Messaggio di solidarietà alla CGIL ed ai lavoratori Italiani
La regione Unia Ticino e Moesa sostiene la CGIL e la grande mobilitazione di
tutte le lavoratrici e i lavoratori attivi in Italia. Ancora una volta, il
peso della crisi economica è scaricato integralmente sulle spalle della
forza lavoro.
La ricetta del Governo ha un solo obiettivo e un solo bersaglio: difendere
i profitti di pochi innalzando il tasso di sfruttamento della stragrande
maggioranza della popolazione ; Aumento dell’intensità del lavoro,
aumento degli orari di lavoro, diminuzione dei salari, tagli sulle pensioni
e abbattimento dei diritti sindacali, in particolare in materia di
protezione contro i licenziamenti. Ecco gli ingredienti del supposto piano
rilancio dell’economia italiana, nell’interesse di tutte e di tutti…
La verità è un'altra! Al varo è, infatti, un potente piano di rilancio
dei profitti, i cui beneficiari sono sempre gli stessi: padroni e azionisti
(manager con salari sempre piú alti e sempre piú operai precari o senza
prospettive).
Questa politica di aumento dello sfruttamento delle lavoratrici e dei
lavoratori, non ha frontiere. Oggi, in Ticino, la soluzione degli
industriali è quella di imporre l’aumento del tempo di lavoro – 2,3 e 4
ore! – senza compenso salariale. Detto altrimenti, centinaia di lavoratrici
e di lavoratrici oggi, migliaia domani, devono lavorare gratuitamente! E
come se non bastasse, i loro salari sono tagliati, grazie a un nuovo sistema
salariale legato all’evoluzione del tasso di conversione euro/franco.
Misure (attacchi) introdotte per compensare la riduzione del margine di
profitto provocato dalla riduzione dei prezzi che gli industriali hanno
dovuto accordare a causa dell’apprezzamento del franco svizzero.
In Italia, il governo vuole imporre privatizzazioni, tagli sulle pensioni,
abolizioni dei diritti sindacali, ecc. Cambiano le forme degli attacchi ma
la sostanza è sempre la stessa: il rilancio dei profitti deve essere
unicamente supportato dalle lavoratrici e dai lavoratori.
Contro queste politiche padronali, sempre più simili e sempre più dure,
c’è solo una risposta: stimolare, sostenere l’autorganizzazione più
ampia dei lavoratori, la lotta diretta e senza sconti. Da una parte e dall’
altra delle frontiere!
Per queste ragioni, esprimiamo convinta solidarietà e seguiamo con
particolare interesse la vostra lotta, un percorso duro e lungo ma che non
permette scorciatoie.
Una lotta che sicuramente darà sostegno anche a quelle che ci attendono
anche in Ticino e nella Svizzera tutta.
Per ulteriori informazioni:
? Saverio Lurati Segretario Regionale ( 0041-796203959
? Sergio Aureli Responsabile Frontalieri ( 0041-787331363 )
Lugano, 6 settembre 2011
Sergio Aureli
Responsabile Frontalieri
UNIA Ticino e Moesa
Via Vedeggio 1
6928 Manno