Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 03.11

Salvini: ''Non vorrei fossimo gli ultimi a ripartire''. E intanto pensa a un condono

''Condono è una brutta parola in tempi di pace, ma in tempi di guerra penso che una soluzione di tutte le controversie vada trovata''

| Scritto da Redazione
Salvini: ''Non vorrei fossimo gli ultimi a ripartire''. E intanto pensa a un condono

Matteo Salvini oggi è protagonista in tv con due diverse interviste rilasciate una a La7 e un'altra a TeleLombardia. Il leader della Lega, sulla riapertura delle attività in Italia, ha detto:

"Faremo di tutto per far riaprire in sicurezza chi può il prima possibile perché stare chiusi altre settimane e mesi porterà al disastro economico. Leggo tutti fermi a casa fino a maggio non è più sopportabile a lungo dal mio punto di vista"

Poi, ha citato i Paesi europei che hanno già riavviato le attività economiche, secondo lui a discapito di quelle italiane, ha aggiunto:

"Mentre l'Italia è in gran parte chiusa oggi, 14 aprile, l'Austria riapre i negozi, in Germania e Francia ci sono fabbriche aperte, la Polonia e la Turchia sono aperte quindi qualcuno sta approfittando del virus per fare concorrenza sleale alle nostre imprese"

E per quanto riguarda la parziale riapertura in Veneto, guidata dal suo amico Luca Zaia, Salvini ha detto:

"Se c'è la comunità scientifica che sostiene, perché no? Anche perché Veneto e Lombardia sono state le prime a chiudere, a imporre restrizioni e qua il tessuto produttivo sta soffrendo più che altrove giusto affrontare sta bestia di virus con tutta l'energia e l'intelligenza"

A La7 ha poi aggiunto:

"Noi abbiamo chiuso per primi, non vorrei che fossimo quelli che apriranno per ultimi"

E ha anche parlato della possibilità di un condono:

"Condono è una brutta parola in tempi di pace, ma in tempi di guerra penso che una soluzione di tutte le controversie vada trovata. La pace fiscale, pace edilizia, il blocco del codice degli appalti. Questo mi aspetto dal governo: cancellare la burocrazia e lasciare fare: quello che non è vietato è permesso. Altrimenti dopo il virus ci sarà la fame che rischia di essere anche peggio"

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