Salvini e Di Maio attori del teatrino della politica (Elia Sciacca Cremona)
Egregio direttore il teatrino della politica italico, sembra premiare sebbene in misura diversa i due contendenti, la conflittualità tra le parti in commedia funziona i cosiddetti anti politici Salvini e Di Maio hanno imparato l'arte della simulazione, e della dissimulazione, l’arte della bugia, delle sparate mediatiche, delle Fake new, per il momento il giochino funziona, coprono lo spazio di governo e di opposizione, dell'estremismo e della moderazione, dei gilet gialli e della Merkel.
È un gioco di rimpallo, litigano e vanno d'accordo, hanno tutti i ruoli della commedia politica.
Sono onnipresenti negli studi televisivi sia pubblici che privati attraverso programmi nazionali di punta, questo riduce l'effetto di ogni possibile alternativa.
Parliamoci chiaro, sulla Tav Lega e Cinque Stelle non sono d'accordo, sul processo penale nemmeno, sulla Cina e sul Venezuela neanche a parlarne, sull'autonomia continuano a non trovare la quadra, sui temi etici lasciamo perdere, sul Def c'è un conflitto con il Tesoro, insomma litigano su tutto, dunque prima o poi le contraddizioni esploderanno, ma siamo in campagna elettorale, queste liti simulate pagano anche se Salvini ultimamente ha avuto una flessione, stanno giocando sulle emergenze mediatiche del momento, Rom, migranti, recessione, debito pubblico, il perimetro del reddito di cittadinanza e quota cento non sono mirabolanti come ci avevano descritto in pompa magna, non si capisce se saranno misure perenni o una tantum. Però la suggestione che lo siano fa sì, che li voteranno in quanto i cittadini sono convinti che costoro con il loro incessante e martellante protagonismo trasmettono l’idea che si occupino di loro.
La loro tenacia nel simulare le liti fasulle, le continue dichiarazioni mediatiche sui social e sulle trasmissioni televisive e soprattutto sulla stampa, sta emarginando l’opposizione del PD, la recita continua ma purtroppo moltissimi Italiani, a valle delle europee, non hanno ancora compreso a fondo che il biglietto per la prossima finanziaria si riverserà sulle loro tasche, e gli autori del dissesto economico, coma sempre continueranno imperterriti a spararle grosse a scaricare le colpe sull’Europa, o sui governi precedenti e promettere la luna, perché sanno che buona parte degli elettori bevono tutto, e gli daranno nuovamente fiducia. In definitiva le liti mediatiche studiate a tavolino, divideranno gli elettori e bene o male i voti andranno in stragrande maggioranza suddivisi tra gli abilicommedianti.
Elia Sciacca (Cremona)