Come annunciato a caldo martedì dopo il voto dei ministri degli Interni della UE sul reinsediamento di 120.000 migranti passato a maggioranza, il premier Robert Fico ha confermato ieri dopo la seduta di governo settimanale che la Slovacchia si appresta a difendersi e presentare una denuncia alla Corte di Giustizia in Lussemburgo contro la decisione imposta. Malgrado sia giuridicamente vincolata a farlo, la Slovacchia non implementerà il provvedimento nella sua legislazione nazionale, ha detto Fico, ed è pronta ad affrontare volontariamente un procedimento di infrazione dell’UE.
Il primo ministro slovacco non ha lesinato le critiche alla UE per aver fatto passare una decisione di tale portata a maggioranza nel vertice dei ministri, e non al successivo incontro di ieri dei primi ministri e capi di stato, quando invece sarebbe stata necessaria l’unanimità.
La resistenza slovacca, che oggi si concentra sulle quote, avrà rilevanza sul futuro della UE anche in altri ambiti, ha detto Fico. «Non possiamo accettare il principio secondo il quale l’Europa agisce in base a una maggioranza contro una minoranza». Nel momento in cui accadesse, ha sottolineato, crollerebbe tutto [il sistema].
Proprio ieri, nel pomeriggio, il premier slovacco ha portato questo messaggio al vertice dei leader UE: il suo governo farà ricorso contro la decisione del giorno prima, forte del voto schiacciante del parlamento slovacco, che giovedì 17 settembre aveva visto ben 115 parlamentari (su 119 presenti e 150 seggi totali della camera unica) di ogni schieramento rinnovare il no alle quote già messo nero su bianco in una sessione del mese di giugno.
Il consiglio dei ministri ha ieri dato incarico alla rappresentante slovacca presso le corti europee, Beatrix Ricziová, di redigere una denuncia in collaborazione con i ministeri dell’Interno e della Giustizia entro il termine stabilito. Il principio per il ricorso è stabilito all’articolo 263 dell’accordo sul funzionamento dell’Unione europea.
Le quote sono una soluzione irrazionale alla crisi, e non pragmatica, ha ripetuto Fico prima del vertice annunciando che a Bruxelles avrebbe portato il messaggio di un paese «che vuole dimostrare una notevole solidarietà su un principio volontario, ed è così che agiremo nei seguenti giorni, settimane e mesi».
Fonte: Buongiorno Slovacchia