Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 23.15

Sostenibilità e innovazione alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona

Al debutto le prove pratiche: 15 nuove tecnologie per processi più efficienti

| Scritto da Redazione
Sostenibilità e innovazione alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona

Alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona debuttano le prove in campo: mercoledì 28 ottobre dalle 10:30 e, nel pomeriggio, dalle 15:00, il piazzale nord dell’area fieristica e l’adiacente appezzamento di terreno diventano teatro di esibizioni dinamiche e dimostrazioni pratiche con macchine di ultima generazione, con l’obiettivo di confrontare diverse tecniche colturali. L’iniziativa, infatti, si prefigura come un grande laboratorio a cielo aperto dedicato all’efficienza e all’innovazione dei processi agricoli.

Sono quindici le tecnologie – distribuite su dieci cantieri specifici – presentate nel corso delle dimostrazioni, tenute dall’agronomo Lorenzo Benvenuti: ogni dimostrazione prevede una breve descrizione a macchina ferma, una prova in movimento e un commento finale sul lavoro svolto. L’arena ha dimensioni di circa 100 metri di lunghezza e 20-22 metri di larghezza, mentre il campo ha un fronte utile di circa 100 metri.

Le tecniche introdotte grazie all’agricoltura di precisione hanno dato origine a un modo diverso di approcciarsi ai processi agricoli, aprendo nuovi scenari sul versante sia del risparmio economico che della salvaguardia ambientale: da un lato una ragionata riduzione degli input e dall’altro l’ottimizzazione della produttività offrono vantaggi significativi agli operatori agricoli e zootecnici aumentando, al contempo, il livello dell’ecosostenibilità delle lavorazioni.

Tra i protagonisti delle prove in campo figurano trattori equipaggiati con GPS, che consentono di geolocalizzare la macchina e, quindi, di attivare sistemi di guida parallella – o guida automatica – estremamente comodi soprattutto per chi utilizza strumenti con un ampio fronte di lavoro (fino a 28 metri). La tecnologia GPS permette di mappare con precisione il campo, il che comporta la segnalazione in automatico di eventuali ostacoli (pali della luce, fossi ecc.). Non solo: la principale prerogativa consiste nella possibilità di differenziare singole aree di terreno per poter dosare gli input sulla base delle specifiche performance produttive. In sostanza diventa semplice e assolutamente pratico preimpostare la profondità delle lavorazioni, definire le quantità di liquami e concimi da spargere e regolare i flussi d’acqua per l’irrigazione.

Le prove in campo riservano un’attenzione preminente ai metodi di lavorazione ridotti e conservativi. La lavorazione ridotta taglia le spese energetiche e assicura risultati di alta qualità attraverso operazioni semplificate: in quest’ambito i coltivatori combinatisono i macchinari più evoluti e affidabili. La metodologia conservativa, inoltre, prevede che una quota del residuo colturale venga miscelata al terreno – precisamente nello strato più fertile e più esplorato dalle radici – per migliorare la fertilità del suolo riducendo, allo stesso tempo, il rischio di erosione del terreno.

Altro versante di grande interesse è quello della movimentazione delle materie in agricoltura: qui i sollevatori telescopici – o caricatori telescopici – sono in grado di incrementare l’efficienza della gestione dei grandi quantitativi di paglia, fieno e foraggi che l’azienda zootecnica deve movimentare quotidianamente. Tra i sistemi tecnologicamente più raffinati rientrano quelle macchine polivalenti che hanno la capacità di azionare macchine operatrici.

Le aziende partecipanti sono Feraboli Zootech, Ma/ag, Mainardi, Repossi (John Deere, Kuhn), AgriBertocchi (JCB, John Deere), Kuhn, Manitou.

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