UN NUOVO EQUILIBRATO STRUMENTO PER IL RECUPERO DEI CREDITI TRANSFRONTALIERI
Nei prossimi mesi la Commissione Giuridica del Parlamento Europeo procederà all´esame della proposta di Regolamento della Commissione Europea sul blocco di una parte dei conti dei presunti debitori in caso di crediti transfrontalieri.
L´approvazione di questa, pur con alcuni significativi emendamenti che dovranno essere fatti nel corso dell'iter parlamentare, potrebbe contribuire in maniera concreta a migliorare la fiducia di imprese, consumatori e famiglie che operano nel mercato unico.
Attualmente i creditori incontrano infatti numerose difficoltá nel processo di recupero dei propri crediti rispetto a debitori i cui conti correnti sono ubicati in altri Stati membri. La lentezza delle procedure ed i costi elevati che si devono affrontare, rappresentano un limite importante per cittadini ed imprese, i quali per questo troppo spesso rinunciano alle somme loro dovute. La mancanza di un metodo efficace a sostegno dei creditori, rappresenta inoltre un forte disincentivo ex ante rispetto a possibili investimenti oltre confine.
Si tratta quindi di una problematica reale e concreta, che rappresenta un limite al mercato unico, il cui sviluppo costituisce un elemento fondamentale per la crescita delle economie europee e per l´uscita dalla grave crisi economica che stiamo attraversando. La proposta di Regolamento, approdata ora in Commissione Giuridica, per la quale sarò relatore ombra per il gruppo dei Socialisti e Democratici, si propone come obiettivo l´istituzione di un’Ordinanza Europea di sequestro conservativo sui conti bancari, che faciliti il recupero transfrontaliero dei crediti in materia civile e commerciale.
Una nuova ed autonoma procedura con effetti cautelari, che va ad aggiungersi ai rimedi già esistenti nei vari diritti nazionali. Grazie a questo strumento, secondo la proposta della Commissione, l’autorità giudiziaria competente nel merito o, in alternativa, il giudice dello stato membro in cui è ubicato il conto, potrà garantire la somma dovuta dal debitore "congelando" il conto corrente del medesimo, anche se ubicato in un altro paese membro.
Per ottenere l’emissione di tale provvedimento cautelare, il creditore dovrà tuttavia dimostrare, sia di avere buone prospettive di successo nella causa di merito che seguirá in quanto titolare di un credito ad un primo esame fondato, sia che esiste un possibile ed imminente rischio di insolvenza nei suoi confronti se non si garantisce prontamente il sequestro conservativo della somma a lui dovuta. La necessitá di tale strumento innovativo e funzionale, va bilanciata con il rispetto dei diritti fondamentali del debitore, mettendo a disposizione di quest´ultimo mezzi di ricorso celeri ed adeguati ed assicurando altresí che gli importi necessari al sostentamento suo e della sua famiglia non vengano limitati.
In questo senso saranno necessari alcuni interventi migliorativi rispetto al testo della Commissione, per arrivare ad un testo che sia davvero equilibrato. La commissione Giuridica si appresta quindi a lavorare su questa importante e complessa proposta legislativa, la cui approvazione, dopo le necessarie modifiche, potrá contribuire in maniera concreta al processo di rafforzamento dello spazio giudiziario comune, garantendo uno strumento utile a cittadini ed imprese che si affacciano sul mercato unico.
fonte: http://www.sergiocofferati.it/ita/approfondimenti/economia-articolo.php?news_id=85