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Reddito di cittadinanza - Piloni(Pd):’A un giorno selezione navigator non si conoscono ancora le loro funzioni’

A un giorno dalla selezione dei navigator non si conoscono ancora le loro funzioni, mentre i controlli sui beneficiari sono del tutto inadeguati. A denunciarlo, con un’interrogazione depositata oggi, è il consigliere regionale Matteo Piloni (Pd) che spiega.

| Scritto da Redazione
Reddito di cittadinanza - Piloni(Pd):’A un giorno selezione navigator non si conoscono ancora le loro funzioni’

Reddito di cittadinanza - Piloni(Pd):’A un giorno selezione navigator non si conoscono ancora le loro funzioni’

A un giorno dalla selezione dei navigator non si conoscono ancora le loro funzioni, mentre i controlli sui beneficiari sono del tutto inadeguati. A  denunciarlo, con un’interrogazione depositata oggi, è il consigliere regionale Matteo Piloni  (Pd) che spiega.

”I centri per l’impiego assumono un ruolo centrale nell’erogazione del reddito di cittadinanza e per questo con la legge di Bilancio approvata il 30 dicembre scorso sono state destinate risorse pari  a 1 miliardo di euro per il 2019 e il 2020 per il loro potenziamento  e 10 milioni di euro destinati al finanziamento dell’Anpal Service. Il decreto legislativo del 4 febbraio scorso prevede l’assunzione di 6000 navigator per i quali da domani a Roma si terrà la selezione dei primi 3000. A fronte di tutto questo, ad oggi, non si conoscono  ancora le funzioni  che dovranno svolgere i navigator stessi”.

“La nostra interrogazione- continua il consigliere dem- oltre a chiedere chiarezza sulla figura dei navigator esige spiegazioni sui beneficiari.  Vogliamo sapere quanti sono, a che nazionalità appartengono, in che provincia risiedono e a quanto ammonta  l’assegno, tutti dati ad oggi sconosciuti”.

Ma non solo.  “E’ necessario- conclude Piloni- anche far luce sui controlli. A due mesi di pagamenti il sistema è inadeguato: non sono ancora state sottoscritte le convenzioni con i Comuni, per il controllo della residenza, e l’ACI, per la verifica del possesso di auto e moto. Ad oggi basta una semplice autocertificazione e ciò espone al rischio che molti possano impropriamente beneficiare dell’integrazione al reddito.

Milano, 17 giugno 2019

 

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