Non capiamo le ragioni di tale polemica che non risulta leggibile secondo i parametri della logica ma che è evidentemente tesa a sollevare polveroni per creare confusione nella pubblica opinione. La linea della maggioranza è chiara oltre che unitaria, come emerso e ribadito nella riunione dell’ufficio di Presidenza di mercoledì scorso. Noi intendiamo procedere con l’iter avviato dalla raccolta di firme dei cittadini seguendo ovviamente, com’è naturale e corretto che sia, in modo cristallino e lineare il regolamento comunale, che è l’unico strumento che norma la consultazione referendaria locale. E muovendoci esattamente come è avvenuto cinque anni durante l’Amministrazione Perri, quando ci fu la richiesta di referendum contro la privatizzazione di Cremona Solidale. E proprio al fine di evitare polemiche strumentali ci atteniamo al regolamento, allo statuto e alla prassi consolidata, ripercorrendo il percorso come 5 anni fa e che aveva ottenuto allora l’unanimità di maggioranza e opposizione. Questo è doveroso e rispettoso da un lato sul piano istituzionale e dall’altro verso i cittadini che hanno raccolto le firme e chiesto legittimamente di avviare un iter referendario.
A prescindere dal fatto che noi abbiamo nel merito una posizione politica chiara e contraria alla strada Sud. E pertanto poniamo una domanda diretta e semplice: vogliamo procedere alla elezione dei garanti nel Consiglio Comunale del 30 Novembre?
Oppure vogliamo prendere tempo e cercare soluzioni fantasiose e difformi dal regolamento? O addirittura vogliamo prevedere percorsi di modifica del regolamento a partita già iniziata?
Roberto Poli ( Consigliere Comunale Cremona del PD)