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RICORDO DI MARINO FEROLDI | Agostino Melega (Cremona)

Il 30 agosto del 2014, il caro amico Marino Feroldi, all’età veneranda di 92 anni, esalò l’ultimo respiro, lasciando nel rimpianto tutti coloro che avevano avuto la possibilità di conoscerlo e di stimarlo.

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RICORDO DI MARINO FEROLDI | Agostino Melega (Cremona)

RICORDO DI MARINO FEROLDI | Agostino Melega (Cremona)

Il 30 agosto del 2014, il caro amico Marino Feroldi, all’età veneranda di 92 anni, esalò l’ultimo respiro, lasciando nel rimpianto tutti coloro che avevano avuto la possibilità di conoscerlo e di stimarlo.

 Chi scrive, lo incontrò per la prima volta presso il Quartiere 9 (rione Giuseppina e dintorni), in via Merula, agli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso, lungo l’intero arco di iniziative teatrali promosse dall’allora presidente del Quartiere Eugenio Lotti. 

 Marino aveva da poco superato i sessant’anni. Era uno fra gli adulti meno anziani messisi a disposizione per animare la manifestazione chiamata “I dé de la fümàana (I giorni della nebbia)”. Insieme ai meno anziani vi erano pure settantenni ed ottantenni, oltre che a bambini e adolescenti.

Nei giorni di clausura da Virus, di quella bellissima stagione di partecipazione ed impegno, ho ritrovato fra le mie carte il copione dell’ultima commedia portata sul palcoscenico nel 1987, rappresentata dapprima presso il teatro della parrocchia di San Sigismondo, messo a disposizione da don Giuseppe Boroni, e poi portata sulla scena anche presso il teatro Filodrammatici. 

 E’ una commedia nella quale Marino faceva la parte del sensale, di un personaggio pieno di risorse e d’inventiva onde piazzare al meglio la propria merce, ossia donne da marito, messe in bella mostra su di un apposito catalogo.

Il suo nome: Drago. Con Marino, insieme ad una decina d’altri attori, recitava Bruno Fiorani nella parte di Angelino, padre preoccupato nelle sorti del figlio Calìmaco, una figura strampalata con la testa sempre fra le nuvole, al quale il padre voleva a tutti i costi trovare una moglie benestante, anche se brutta come il peccato. La commedia, in dialetto urbano, durava tre ore.  Qui, in ricordo di Marino, ripropongo la parte iniziale della scena diciannovesima, che lo vide, nella parte del sensale Drago, presentare ad un esigente Angelino un campionario di donne di tutti i tipi. Nel contempo, colgo l’occasione per salutare Bruno Fiorani, classe 1923, che - mi hanno detto - sta ringiovanendo ogni giorno che passa. Non è uno scherzo: a rileggere questi copioni si ringiovanisce per davvero …

RICORDO DI MARINO FEROLDI | Agostino Melega (Cremona)

(PROTAGONISTA IN CALIMACO, COMMEDIA IN DIALETTO)

Giugno 2020

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