Zan (Pd): Solidarietà a Ranucci, colpire informazione è colpire democrazia
“Massima solidarietà a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia per quanto accaduto la scorsa notte. Far saltare un’auto per zittire un giornalista è un segnale gravissimo, una spia rossa sulla libertà di tutti. Quando l’informazione diventa un bersaglio, è la democrazia stessa ad essere sotto attacco. Si faccia subito piena chiarezza su quando acccaduto”. Così Alessandro Zan, responsabile diritti nella segreteria Pd ed europarlamentare.
“Massima solidarietà a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia per quanto accaduto la scorsa notte. Far saltare un’auto per zittire un giornalista è un segnale gravissimo, una spia rossa sulla libertà di tutti. Quando l’informazione diventa un bersaglio, è la democrazia stessa ad essere sotto attacco. Si faccia subito piena chiarezza su quando acccaduto”. Così Alessandro Zan, responsabile diritti nella segreteria Pd ed europarlamentare.
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Ranucci: Ruotolo(Pd), fare piena luce e governo riferisca in Parlamento
“L’attentato a Sigfrido Ranucci, il giornalista conduttore di Report,il programma di approfondimento giornalistico di Rai Tre, è un fatto gravissimo che riporta l’Italia indietro nel tempo, quando mafie e terrorismo ammazzavano i giornalisti . Una bomba è esplosa sotto casa del conduttore di Report, distruggendo la sua auto e quella di sua figlia. Non è solo un attentato a un giornalista: è un attacco alla libertà di stampa e alla nostra democrazia.
Sigfrido Ranucci vive da anni sotto scorta, dopo ripetute minacce. È stato spesso oggetto di delegittimazione da parte della politica e persino dai vertici della sua stessa azienda. Le sue inchieste hanno toccato poteri forti, interessi opachi ed è proprio questo il compito del giornalismo d’inchiesta: svelare le verità scomode che altri vorrebbero nascondere. Quando si tenta di zittire un giornalista, quando lo si minaccia o lo si intimidisce non si colpisce solo una persona: si colpisce l’intera comunità perché è un attacco all’opinione pubblica, è un attacco alla libertà di stampa. E quando in un paese viene messa in discussione la libertà di stampa, allora è la democrazia stessa a essere messa in discussione. Per questo chiediamo che venga fatta piena luce su quanto accaduto, che si accertino le responsabilità e che la magistratura abbia tutto il sostegno necessario per arrivare rapidamente alla verità. Chiediamo inoltre al governo di riferire immediatamente in parlamento: non bastano le parole di rito, serve una risposta forte e concreta da parte dello Stato. Essere vicini a Sigfrido Ranucci significa essere vicini a tutti i giornalisti che, ogni giorno, lavorano per informare i cittadini. Difendere loro significa difendere la democrazia”.
Così in una nota Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria nazionale del Pd.
“L’attentato a Sigfrido Ranucci, il giornalista conduttore di Report,il programma di approfondimento giornalistico di Rai Tre, è un fatto gravissimo che riporta l’Italia indietro nel tempo, quando mafie e terrorismo ammazzavano i giornalisti . Una bomba è esplosa sotto casa del conduttore di Report, distruggendo la sua auto e quella di sua figlia. Non è solo un attentato a un giornalista: è un attacco alla libertà di stampa e alla nostra democrazia.
Sigfrido Ranucci vive da anni sotto scorta, dopo ripetute minacce. È stato spesso oggetto di delegittimazione da parte della politica e persino dai vertici della sua stessa azienda. Le sue inchieste hanno toccato poteri forti, interessi opachi ed è proprio questo il compito del giornalismo d’inchiesta: svelare le verità scomode che altri vorrebbero nascondere. Quando si tenta di zittire un giornalista, quando lo si minaccia o lo si intimidisce non si colpisce solo una persona: si colpisce l’intera comunità perché è un attacco all’opinione pubblica, è un attacco alla libertà di stampa. E quando in un paese viene messa in discussione la libertà di stampa, allora è la democrazia stessa a essere messa in discussione. Per questo chiediamo che venga fatta piena luce su quanto accaduto, che si accertino le responsabilità e che la magistratura abbia tutto il sostegno necessario per arrivare rapidamente alla verità. Chiediamo inoltre al governo di riferire immediatamente in parlamento: non bastano le parole di rito, serve una risposta forte e concreta da parte dello Stato. Essere vicini a Sigfrido Ranucci significa essere vicini a tutti i giornalisti che, ogni giorno, lavorano per informare i cittadini. Difendere loro significa difendere la democrazia”.
Così in una nota Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria nazionale del Pd.



