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Riccardo Muti e l’Orchestra Cherubini a Cremona, sale l’attesa al Ponchielli

Appuntamento per lunedì 15 dicembre alle 20:30. Il concerto straordinario fa parte della tournée italiana per il decennale dell’Orchestra Cherubini

| Scritto da Redazione
Riccardo Muti e l’Orchestra Cherubini a Cremona, sale l’attesa al Ponchielli

Riccardo Muti, nel segno di un sempre più intenso rapporto con l’orchestra che lui stesso ha fondato, torna a dirigere l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini in una straordinaria tournée di concerti in alcune delle realtà musicali e dei teatri più significativi d’Italia. La tournée è partita il primo dicembre dal nuovo auditorium dell’Opera di Firenze, per poi passare a Napoli e in Puglia, dove la Cherubini si esibirà in ben tre concerti. Il 10 dicembre a Foggia, e il giorno dopo ad Altamura, l’orchestra sarà chiamata a celebrare la riapertura di storici teatri: da una parte il teatro Umberto Giordano di Foggia, dall’altra il Saverio Mercadante di Altamura. Il 13 dicembre sarà poi la volta del Petruzzelli di Bari, dove Muti ha già diretto la Cherubini nel dicembre del 2009. La tournée si chiuderà il 15 dicembre al Teatro Ponchielli di Cremona.

Il programma musicale prevede sinfonie di Schubert e Čajkovskij: composte l’una all’inizio, l’altra verso la fine del diciannovesimo secolo, la Tragica di Schubert e la Quinta di Čajkovskij rappresentano due delle opere più riuscite del genere sinfonico post beethoveniano. Ispirata proprio al modello beethoveniano (con un esplicito richiamo alla celeberrima Quinta, con cui condivide la tonalità di do minore), la Quarta di Schubert è tuttavia caratterizzata da una vena più lirica, affine al carattere di molte composizioni dell’autore austriaco, che attribuì solo in un secondo momento la denominazione di Tragische alla propria opera. Di altrettanto impatto emotivo è la sinfonia di Čajkovskij, che alla prima esecuzione non soddisfò del tutto né il proprio autore (anche direttore per l’occasione) né il pubblico. Anche questa sinfonia è in tonalità minore (mi minore) e possiede un ideale rimando all’omologa beethoveniana, con una sorta di tema conduttore che secondo l’autore russo dovrebbe esprimere «una completa rassegnazione di fronte al destino».

I prezzi dei biglietti: platea/palchi € 60 (ridotto € 55), galleria € 35 (ridotto € 30), loggione € 25 (ridotto € 20).

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