la commistione con aree e strutture private può comportare criticità. La proposta del Comune è di valutare lo spostamento del sottopasso a est, quale prosecuzione di via Ospedaletto, con la possibilità di coinvolgere solo aree di proprietà comunale a nord e a sud della linea ferroviaria.

L’Amministrazione fa inoltre notare che due degli attraversamenti proposti nel territorio comunale - Cavatigozzi e Picenengo – sono contigui alle aree del PLIS del Po e del Morbasco, dovrà pertanto essere effettuato un approfondimento perché il cantiere sia pensato in modo da tutelare le specie e la vegetazione presenti nel parco.

Il Comune, nell’ambito del Programma Integrato d’Intervento denominato “Città dello Sport”, attualmente vigente, ha già pianificato la realizzazione di un sottopasso ciclopedonale che colleghi l’area boschiva a nord della linea ferroviaria con gli ambiti sportivi a sud della stessa (sia l’una che gli altri di proprietà comunale). Se ne chiede la realizzazione per creare un varco che consenta la continuità di questi ambiti preservandone così la funzione ambientale, aggregativa e sociale.

La nuova infrastruttura con le relative barriere di protezione costituirà inevitabilmente una cesura fisica sul territorio. Per preservare i corridoi ecologici presenti nel Piano di Governo del territorio l’Amministrazione invita RFI a realizzare opportuni sottopassi che permettano il passaggio della fauna autoctona.

 

 

 

 

 

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