Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 12.47

Sottopasso di Via Brescia: un’opera indifendibile Comunicato della Lega Nord di Cremona

La scarsa cura nel completamento delle opere si vede anche nelle segnaletica stradale posizionata, a mio avviso, poco rispettosa delle norme e a seguire farò qualche esempio.

| Scritto da Redazione
Sottopasso di Via Brescia: un’opera indifendibile Comunicato della Lega Nord di Cremona

Per l’ennesima volta con la vicenda sottopasso via Brescia la giunta mostra tutta la sua arrogante incompetenza nei confronti di un’opera indifendibile che non consentirà neppure il passaggio ai disabili in carrozzina essendo la pendenza della rampa pedonale oltre il doppio del consentito. Aspettiamo da un momento all’altro l’ennesimo penoso volantino delle truppe cammellate che cercherà di scaricare le colpe sulle amministrazioni precedenti (o sulle pretese dei disabili…). 

Anche ammettendo che il progetto non era certamente dei migliori, questa amministrazione, che ha peraltro confermato tutte le scelte progettuali (e lo staff tecnico), ha fatto partire lavori peggiorandoli col risultato di rendere la vita difficile a pedoni e ciclisti, alle prese con pendenze notevoli e ai residenti trasferendo un traffico enorme, per volume e dimensioni dei veicoli, su strade residenziali assolutamente inadatte a questo scopo.

La scarsa cura nel completamento delle opere si vede anche nelle segnaletica stradale posizionata, a mio avviso, poco rispettosa delle norme e a seguire farò qualche esempio. Sul portale segnaletico prima della rotatoria che precede il sottopasso ci sono due segnali di obbligo contrastanti uno indica un direzione obbligatoria a destra e uno la circolazione a rotatoria. Sono a mio avviso, tra di loro incompatibili e illogici, il primo, probabilmente messo in relazione con il limite di transito ai veicoli più alti di metri 2.40, li obbliga a , chissà perché, girare a desta e entrare nel quartiere di Borgo Loreto anziché utilizzare la rotatoria per tornare indietro, rispettando peraltro il cartello posizionato sulla destra.

Molto arguta anche la posa di dossi nel sottopasso rispettosa di quanto dice al proposito l’art. 179 del regolamento del codice della strada “Ne è vietato l'impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento”, evidentemente la Giunta oltre a non far passare ambulanze e mezzi operativi dei Vigili del Fuoco troppo alte intendeva estendere il divieto anche ai mezzi di emergenza con altezza inferiore ai due metri e quaranta (auto medica, Polizia, Carabinieri, Polizia Locale ecc).

Ridicolo pure il limite di velocità di 20 KM/h, con una pendenza del 11% chissà quanti ciclisti trasgressori. Peraltro, proprio relativamente ai dossi, il citato articolo al comma 5 dice” c) per limiti di velocità pari o inferiori a 30 Km/h larghezza non inferiore a 120 cm …”, e anche la larghezza non è rispettata.

Cosa dire infine del “ punto interrogativo “ posto all’incrocio tra via Gallazzi, Vecchia dogana e Brescia, si può posizionare in una intersezione un ostacolo con la consapevolezza che tutti i mezzi pesanti di trasporto pubblico e privato che vi transitano saranno obbligati a sormontarlo come se fosse un dosso, la cui installazione è peraltro vietata lungo gli itinerari del trasporto pubblico. Complimenti! In conclusione vorrei suggerire la posa, agli ingressi del sottopasso, di un segnale stradale che testimonia la promessa della giunta al rispetto delle categorie più deboli, impegno con forza dichiarato nel comunicato stampa del 27 aprile scorso in risposta alla nota del consigliere Fasani in merito alla decurtazione dei finanziamenti “..è un investimento che migliora un'opera importante per il quartiere e per la città: mobilità in completa sicurezza e a favore anche degli utenti più deboli, ciclisti e pedoni,” Eccolo!

Il segretario cittadino della Lega Nord Cremona

Pietro Burgazzi

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