Ci auguriamo che la risposta non sia avventata e demagogica.
Non crediamo che si debbano innalzare muri e filo spinato contro gli immigrati, contrapporre popoli e culture, gli uni agli altri.
Siamo troppo abituati a non prestare un’attenzione seria e critica verso la situazione internazionale. E questa disattenzione ci può portare a valutazioni errate e, conseguentemente, ad agire secondo logiche pericolose.
Ci chiediamo se urlare alla guerra sia una strategia vincente. Chiediamo di valutare le possibili azioni di risposta in modo unitario, e non unilaterale, nelle sedi internazionali, nel riconoscimento dei ruoli e delle funzioni degli organismi internazionali, a cominciare dall'ONU. Perché quanto accaduto è una questione che riguarda tutta la comunità internazionale e ci interroga sul tipo di società che la comunità internazionale, a partire da quella europea, ha sinora costruito e intende sviluppare.
Non crediamo che quanto accaduto debba essere letto come uno scontro tra civiltà e riteniamo doveroso non coinvolgere i popoli in avventure militari dettate da politiche interne di stampo populista o da ambizioni di potenza estera che alcuni Stati potrebbero inseguire.
A fatica, ma con grande slancio, ogni giorno, talune Istituzioni, i corpi intermedi, tantissime persone stanno cercando di preservare e promuovere la convivenza civile e democratica tra i popoli, non solo in Europa ma anche nelle stesse zone ove i conflitti sono già da tempo militarizzati.
Questa è la bussola che, ci auguriamo, possa guidare le scelte e le strategie di politica interna, estera ed internazionale.
Ci auguriamo che la forza e ostinazione dimostrata da quella donna che a Parigi, in una delle zone colpite dagli attentati, ha voluto aprire comunque la sua panetteria, continui a ispirarci il coraggio indispensabile ad affrontare tempi così difficili.
Roberto Galletti Segretario cittadino PD Cremona