Resoconto sintetico del Consiglio Comunale del 13 ottobre 2025
Interrogazione presentata in data 24 settembre 2025 dal consigliere comunale del Gruppo consiliare Fratelli d’Italia sul servizio di trasporto pubblico scolastico e frequenza delle corse negli orari di ingresso alle scuole.
Premesso che:
il trasporto pubblico locale rappresenta un servizio essenziale per numerose famiglie, in particolare per gli studenti che ogni mattina si recano presso gli istituti scolastici della città;
diversi cittadini hanno segnalato al sottoscritto criticità legate alla mancanza o soppressione di corse negli orari scolastici del mattino, con conseguenti disagi per i ragazzi e le famiglie;
in particolare sono stati segnalati problemi sulle corse in partenza dalla stazione di Cremona e dirette a via XI febbraio, utilizzate da studenti che frequentano il Liceo Artistico Stradivari, dove l’autobus risulta sempre in forte ritardo oltre che sovraffollato;
tali problematiche rischiano di compromettere il diritto allo studio, oltre a creare disagi organizzativi alle famiglie.
Si interrogano il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:
se l’Amministrazione comunale sia a conoscenza dei disservizi segnalati riguardanti la mancata effettuazione o l’insufficiente frequenza delle corse scolastiche al mattino;
se siano stati effettuati monitoraggi puntuali, anche in collaborazione con il gestore, in merito alla regolarità delle corse scolastiche negli orari critici;
quali azioni siano state intraprese o si intendano intraprendere per garantire un servizio efficiente, soprattutto in funzione degli orari di ingresso negli istituti scolastici;
se l’Amministrazione abbia ricevuto ulteriori segnalazioni da parte di cittadini, scuole o rappresentanze genitoriali, e come intenda gestirle;
se sia previsto, per l’anno scolastico in corso, un adeguamento del piano delle corse per meglio rispondere alle esigenze della popolazione scolastica.
All’interrogazione ha risposto l’assessora Simona Pasquali: Per quanto tutti i contratti di trasporto pubblico locale siano gestiti dall’Agenzia del Trasporto Pubblico Cremona – Mantova, il trasporto extraurbano è comunque di competenza della Provincia di Cremona e anche il trasporto verso il Liceo Artistico è un trasporto finalizzato finanziato dall’Ente provinciale, mentre sono di competenza comunale le navette verso l’ITIS “J. Torriani” e lo Stanga. Nonostante non siano da sottovalutare le sollecitazioni, la situazione del trasporto pubblico locale sconta gli inizi della scuola con orari ancora da definire e difficoltà strutturali del trasporto in termini di finanziamento e problemi di reclutamento degli autisti.
Il consigliere Luca Fedeli si è detto parzialmente soddisfatto della risposta ricevuta.
Interrogazione presentata in data 24 settembre 2025 dalla capogruppo del Gruppo consiliare Lega Salvini Lombardia Jane Alquati sulla chiusura di SpazioComune nella giornata di sabato mattina e nella fascia pomeridiana.
Premesso che:
SpazioComune rappresenta un punto di riferimento per i cittadini e i visitatori, sia per le attività amministrative, sia per i servizi di promozione turistica e sociale;
nei locali di SpazioComune sono attive funzioni connesse alla promozione del Comune e alla relazione con il pubblico, nonché funzioni logistiche legate alla raccolta e al deposito dei sacchi per la raccolta dei rifiuti;
la giornata di sabato mattina coincide con lo svolgimento del mercato di Cremona, che costituisce un importante momento di aggregazione e richiama un notevole flusso di persone, residenti e non, con conseguenti esigenze di informazione, orientamento e supporto turistico.
Considerato che:
la chiusura al pubblico di Spazio Comune proprio nella giornata di maggiore afflusso limita la fruibilità dei servizi per cittadini e turisti;
la mancanza di presidio durante il sabato mattina e nella fascia pomeridiana potrebbe comportare disservizi sia sotto il profilo dell'accoglienza turistica e sociale, sia per quanto riguarda la gestione dei servizi di supporto alla raccolta dei rifiuti;
l'accesso a Palazzo Comunale da Cortile Federico II non è immediatamente identificabile ai soggetti esterni e alla condizione attuale non rappresenta sicuramente un buon biglietto da visita ai turisti ed ai cittadini in quanto l'atrio è scarsamente illuminato e spoglio,
i lavoratori che stanziano nell'ingresso di Palazzo Comunale sono ubicati in una postazione lavorativa rumorosa a causa di alcuni macchinari presenti.
Si interrogano il Sindaco e la Giunta comunale per sapere:
quali siano le motivazioni che hanno portato alla chiusura di SpazioComune nella giornata di sabato mattina e nella fascia pomeridiana;
se siano stati effettuati studi o valutazioni sugli impatti di tale chiusura in termini di accessibilità dei servizi da parte dei cittadini e dei turisti;
se l'Amministrazione non ritenga opportuno rivedere l'attuale organizzazione, prevedendo l'apertura di SpazioComune almeno nelle mattinate di sabato, in concomitanza con lo svolgimento del mercato ed in alcuni pomeriggi;
quali azioni intenda intraprendere per garantire che le funzioni di informazione, accoglienza e supporto logistico possano essere effettivamente svolte nei momenti di maggiore afflusso di pubblico;
se l'Amministrazione non ritenga opportuno riconsiderare la postazione lavorativa dell'ingresso da Cortile Federico II.
All’interrogazione ha risposto l’assessore Luca Burgazzi: Gli orari di SpazioComune, come luogo di ricevere informazioni, sono rimasti invariati. Rimane da risolvere la questione riguardante il distributore dei sacchetti per l’umido: stiamo lavorando per trovare una soluzione. Si è deciso di riaprire l’ingresso principale da Cortile Federico II nell’ambito della valorizzazione di Palazzo Comunale, oltre che per facilitare l’accesso da parte dei turisti. Da evidenziare inoltre che è aperto anche lo scalone monumentale. Infine, è già stato presentato alla competente Sovrintendenza il progetto per la sistemazione dell’ingresso principale del Palazzo.
La consigliera Jane Alquati ha ringraziato per la risposta ricevuta.
Interrogazione presentata in data 24 settembre 2025 dal consigliere comunale del Gruppo consiliare Partito Democratico Mattia Gerevini relativa allo smaltimento delle lettiere feline.
Considerato che:
è fatto ormai noto come il numero degli animali domestici sia costantemente in aumento e fra essi risultino felini in gran numero;
lo smaltimento delle lettiere è generalmente possibile nei rifiuti secchi, sebbene possa portare ad un aumento del volume e dei cattivi odori;
è già garantito il servizio di ritiro e smaltimento di rifiuti particolari quali pannolini/pannoloni per anziani da parte del gestore.
Si interrogano il Sindaco attraverso gli Assessori competenti per sapere:
se vi sia la possibilità di estendere il servizio di ritiro anche per le lettiere feline;
se vi siano eventuali iniziative in tal senso programmate dall’amministrazione per il futuro.
All’interrogazione ha risposto l’assessora all’Ambiente Simona Pasquali: A partire dall’anno 2023 è stato installato presso la piattaforma di via Carpenella un cassonetto destinato esclusivamente al conferimento delle lettiere feline; lo smaltimento ha carattere gratuito ed è stato concepito proprio per venire incontro alle necessità dei proprietari degli animali da affezione che possono, in tal modo, evitare di gravare i propri conferimenti della frazione secca con i voluminosi smaltimenti della sabbia proveniente dalle lettiere per gatti. Unitamente alle lettiere, inoltre, è possibile smaltire anche le traversine utilizzate dagli animali domestici; ciò rappresenta, già allo stato attuale, una rilevante opportunità offerta ai proprietari. L’installazione del cassonetto dedicato era stata, a suo tempo, oggetto di specifica attività informativa. L’amministrazione ha in corso alcune attività di pianificazione e modifica del servizio Ecocar, anche in relazione al nuovo servizio di raccolta micro RAEE, che sta prendendo avvio nel territorio, cercando, appunto, di potenziare tale sistema di prossimità attivo presso i quartieri. In sede di comitati di gestione mensile tra gli uffici e il gestore si stanno discutendo nuove modalità, sondando quali possano essere eventuali ulteriori tipologie di raccolta che possano essere incluse, appunto nel servizio Ecocar.
Il consigliere Mattia Gerevini si è detto soddisfatto della risposta ottenuta.
Interrogazione presentata in data 29 settembre 2025 da Consiglieri Comunali vari (primo firmatario Alessandro Portesani) su tutela e sviluppo del commercio nel centro storico: indirizzi dell'Amministrazione e aggiornamento degli strumenti regolamentari (rinviata per l’assenza dell’assessore Luca Zanacchi dovuta a improrogabili impegni di natura personale).
Variazioni al Bilancio di Previsione 2025-2027 e relativi allegati - 3° provvedimento.
L'argomento, già trattato in sede di commissione consiliare il 6 ottobre scorso, è stato introdotto dalla vicesindaca con delega al Bilancio Francesca Romagnoli: Siamo nell’ultimo trimestre dell’anno e, come sempre, si rende necessario adeguare la spesa del Comune rispetto alle attività iniziate e ancora in corso. Necessità dunque, quelle dell’assestamento e di variazione al bilancio, dovute dall’esigenza di realizzare alcuni interventi programmati e di far fronte alle sopravvenute esigenze di spesa, cosi come da richiesta dei dirigenti dei vari settori comunali. Una procedura quella delle variazioni che consentirà di intervenire su alcune voci, anche alla luce delle rigidità che la legge impone, salvaguardando così gli equilibri di bilancio al fine di poter investire in manutenzioni e nell’avanzamento di attività. L’equilibrio di parte corrente è garantito, oltre che da maggiori entrate e da alcuni ridimensionamenti degli stanziamenti di spesa corrente a favore di altre tipologie di spesa, anche dall’applicazione di una quota di avanzo libero pari a poco più di € 1.800.000,00, di cui circa un milione per interventi di manutenzione straordinaria (strade, verde, scuole, ERP e altri edifici pubblici) e cofinanziamenti su progetti PNRR. Fine anno significa anche avere maggiore chiarezza di alcune spese, mi riferisco ad esempio alle utenze che anche quest’anno, complice un contesto socio economico globale complesso, gravano particolarmente sul nostro bilancio. La voce utenze nell’ultimo anno ha subito rialzi notevoli per il costo dell’energia, ed è uno degli elementi sicuramente da attenzionare. Sia l’assestamento di bilancio approvato il luglio scorso che questa variazione di bilancio confermano una situazione finanziaria positiva. Siamo riusciti a garantire le maggiori spese di cui avevamo necessità anche attraverso un’attenta e scrupolosa analisi delle partite correnti e recuperando quindi possibili risorse. Abbiamo raggiunto dunque alcuni obiettivi importanti, in equilibrio e con un andamento positivo delle entrate, e la parte in conto capitale registra un ottimo livello degli investimenti previsti. Non dobbiamo dimenticare che l’annualità di bilancio 2025 è ancora contrassegnata da interventi di spending review, da accantonamenti della spesa, da mancati trasferimenti dello Stato, da discrasie tra le spese sostenute per progetti PNRR e i rimborsi da parte dello Stato. La quota di avanzo libero applicata dicevo è di circa € 1.800.000,00. Di cui circa un milione per interventi di manutenzione straordinaria (strade, verde, scuole, ERP e altri edifici pubblici) e cofinanziamenti su progetti PNRR.
La variazione complessiva delle spese di parte corrente 2025 si riferisce principalmente al finanziamento delle seguenti spese:
• +€ 180.000,00 manutenzione ordinaria edifici diversi, scuole, edifici Erp, asili nido e cimiteri;
• +€ 81.000,00 per utenze riscaldamento;
• +€ 80.000,00 per spese manutenzione ordinaria impianti riscaldamento;
• +€ 90.000,00 per integrazione rette per strutture residenziali per anziani RSA E CDI;
• +€ 115.000,00 per utenze e canoni economato;
• +€ 30.000,00 per gestione sinistri – risarcimento danni;
• +€ 28.000,00 per imposta di registro e di bollo;
• +€ 40.000,00 contratto di servizio per la gestione dei servizi strumentali AEM (illuminazione pubblica e cimitero);
• +€ 6.000,00 acquisto beni protezione civile;
• +€ 65.000,00 per spese servizi amministrativi Polizia Locale;
• +€ 36.800,00 per spese per servizio sperimentale educatori SAAP scuole infanzia;
• +€ 65.000,00 manutenzione straordinaria cimitero finanziata da entrate correnti;
L’equilibrio di parte corrente è garantito, oltre che dalle maggiori entrate e da alcuni ridimensionamenti degli stanziamenti di spesa corrente a favore di altre tipologie di spesa, anche dall’applicazione di una quota di avanzo libero pari ad € 1.849.800,00 principalmente applicato per:
• In parte corrente sono finanziate attività e spese straordinarie, tra cui i più significativi si riferiscono a:
• +€ 200.000,00 per inserimenti aggiuntivi in comunità alloggio minori a seguito di affidamento giudiziale;
• + € 100.000,00 contributi straordinari in ambito sociale quali sussidi e interventi assistenziali a favore delle famiglie per disagio abitativo;
• + € 305.000,00= per contributo Fondazione Ponchielli in riferimento a iniziative straordinarie rivolte a soggetti fragili, giovani e famiglie pubblico proposte dal teatro Ponchielli
• +€ 10.000,00 per servizi di supporto all’avvio del percorso di candidatura a Cremona capitale della cultura (€ 120.000,00 sul 2026 finanziate da risorse correnti);
In parte capitale sono finanziati ulteriori investimenti, tra cui i più significativi si riferiscono a:
• +€ 230.000,00 per manutenzione straordinaria strade contratto di servizio AEM;
• +€ 340.000,00 manutenzione straordinaria aree verdi contratto di servizio AEM;
• + € 134.000,00 manutenzione straordinaria edifici diversi (di cui 69.000,00 per scuole e nidi);
• + € 47.000,00 manutenzione straordinaria alloggi ERP;
• + € 40.000,00 PNRR M5C2-INV. 2.3 - Bando MIT Qualità Dell’Abitare - Interventi Presso Ex Area Frazzi - Forno Grande;
• + € 40.000,00 PNRR M5C2-INV. 2.3 - Bando MIT Qualità Dell’Abitare - Interventi Presso Ex Area Frazzi - Forno Piccolo;
• +€ 10.000,00 PNRR M5C2-INV. 2.3 - Bando Mit Qualità dell’Abitare - Realizzazione Nuovo Polo dell’Infanzia Martiri Della Libertà; +€ 15.000,00 acquisto attrezzature informatiche servizi comunali; +€ 13.600,00 per acquisto attrezzature scuole materne e nidi; +€ 150.000,00 consolidamento e adeguamento Santa Maria della Pietà (precedentemente finanziato da monetizzazioni);
• +€ 150.000,00 contributi a istituzioni sociali private per progetto Emblematico Maggiore Fondazione Cariplo S. Marcellino (precedentemente finanziato da alienazioni attività finanziarie);
Le spese per specifiche progettualità finanziate da terzi registrate nel triennio si riferiscono principalmente a:
• in parte corrente:
• progetto FAMI 2021-2027 in ambito sociale € 590.626,00 sul triennio (contributo dallo Stato);
• progetti promozione turistica € 340.000,00 sul triennio (contributo da Regione e Camera Commercio);
• progetto “Visioni d’infanzia” € 300.000,00 sul triennio (contributo Cariplo) in ambito educativo e culturale;
• progetto inclusione disabilità € 300.000,00 anni 2026 e 2027 (contributo regionale);
• in parte capitale:
• bando multimodale urbano per complessivi € 5.650.000,00 (contributo regionale - iscritto sul triennio 2025-2027 per € 4.802.500);
• progetto per interventi di valorizzazione dei beni culturali € 25.000,00 anno 2025 (contributo regionale);
• progetto “Visioni d’infanzia” € 200.000,00 anni 2025 e 2026 (contributo Cariplo) in ambito educativo e culturale.
Dopo l’illustrazione da parte della vicesindaca Francesca Romagnoli, si è aperto il dibattito nel corso del quale sono intervenuti i consiglieri Daniele Bonali (Partito Democratico), Roberto Poli (Partito Democratico) e Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona Energia Civile).
Al termine, il Consiglio comunale, con 19 voti a favore, 8 contro e 2 astenuti, ha approvato le variazioni al Bilancio di previsione finanziario 2025 – 2027 (terzo provvedimento), dando atto che tale variazione consente il mantenimento di tutti gli equilibri del bilancio di previsione e che comporta variazioni del Piano delle Opere Pubbliche, dando atto infine che tali variazioni prevedono un'applicazione di avanzo di amministrazione complessiva pari a 2.014.588,90 Euro così suddivisi: applicazione in parte corrente di una quota vincolata di avanzo di amministrazione pari 288.151,90 Euro e di una quota libera di 670.500,00 Euro, nonché l’applicazione in parte capitale di una ulteriore quota vincolata pari ad 6.250,00 Euro e contestuale disapplicazione di avanzo vincolato dal titolo 2 “Spese in conto capitale” a beneficio del Titolo 1 “Spese correnti” di 129.613,00 Euro riferiti al Contributo Statale Fondi 0-6 e applicazione di una quota libera pari a 1.179.300,00 Euro, vista l'approvazione del Rendiconto 2024 e quindi del risultato di amministrazione 2024.
Deliberazione n. 55 del 19 dicembre 2024 Approvazione del Documento Unico di Programmazione 2025-2027: aggiornamenti Sezione Operativa – Parte seconda.
A seguito dell'approvazione, avvenuta il 30 aprile 2025, degli aggiornamenti alla deliberazione di Consiglio comunale del 19 dicembre 2024, si sono rese necessarie ulteriori integrazioni ed aggiornamenti agli allegati del Documento Unico di Programmazione 2025-2027 illustrati dal sindaco Andrea Virgilio, riguardanti in particolare il programma triennale delle opere pubbliche 25-27, il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni di beni immobili di proprietà comunale 25-27, il programma biennale degli incarichi individuali esterni di collaborazione autonoma 2025-2026, il programma triennale degli acquisti di beni e servizi 25-27.
Dopo l’intervento del consigliere Daniele Bonali (Partito Democratico), il Consiglio comunale ha approvato l’aggiornamento del Documento Unico di Programmazione 2025-2027 con 19 voti a favore, 9 contro e un astenuto.
Approvazione del regolamento per l'accesso e l'uso dello skatepark situato presso gli impianti sportivi al Po di piazzale Atleti Azzurri d'Italia (rinviata per l’assenza dell’assessore Luca Zanacchi dovuta a improrogabili impegni di natura personale).
Mozione presentata in data 29 settembre 2025 da tutti i capigruppo consiliari (primo firmatario Andrea Segalini) sulla valorizzazione della Vittoria Alata di Calvatone in occasione delle Olimpiadi di Milano 2026).
Premesso che:
nel 1836 fu rinvenuta a Calvatone (antica Bedriacum) una statua bronzea raffigurante la Vittoria Alata, databile tra il 161 e il 169 d.C. Di recente è stato scoperto che la statua originale è custodita al Museo dell'Hermitage di San Pietroburgo dopo diversi trafugamenti nel corso del secondo conflitto bellico;
una copia bronzea dorata dell'originale è oggi conservata al Museo Archeologico di Cremona, mentre un calco in gesso è presente al Museo della Civiltà Romana all'Eur;
l'opera rappresenta un simbolo universale di competizione e di vittoria, fortemente legato al valore sportivo e culturale delle Olimpiadi;
la scultura è anche strettamente connessa alla storia culturale e liutaria cremonese, essendo stata riprodotta per le celebrazioni stradivariane del Novecento;
Milano ospiterà i Giochi Olimpici Invernali 2026, occasione irripetibile per valorizzare il patrimonio storico e artistico del territorio cremonese e lombardo.
Considerato che:
l'esposizione della Vittoria Alata di Calvatone in una sede istituzionale a Milano, ad esempio presso Regione Lombardia, durante il periodo olimpico potrebbe attrarre visitatori e rafforzare il legame culturale tra Cremona, la Lombardia e l'evento olimpico;
un'operazione di tale natura darebbe visibilità internazionale al patrimonio archeologico cremonese, favorendo ricadute turistiche e culturali sulla città e sulla provincia;
una sinergia tra Comune di Cremona, Regione Lombardia, Museo Archeologico di Cremona e altri enti competenti potrebbe consentire la realizzazione dell'iniziativa.
Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta:
a farsi parte attiva presso Regione Lombardia e le sedi che saranno interessate dalle Olimpiadi Invernali 2026 - quali Palazzo Lombardia a Milano e i principali campi di gara - per la promozione e l'organizzazione dell'esposizione della Vittoria Alata di Calvatone;
a coinvolgere il Museo Archeologico di Cremona e gli enti preposti per le valutazioni tecnico-scientifiche e logistiche necessarie;
a predisporre, in collaborazione con gli enti competenti, un piano di comunicazione che valorizzi l'iniziativa come vetrina internazionale per Cremona e il suo territorio;
a riferire periodicamente in Commissione Cultura sullo stato di avanzamento del progetto.
Dopo l’illustrazione da parte del consigliere Alessandro Portesani (Novità a Cremona) e l’intervento del consigliere Andrea Segalini (Cremona sei tu!), a nome della Giunta è intervenuto l’assessore alla Cultura Rodolfo Bona che ha assicurato la sua completa disponibilità, assicurando che l’Amministrazione si attiverà per i necessari passaggi procedurali con la Regione, la Sovrintendenza e il Comune di Calvatone.
Messa ai voti, la mozione è stata approvata all’unanimità.
Mozione presentata in data 19 agosto 2025 da consiglieri comunali vari (prima firmataria Jane Alquati) sulle iniziative relative alle olimpiadi invernali 2026.
Premesso che:
i XXV Giochi olimpici invernali e i XIV Giochi paralimpici invernali, noti anche come Milano Cortina 2026, si terranno rispettivamente dal 6 al 22 febbraio e dal 6 al 15 marzo 2026 nei siti di Milano, Cortina d'Ampezzo, Verona, Val di Fiemme, Valtellina e Anterselva;
tale evento di portata mondiale, dotato di uno spirito proprio universalmente riconosciuto, potrà incidere in modo permanente sulla fisionomia, sulla socialità, sullo sport e sulla storia dei territori interessati.
Considerando che:
tale evento rappresenta un'opportunità per il nostro territorio, come è stato per Expo 2015. È quindi essenziale coglierne fin da subito gli aspetti positivi (sia nell'immediato sia nel lungo periodo) che interessano il turismo, il commercio e la notorietà del nostro paese, ponendo l'attenzione anche sui fenomeni negativi (infrastrutturali e non solo);
la pratica sportiva, oltre agli innumerevoli benefici per la salute fisica e mentale, funge anche da strumento per l'aggregazione - in particolare giovanile - e di contrasto alla marginalità sociale e al disagio giovanile;
i turisti, gli sportivi con i loro team e il personale tecnico a loro associato potrebbero giungere anche nel nostro territorio che dovrà farsi trovare pronto ad accogliere persone da tutto il mondo, con specifiche esigenze di carattere professionale e d'accessibilità;
alcuni Comuni lombardi hanno recentemente approvato una mozione simile con lo scopo di attivare una serie di iniziative e proposte sociali, sportive e culturali al fine di valorizzare le ricadute che i Giochi olimpici invernali avranno sul proprio territorio;
le tempistiche sono stringenti poiché la data del 6 febbraio è imminente.
Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta comunale:
a valorizzare le ricadute sul territorio dell'evento in oggetto coinvolgendo le commissioni, le associazioni (sportive e non) e le attività commerciali ideando e sostenendo iniziative quali, a titolo esemplificativo: eventi di socialità ed inclusione sul tema dello sport, programmazione di eventi culturali (letture, film, spettacoli teatrali... ) sul tema dello sport e delle olimpiadi; ospitalità in coordinamento con le strutture ricettive e le attività economiche del settore terziario presenti sul territorio; marketing territoriale;
a promuovere tra la cittadinanza tali iniziative richiamando l'evento Olimpiadi Milano Cortina e i valori della rassegna olimpica;
ad attivare un fondo dedicato nel bilancio, proporzionato alle finalità di cui sopra.
Illustrata dalla consigliera Jane Alquati, hanno preso la parola i consiglieri Marialuisa D’Ambrosio (Cremona sei tu!), Roberto Poli (Partito Democratico), Andrea Carassai (Forza Italia), Mattia Gerevini (Partito Democratico), Alessandro Portesani (Novità a Cremona) e Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona Energia Civile). A nome della Giunta è intervenuto l’assessore al Turismo Luca Burgazzi che, tra l’altro, ha sottolineato che la promozione turistica attuata non è legata a “calendari” o avvenimenti, ma è organizzata con larghissimo anticipo. L’assessore ha inoltre sottolineato che, attraverso Visit Cremona, la nostra città è stata e sarà presente alle più importanti fiere nazionali e internazionali insieme a Regione Lombardia che, naturalmente, focalizzerà la sua promozione puntando sui prossimi Giochi olimpici invernali. In questi contesti vi sarà la possibilità di presentare Cremona e il suo territorio, il tutto a beneficio della crescita turistica che già è in atto e il rafforzamento di un turismo cosiddetto “lento”, più adatto alle caratteristiche della nostra città.
La mozione è stata respinta: 9 i voti a favore, 20 gli astenuti.
Ordine del giorno presentato in data 10 marzo 2025 dalla capogruppo del Gruppo consiliare Oggi per domani Maria Vittoria Ceraso sulla riqualificazione di via del Giordano (testo emendato il 29 settembre 2025) - (rinviata per l’assenza dell’assessore Luca Zanacchi dovuta a improrogabili impegni di natura personale)
Mozione presentata in data 17 aprile 2025 da consiglieri comunali vari (primo firmatario Andrea Carassai) sulla creazione del gestore unico della sosta nel Comune di Cremona (testo emendato nella disposizione finale) - (rinviata per l’assenza dell’assessore Luca Zanacchi dovuta a improrogabili impegni di natura personale)
Mozione presentata in data 30 aprile 2025 da Consiglieri Comunali vari (primo firmatario Marco Galli) sull’introduzione dell'educazione sessuale, all'affettività e alle differenze di genere nelle scuole.
Premesso che:
la Convenzione di Istanbul del Consiglio d'Europa del 2011 prevede l'educazione sessuale e affettiva come strumento per prevenire la violenza contro le donne; gli obiettivi sono educare alla parità di genere, al rispetto reciproco e alla non violenza nei rapporti interpersonali;
nel 2013 I' Unione Europea ha individuato le politiche per l'educazione sessuale come ambito di intervento comunitario, ma nonostante questo le differenza tra paesi restano profonde. L'educazione sessuale e affettiva rimane di competenza degli stati membri con decisioni prese spesso a livello regionale o locale e con differenze sia in termini di contenuti che di organizzazione;
in base al report 2019 della Commissione Europea in 19 Stati membri è obbligatorio che le scuole offrano un qualche tipo di educazione alla sessualità, mentre risulta facoltativa in altri 8 (in Svezia obbligatoria dal 1956 in Italia è facoltativa ). Nel report l'Italia viene presentata come un "esempio negativo" : non solo l'educazione alla sessualità rimane facoltativa, dipendendo dalla volontà dei Dirigenti scolastici, ma tende a concentrarsi soprattutto sugli aspetti biologici, anziché integrare quelli psicologici, sociali ed emotivi . Ad oggi, nelle scuole, le attività educative sono disomogenee e lasciate all'iniziativa e buona volontà di presidi e insegnanti che in alcuni contesti decidono di proporre incontri e formazioni sulla parità di genere, sull'affettività e sulla sessualità consapevole, mentre in molti contesti l'educazione alle relazioni a scuola non ha ancora fatto il suo ingresso;
E’ stato recentemente assegnato alla VII Commissione Cultura e Istruzione del Senato il Disegno di Legge S.943 “Introduzione dell'educazione sentimentale, sessuale e affettiva nelle scuole” presentato in Parlamento a novembre 2023 . E' stato poi congiunto ad altri tre disegni di legge sulle stesse tematiche, il progetto si propone l'inserimento dell'insegnamento nei percorsi scolastici del primo e secondo ciclo, con l'intento di formare competenze relazionali ed emotive tra gli studenti;
la legge di bilancio 2025 stanziava 500.000 euro, cifra insufficiente ma un comunque un primo passo, per promuovere corsi di educazione all'affettività e alla sessualità nelle scuole. Il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha dichiarato, in audizione, che tali somme saranno impiegate per formare gli insegnanti “riguardo alle tematiche della fertilità maschile e femminile , con particolare riferimento all'ambito della prevenzione delle infertilità”, atto definito da più parti grave e sconcertante;
nell'anno scolastico 2024/2025 l'ATS Val Padana, in base al protocollo di intesa tra Regione Lombardia e l'Ufficio Scolastico Regionale “La Scuola Lombarda che Promuove la Salute”, ha promosso nelle scuole secondarie di primo e secondo grado percorsi educativi sui docenti che affrontano temi come l'affettività , la sessualità consapevole e la prevenzione delle malattie sensualmente trasmissibili. Strutturato in due parti , la prima con la formazione dei docenti da parte di operatori sanitari e socio - sanitari e la seconda con la realizzazione di laboratori specifici in classe. Lo scorso anno scolastico solo 8 plessi hanno aderito al progetto, 3 su Cremona e 5 su Mantova, che ha coinvolto 31 classi, 606 studenti e 34 docenti.
Considerato che:
numerosi studi negli ultimi decenni hanno riconosciuto e dimostrato che l'insegnamento degli aspetti cognitivi, emozionali, sociali e fisici della sessualità può determinare una serie di effetti positivi, questo tipo di educazione migliora l'uguaglianza di genere, il rispetto dei diritti umani, come pure il benessere e la sicurezza dei bambini e dei giovani;
in questo campo offre un riferimento importante l'Unesco, che ha precisato come un'educazione alla sessualità efficace dovrebbe adottare un approccio globale, integrando aspetti cognitivi, emotivi, fisici e sociali;
il Gruppo CRC , gruppo di lavoro per la Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, sostiene da tempo la necessità di introdurre l'educazione all'affettività e alla sessualità nei curricula scolastici e ha maturato la consapevolezza che, per promuovere una cultura all'affettività e alla sessualità, sia necessario adottare un approccio olistico e trasversale , adattato ad ogni età in maniera corrispondente allo sviluppo della capacità;
Negli ultimi anni , studi internazionali hanno evidenziato come programmi di Comprehensive Sexual Education ( CSE ), raccomandati dall'Unesco e dall'OMS, siano fondamentali per prevenire la disinformazione e contrastare fenomeni come la violenza di genere e il cyberbullismo;
secondo questi studi, l'educazione alle differenze di genere è un percorso formativo che mira a contrastare gli stereotipi e a promuovere la parità di genere. Questo approccio mira a superare rappresentazioni rigide e modelli normativi che impongono un'idea di genere schematicamente definita. La finalità di questa prospettiva è di consentire a ciascun individuo di sentirsi bene con la propria identità, in contesti che siano accoglienti delle differenze e sicuri. Questo approccio promuove inoltre una maggiore consapevolezza nella prevenzione della violenza di genere. Il persistere dei femminicidi in Italia rende evidente quanto la prevenzione della violenza debba cominciare con l'educazione. Secondo il rapporto del Ministero dell'Interno, pubblicato a gennaio 2025, nel 2024 si sono verificati 308 omicidi, di cui 120 donne, 99 in ambito familiare di cui 64 dal partner o ex partner. Si tratta dell'esito più tragico di una cultura patriarcale ancora radicata, che può essere contrastata solo promuovendo relazioni sane, fondate sul rispetto e sull'autodeterminazione, fin dall'età scolastica;
Corinne Reier, responsabile del programma Youth far Love di ActionAid Italia, afferma “che è importante trattare non solo le forme di violenza più evidenti ma anche quelle più sottili e nascoste ma che spesso hanno un impatto profondo sulla vita dei ragazzi e delle ragazze. La risposta degli studenti, afferma inoltre, è estremamente positiva, c'è un forte bisogno di spazi in cui poter parlare, essere ascoltati e confrontarsi senza timori e giudizi”;
Save the Children ribadisce che educare alla sessualità e all'affettività significa promuovere la conoscenza e la consapevolezza delle proprie emozioni per riconoscerle e imparare a gestirle . In collaborazione con IPSOS ha realizzato un'indagine per la ricerca “L'educazione affettiva e sessuale in adolescenza: a che punto siamo?”. Dai dati raccolti risulta che un adolescente su quattro ritiene che la pornografia sia una rappresentazione realistica dell'atto sessuale, per il 47% la principale fonte d'informazione è il web e meno di un adolescente su due ha fatto qualche forma di educazione sessuale e affettiva a scuola . Il 26% pensa, inoltre, che sia frequente subire o assistere a discriminazioni legate all'orientamento o all'identità sessuale e il 35% ha assistito ad episodi di body shaming;
secondo i dati presentati durante la 16esima edizione della ltalian Conference on AIDS and Antiviral Research ( ICAR ) del 2024, tra il 2019 e il 2022 i casi di gonorrea sono raddoppiati, i casi di sifilide sono aumentati del 20% e quelle da clamidia del 25%, con una concentrazione significativa nella popolazione giovanile. Questi numeri confermano quanto l'educazione sessuale, affettiva e sanitaria debba essere una priorità per la tutela della salute pubblica.
Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta:
a chiedere ai parlamentari locali di promuovere un veloce iter del disegno di legge
S. 943 per poter iniziare con l'insegnamento dell'educazione sessuale, affettiva e alle differenza di genere già dal prossimo anno scolastico;
A chiedere a Regione Lombardia di rendere strutturali i corsi di ATS e di promuovere una più ampia diffusione degli stessi presso le suole superiori di primo e secondo grado, incaricando il proprio personale formato a recarsi direttamente nelle classi;
a promuovere e favorire il dialogo tra ATS, associazioni del territorio e ONG in modo da creare una rete di soggetti in grado di offrire percorsi all'educazione sessuale, affettiva e alle differenze di genere nelle scuole e in altre realtà associative.
Dopo che il consigliere Marco Galli ha illustrato la mozione, la consigliera Maria Vittoria Ceraso (Oggi per Domani) ha presentato l’ordine del giorno qui di seguito riportato:
Premesso che:
una recente indagine condotta da Ipsos per Save the Children esplora le esperienze, percezioni e comportamenti degli adolescenti italiani in relazione alla sessualità. Lo studio, che ha coinvolto giovani tra i 14 e i 18 anni e genitori di almeno un/una figlio/a dai 14 ai 18 anni, offre una panoramica dettagliata su temi cruciali come: le prime esperienze sessuali, l'accesso alle informazioni, l'utilizzo dei servizi, le percezioni su comportamenti dei coetanei, pornografia e stereotipi;
dalla citata indagine emerge che il 66% degli adolescenti tra i 14 e i 18 anni dichiara di aver vissuto esperienze sessuali, con una prevalenza maggiore tra i ragazzi (72%) rispetto alle ragazze (59%). È principalmente online che gli adolescenti cercano informazioni da soli sulla sessualità. In particolare, il 47% consulta siti web e articoli online per informarsi sulle pratiche sessuali, mentre il 57% li utilizza per approfondire il tema delle infezioni sessualmente trasmissibili. Seguono, in misura minore, libri o manuali scientifici per le infezioni sessualmente trasmissibili (22%) e video pornografici per le pratiche sessuali (per il 22%). Solo il 12% degli adolescenti ha visitato un consultorio, con una leggera prevalenza tra le ragazze (15%). L'8% avrebbe voluto accedervi ma non lo ha fatto, mentre il 77% dichiara di non averne sentito il bisogno. Coerentemente con questo dato, il 13% dei genitori afferma di aver accompagnato i propri figli al consultorio. Le principali barriere all'accesso sono la vergogna (31%), la difficoltà di recarvisi autonomamente (26%) e, in alcuni casi, l'assenza di strutture nelle vicinanze (24%);
per garantire un reale benessere affettivo e relazionale alle nuove generazioni, è fondamentale che genitori, insegnanti ed educatori siano coinvolti in un vero processo di formazione sull’educazione sessuale. Solo una comunità educante consapevole, preparata e accogliente è la vera base per un’educazione affettiva e sessuale efficace e può trasmettere messaggi coerenti, rispettosi, aggiornati e non giudicanti. Non bastano poche ore in classe o una lezione dell’esperto: serve un impegno collettivo, continuo, condiviso;
la famiglia rimane il punto di partenza principale per l’educazione sessuale. I genitori sono i primi educatori e quindi è fondamentale che siano preparati ad affrontare il tema in modo adeguato. L’OMS e l’Unesco suggeriscono che i genitori creino un ambiente di ascolto aperto, dove i figli si sentano liberi di fare domande e di esplorare i propri dubbi senza paura di giudizi. Questo approccio basato sulla comunicazione aperta e sulla comprensione è essenziale per prevenire relazioni disfunzionali e per promuovere una sessualità sana;
la scuola ha un’importanza fondamentale nell’educazione sessuale. Molti esperti osservano che l’educazione sessuale nelle scuole italiane è ancora insufficiente e spesso gestita in modo non sistematico. La mancanza di programmi istituzionali e di investimenti in questo ambito contribuisce a una diffusione di informazioni parziali o errate tra i ragazzi. Per questo motivo, è necessario che anche gli educatori scolastici siano adeguatamente formati e abbiano le competenze necessarie per affrontare questi temi con i giovani;
formare gli adulti è un atto di responsabilità verso le nuove generazioni. Significa creare un contesto dove i giovani possano crescere liberi da paure, vergogne, stereotipi e disinformazione. Dove la sessualità non sia più un tabù, ma una parte sana e integrata della vita. Gli adulti infatti hanno un ruolo chiave nel modo in cui bambini e adolescenti apprendono, vivono e interpretano la sessualità e l’affettività. Tuttavia, spesso non hanno mai ricevuto una formazione specifica e agiscono secondo valori familiari, credenze personali o semplici intuizioni. Questo può portare a trasmettere messaggi confusi, contraddittori o non aggiornati. Un adulto formato è anche più sicuro nel dialogo con i giovani, più aperto all’ascolto, più capace di accogliere le diversità;
attraverso una formazione attenta e aggiornata, possiamo offrire ai ragazzi strumenti per vivere le relazioni in modo sano, consapevole e rispettoso degli altri, senza imporre modelli o visioni precostituite. L’obiettivo non è sostituire i valori familiari, ma arricchire il percorso di crescita dei giovani, aiutandoli a sviluppare empatia, capacità di ascolto e rispetto per sé stessi e per gli altri, in un clima di dialogo e fiducia reciproca;
uno degli strumenti più apprezzati nell’educazione alla salute e al benessere dei giovani è la formazione tra pari, nota come peer education. Questo metodo prevede che ragazzi leggermente più grandi, appositamente formati, aiutino i loro coetanei a confrontarsi su temi importanti come il rispetto, il consenso e la prevenzione. La forza di questo approccio sta nella capacità dei “quasi pari” di comunicare in modo diretto e autentico, favorendo un dialogo aperto e privo di giudizi, che spesso risulta più efficace delle tradizionali lezioni frontali. La peer education non è utile soltanto tra i ragazzi: anche tra adulti, come genitori e insegnanti, il confronto tra pari permette di condividere esperienze, dubbi e strategie educative in un clima di fiducia e collaborazione. In questo modo, si crea una rete di sostegno che aiuta a superare eventuali incertezze e a sviluppare nuove competenze educative, sempre nel rispetto delle sensibilità di ciascuno.
Considerato che:
all’interno del catalogo “La Salute a Scuola: progettare in Rete” Programma di Promozione della Salute dell’ATS della Val Padana per le scuole a.s. 2025-2026 è prevista un’offerta educativa rivolta principalmente ai docenti relativa all’Affettività, sessualità e malattie a trasmissione sessuale” con la finalità di: accrescere le competenze degli insegnanti sui temi dell’educazione affettiva ed emotiva, offrendo loro strumenti e modalità per parlarne in classe; promuovere nei ragazzi la conoscenza di se’ e del proprio corpo, facilitando così l’espressione dei vissuti emotivi legati al cambiamento; sostenere la costruzione dell’identità personale e sessuale degli studenti favorendo un clima d’ascolto, libertà di parola ed espressione affettiva, nel pieno rispetto reciproco; accrescere le conoscenze e competenze dei docenti riguardo alle Infezioni Sessualmente Trasmissibili, in particolare HIV e HPV, per prevenire comportamenti a rischio e tutelare la salute riproduttiva; favorire la riflessione sulle dinamiche relazionali ed affettive in adolescenza; contrastare la violenza di genere e sensibilizzare i ragazzi sulle diverse forme di violenza, legate agli stili di vita e all’utilizzo dei social media; promuovere il “Progetto Scuola” di ANLAIDS sulla prevenzione delle Infezioni Sessualmente Trasmissibili;
Nell’anno scolastico 2024-2025 ai citati percorsi educativi per docenti hanno aderito come scuole secondarie di primo e secondo grado 8 plessi, 3 su Cremona e 5 su Mantova coinvolgendo 34 docenti, 31 classi e 606 studenti;
anche il Consultorio Ucipem di Cremona predispone percorsi a favore degli alunni, degli insegnanti e dei genitori all’interno della Scuola. L’obiettivo è quello di potenziare il patto educativo tra le figure adulte (genitori e insegnanti) per aumentare e migliorare le relazioni e le competenze educative a beneficio dei ragazzi e delle ragazze. Nell’anno scolastico 2024-2025 hanno aderito ai citati percorsi 8 scuole coinvolgendo 950 alunni.
Considerato altresì che:
l’educazione sessuale inizia fin dalla prima infanzia e prosegue per tutta l’adolescenza coinvolgendo famiglie e scuole;
tutti i bambini e i ragazzi dovrebbero avere accesso all’educazione sessuale e hanno diritto a informazioni adeguate;
è fondamentale promuovere la salute sessuale perché la sessualità è una componente centrale dell’essere umano;
i giovani sono esposti a informazioni da molteplici fonti, alcune delle quali non corrette;
nei progetti di educazione sessuale le famiglie svolgono un ruolo chiave nel modellare atteggiamenti, norme e valori legati ai ruoli di genere e alla sessualità dei figli quindi è importante che le scuole affianchino le famiglie arricchendo e integrando la formazione in questo ambito;
in Italia, nel corso degli anni, diverse proposte parlamentari hanno cercato di regolamentare l’introduzione dell’educazione all’affettività, senza arrivare a compimento. Possono essere letti come passi verso l’introduzione dell’educazione alla sessualità e all’affettività le Linee guida nazionali “Educare al rispetto: per la parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione”, e il Protocollo d’Intesa tra il Ministero della Salute e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca “Per la tutela del diritto alla salute, allo studio e all’inclusione;
le linee programmatiche del mandato 2024-2029 del Sindaco Virgilio richiamano l’attenzione alle politiche educative e al complesso degli interventi per la realizzazione del diritto allo studio, nel senso più ampio del termine, nell’ambito della Linea strategica “Cremona che cura, partecipa e accompagna”. In particolare, è posta attenzione agli interventi dedicati a “Giovani e famiglie” sottolineando, oltre alla necessità di confermare il sostegno alle Istituzioni scolastiche, anche quella di accompagnare e supportare la genitorialità, rendendo le famiglie interlocutori e soggetto privilegiati delle iniziative previste;
l’Amministrazione comunale con deliberazione di Consiglio n. 64 19/12/2024 ha approvato il Piano degli Interventi comunali per il diritto allo studio 2025/2026, per una somma complessiva di euro € 10.904.844,00, che costituisce il documento di sintesi che delinea le azioni e i servizi che si intendono attuare al fine di sostenere e coordinare la rete delle scuole di Cremona, mettendo in campo sia risorse umane che economiche, e si conferma quale strumento scelto in un’ottica di valorizzazione della relazione tra i diversi sistemi che compongono la complessa geografia degli interventi di tipo educativo e sociale della città;
non può esserci vera educazione senza educazione all’affettività. Educare al rispetto reciproco, alla consapevolezza del proprio corpo e dei propri sentimenti è fondamentale per prevenire violenza, discriminazione e disagio. È un dovere civico, sociale ed educativo. Parole che non possono limitarsi alla retorica, ma devono tradursi in un impegno concreto da parte dell’amministrazione comunale che può promuovere queste iniziative anche in assenza di una legge nazionale.
Tutto ciò premesso e considerato, si impegna il Sindaco e la Giunta:
a collaborare attivamente con scuole, ATS, Consultori, centro per le famiglie, centri antiviolenza, per la promozione e realizzazione, anche eventualmente attraverso un contributo nell’ambito del diritto allo studio, di progetti per le scuole sui temi dell’affettività, sessualità ed equità di genere con il coinvolgimento di docenti e genitori per fornire agli studenti strumenti per sviluppare una sana consapevolezza emotiva, relazionale e sessuale, offrire spazi di condivisione e scoperta di sé, promuovere la conoscenza, il rispetto reciproco, la prevenzione di comportamenti a rischio e contrastare stereotipi e pregiudizi.
A seguire, il consigliere Alessandro Portesani (Novità a Cremona) ha proposto di integrare la parte dispositiva della mozione presentata dal collega Marco Galli aggiungendo i seguenti impegni per il Sindaco e la Giunta:
a garantire che ogni progetto o percorso educativo, promosso in attuazione della presente mozione, sia condiviso preventivamente con gli organi scolastici e le famiglie, esplicitando i contenuti trattati e l’identità dei soggetti coinvolti nella realizzazione;
a selezionare soggetti, enti e operatori esterni coinvolti nella progettazione e nella conduzione dei percorsi educativi sulla base di criteri di competenza, trasparenza, pluralismo e coerenza con i principi costituzionali e con il rispetto della libertà educativa delle famiglie;
a promuovere, su base volontaria e nel pieno rispetto dell’autonomia didattica, il coinvolgimento anche delle scuole paritarie del territorio, affinché – laddove lo ritengano coerente con il proprio progetto educativo – possano aderire o sviluppare percorsi formativi in linea con gli obiettivi generali della mozione.
Dopo una breve sospensione della seduta per dare modo ai consiglieri di confrontarsi. Alla ripresa dei lavori, i proponenti hanno concordato di trattare mozione e ordine del giorno in sede di commissione consiliare per un approfondimento sul tema e per un eventuale documento unitario.
Mozione presentata in data 19 maggio 2025 dalla capogruppo del Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle – Cremona Cambia Musica Paola Tacchini in merito all’aggressione al consigliere comunale Lapo Pasquetti (modificato in data odierna dalla proponente).
Premesso che:
come si apprende dalla stampa, il consigliere comunale del gruppo Sinistra Italiana sarebbe stato vittima di una tentata aggressione durante lo svolgimento di un presidio nell'ambito della campagna referendaria tenutosi sabato 17 maggio in corso Campi.
Appreso dalla stampa che:
durante la distribuzione di materiale informativo il consigliere sarebbe stato insultato da un cittadino che in prima battuta inveiva professandosi fascista e a seguito della replica del consigliere stesso minacciava di dargli un pugno avvicinandosi in modo aggressivo.
Rilevato che:
sempre secondo quanto riportato dalla stampa, sarebbe sopraggiunta una pattuglia dei carabinieri a cui è stato illustrato l'accaduto in presenza del facinoroso il quale inizialmente negava per poi sostenere che il suo comportamento era da considerarsi uno scherzo.
Tutto ciò premesso si chiede al Consiglio Comunale:
di esprimere la più severa e categorica censura per quanto accaduto e la più completa e incondizionata solidarietà al consigliere Lapo Pasquetti;
di continuare a vigilare, anche con la collaborazione con le forze dell’ordine, affinché l’esercizio democratico di ogni forma di proselitismo e di propaganda politica sia sempre sul nostro territorio.
Avvenuta l’illustrazione del documento, il consigliere Lapo Pasquetti ha dichiarato di uscire dalla sala in quanto coinvolto in prima persona. Sono seguiti gli interventi dei consiglieri Roberto Poli (Partito Democratico), Jane Alquati (Lega), Andrea Carassai (Forza Italia), Marialuisa D’Ambrosio (Cremona sei tu!), Chiara Capelletti (Fratelli d’Italia) e Alessandro Portesani (Novità a Cremona). A nome dalla Giunta è intervenuto il sindaco Andrea Virgilio.
La mozione, messa ai voti, è stata approvata: 20 i voti a favore, 8 gli astenuti (i consiglieri che si sono astenuti hanno confermato piena solidarietà al collega Pasquetti ma hanno espresso perplessità su alcuni passaggi della mozione).
Mozione presentata in data 26 maggio 2025 da consiglieri comunali vari (primo firmatario Paolo La Sala) per chiedere aggiornamenti sulle case di comunità.
Premesso che:
le Case di Comunità rappresentano uno dei pilastri del nuovo modello di sanità territoriale previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l'obiettivo di rispondere in maniera più efficace ai bisogni sociosanitari della popolazione, ridurre la pressione sugli ospedali e garantire servizi sanitari e sociali più vicini ai cittadini;
Regione Lombardia ha previsto l'apertura di diverse Case di Comunità, anche nella provincia di Cremona, come strumento per rafforzare l'assistenza territoriale, integrare i servizi sanitari e sociali, e ridurre la pressione sugli ospedali, oltre che assicurare la presa in carico multidisciplinare del paziente, la continuità assistenziale, la prevenzione, e il raccordo tra medico di medicina generale, specialisti, infermieri di comunità e servizi sociali;
il PNRR prevedeva l'istituzione di oltre 200 Case di Comunità in Lombardia entro il 2026, con un finanziamento complessivo di 277,2 milioni di euro, a cui si aggiungono ulteriori
208 milioni di euro stanziati dalla Regione Lombardia per il potenziamento delle strutture e dei servizi sociosanitari territoriali;
ad oggi, risultano operative poco più di 100 Case di Comunità in Lombardia, ma la gran parte di esse non rispettano gli standard previsti dal Decreto Ministeriale 77 /2022, che stabilisce l'apertura h24 e 7 giorni su 7, la presenza di personale medico e infermieristico, e l'offerta di servizi multidisciplinari integrati;
la carenza di personale sanitario, le difficoltà nella gestione amministrativa dei fondi e la mancanza di trasparenza nella rendicontazione delle spese sono stati evidenziati dalla Corte dei Conti, che ha sottolineato i ritardi e le criticità nella realizzazione delle Case di Comunità in Lombardia.
Considerato che:
la realizzazione e il funzionamento delle Case di Comunità dipendono da una programmazione chiara e trasparente, dalla disponibilità di risorse economiche e professionali, nonché dalla collaborazione tra enti locali, Agenzie di Tutela della Salute (ATS) e Aziende Socio-Sanitarie Territoriali (ASST);
è fondamentale che l’Amministrazione comunale sia costantemente aggiornata e coinvolta nei processi decisionali che riguardano la sanità territoriale, in quanto direttamente interessata alla salute pubblica e alla qualità dei servizi ai cittadini;
a Cremona inizialmente risultavano previste più strutture (es. via San Sebastiano, via Dante...), ma vi sono incertezza o carenza di informazioni aggiornate riguardo allo stato di avanzamento dei lavori, al modello organizzativo e all'effettiva operatività;
il Comune di Cremona ha un ruolo fondamentale nel garantire l'accesso equo e tempestivo ai servizi sanitari e sociali per tutti i cittadini, anche attraverso la partecipazione attiva nella programmazione e monitoraggio delle politiche sanitarie regionali;
è necessario un aggiornamento chiaro e tempestivo sullo stato delle Case di Comunità, in particolare su quelle previste nel territorio comunale, per valutare l'efficacia degli investimenti e l'adeguatezza dei servizi offerti;
a Cremona la Casa di Comunità di via S. Sebastiano finanziata con oltre due milioni di euro per ospitare i servizi sanitari e sociosanitari previsti dal modello di medicina territoriale risulta tra le oltre cento Case di Comunità attive ma nella realtà, ad oggi, non sono rispettati i requisiti minimi previsti.
Tutto ciò premesso e considerato, si impegna il Sindaco e la Giunta:
a richiedere formalmente a Regione Lombardia un aggiornamento dettagliato circa le tempistiche previste per le Case di Comunità di Cremona, le modalità di gestione previste e le funzioni effettivamente attivate o da attivare in ciascuna struttura;
a chiedere a Regione Lombardia di fornire informazioni sulla rendicontazione dei fondi PNRR e fondi regionali, destinati alle Case di Comunità di Cremona, al fine di garantire la trasparenza e l'efficacia nell'utilizzo delle risorse pubbliche;
a proporre un lavoro congiunto tra il Comune di Cremona, ATS Val Padana e l'ASST di Cremona, coinvolgendo le organizzazioni sindacali e professionali, per monitorare lo sviluppo delle Case di Comunità e supportarne la comunicazione a livello locale.
All’illustrazione del testo da parte del proponente è seguito il dibattito nel corso del quale hanno preso la parola i consiglieri Riccardo Merli (Fare Nuova Cremona Attiva), Cinzia Marenzi (Fare Nuova Cremona Attiva), Jane Alquati (Lega), Paola Tacchini (Movimento 5 Stelle – Cremona Cambia Musica) e Andrea Segalini (Cremona sei tu!), Daniele Bonali (Partito Democratico), Fabiola Barcellari (Partito Democratico), mentre Alessandro Portesani ha dichiarato di non partecipare al voto, così come la consigliera Chiara Capelletti (Fratelli d’Italia) ai sensi dell’art. 100 del Regolamento del Consiglio comunale. A nome dalla Giunta è intervenuta l’assessora alle Politiche Sociali Marina Della Giovanna che ha dichiarato di condividere la mozione proponendo inoltre di invitare la Direzione Socio Sanitaria dell’ASST nella commissione consiliare competente per illustrare la situazione delle Case di Comunità a Cremona. Ha infine preso la parola il sindaco Andrea Virgilio proponendo di inserire nel dispositivo finale l’indirizzo di convocare la Conferenza dei Sindaci dove trattare l’argomento (proposta accolta dal proponente).
Messa ai voti, la mozione, emendata come da proposta del Sindaco, è stata approvata: 21 i voti a favore, 5 i contrari.
Ordine del giorno presentato in data 16 giugno 2025 da consiglieri comunali vari del Gruppo consiliare Fratelli d'Italia (primo firmatario Matteo Carotti) per l’intitolazione di uno spazio cittadino a Sergio Ramelli (rinviato per l’assenza giustificata del proponente).
Mozione presentata in data 24 giugno 2025 da consiglieri comunali vari (primo firmatario Marco Olzi) per l'integrazione del Piano Regionale 2025 - 2029 del controllo del colombo di città (Columba livia forma domestica) con misure di sostegno alle aziende agricole del Comune di Cremona (rinviata per assenza giustificata del proponente).
Ordine del giorno presentato in data 14 luglio 2025 dalla capogruppo del Gruppo consiliare Oggi per Domani Maria Vittoria Ceraso per la promozione nelle scuole cittadine della visione del film School of Life. (la proponente ha chiesto e ottenuto che il testo venisse posto in discussione senza l'ultimo punto del dispositivo a valutare l'avvio del percorso per il riconoscimento della cittadinanza benemerita.....in quanto la proposta sarà trattata, in accordo con il presidente del Consiglio, in Ufficio di Presidenza).
Premesso che:
in questi giorni il nome di Cremona è associato a Nicolò Govoni grazie al successo che sta riscuotendo il suo film documentario School of Life, girato tra campi profughi, aule e zone di conflitto, diretto da Giuseppe Marco Albano, prodotto da Groenlandia con Rai Cinema e distribuito da Freak Factory, che racconta la storia e la missione dell’attivista e scrittore cremonese fondatore dell’organizzazione no-profit Still I Rise;
come riportato dalla stampa nazionale, nell’estate dominata dai grandi blockbuster americani, come Superman e Jurassic World, spicca l’incredibile risultato di questa piccola grande opera cinematografica che è anche attualmente l’unico titolo italiano presente in classifica e ha ottenuto fino ad oggi un totale, comprensivo di varie anteprime itineranti, eventi e proiezioni speciali in tutta Italia, di ben 12.104 spettatori. Anche a Cremona ogni proiezione ha registrato il tutto esaurito con la presenza in molte occasioni dello stesso Govoni;
questo incredibile risultato rende onore a tutta la nostra città che tra l’altro è messa particolarmente in risalto dalle bellissime immagini di piazza del Comune presenti nel film documentario nel quale Nicolò Govoni ricorda con orgoglio dove è nato, vissuto e da dove è poi partito senza mai dimenticare le sue origini.
Considerato che:
l’organizzazione no-profit Still I Rise fondata da Nicolò Govoni è operativa in Siria, Kenya, Repubblica Democratica del Congo, Yemen e Colombia, con prossime scuole in apertura in India, Sud Sudan e presto anche in Italia. Le Scuole Internazionali sono le prime a offrire gratuitamente il Baccalaureato Internazionale ai bambini profughi e vulnerabili nei contesti globali più complessi. Le iscrizioni sono effettuate in base alla vulnerabilità calcolata con una griglia che misura diversi fattori: se si abita in una casa in lamiera o mattoni, se si ha accesso all’acqua corrente, se si hanno i genitori, se si hanno bisogni speciali e considerando l’attitudine alla leadership. Gli istituti incarnano un approccio educativo innovativo, frutto di un assemblaggio intelligente delle migliori pratiche educative, dai modelli finlandesi, al metodo Montessori;
Nicolò Govoni ha ricevuto importanti riconoscimenti tra cui il Premio Madre Teresa per la Giustizia Sociale nel 2022 e la nomina al Premio Nobel per la Pace.
Considerato altresì che:
come amministratori ci siamo spesso trovati a confrontarci in Consiglio Comunale sui giovani, la loro istruzione ed educazione, le loro fragilità condividendo l’importanza di investire nelle nuove generazioni per garantirgli la possibilità di realizzarsi umanamente e professionalmente;
Nicolò Govoni rappresenta per tutti noi e soprattutto per i nostri ragazzi un esempio da valorizzare, promuovere e sostenere per il lavoro e gli ideali che sta portando avanti con la sua organizzazione, Still I Rise, per risolvere la crisi scolastica globale emancipando i bambini più discriminati, poveri e vulnerabili attraverso un modello educativo all'avanguardia che mira a fornire un'istruzione eccellente, gratuita, nei paese più poveri al fine di cambiare il mondo grazie ad una scuola che sappia valorizzare i talenti e riscattare gli ultimi.
Tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta:
a promuovere la visione del film documentario School of Life nelle scuole cittadine nel prossimo anno scolastico quale momento educativo e formativo per i nostri studenti.
Dopo l’illustrazione del testo da parte della proponente e l’intervento del consigliere Roberto Poli (Partito Democratico), è intervenuta l’assessora all’Istruzione Roberta Mozzi dichiarando di condividere pienamente la proposta della consigliera Ceraso.
Posto in votazione, l’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.



