Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 02.16

Spino d’Adda (Cremona), Progetto per Spino: ‘Svolta reazionaria di Impegno per Spino’

Progetto per Spino: «Sarà la maggioranza a decidere se gli argomenti proposti dalla minoranza potranno essere discussi in Consiglio». Nella foto, Riccaboni

| Scritto da Redazione
Spino d’Adda (Cremona), Progetto per Spino: ‘Svolta reazionaria di Impegno per Spino’

«Durante l’ultimo Consiglio Comunale a Spino d’Adda, ormai tre mesi fa, il tentativo del capogruppo di minoranza Paolo Riccaboni di presentare una mozione è sfociata in spegnimento del suo microfono da parte di un Consigliere di maggioranza e conseguente abbandono della sala di tutti i Consiglieri Comunali sempre dietro invito di quello stesso Consigliere. L’abbandono della sala ha fatto venir meno il numero legale e chiudere la seduta mentre Riccaboni parlava»: così si apre una nota di Progetto per Spino, facente capo a Riccaboni.



«La svolta antidemocratica dell’Amministrazione Poli, finalizzata a far tacere l’inviso ex Sindaco Riccaboni e Progetto per Spino, non si è fermata qui: la Commissione Affari Istituzionali, sabato mattina, alle 09:00, modificherà l’articolo 64 comma 6 del regolamento del Consiglio Comunale, cancellando la possibilità di presentare mozioni in corso di seduta. Sino a oggi, a Spino d’Adda ogni Consigliere può presentare una mozione in corso di seduta, vale a dire può leggere la mozione, che viene ascritta automaticamente all’ordine del giorno del Consiglio Comunale successivo. Non c’è discussione, ma solo presentazione, a meno che il Sindaco non decida di rispondere su due piedi, cosa che non è tenuto a fare», proseguono da Progetto per Spino.



«Quando la maggioranza di Spino d’Adda ha fatto venir meno il numero legale nel corso dell’ultima seduta, Riccaboni stava presentando la propria mozione, la qual cosa non avrebbe imposto al Sindaco Poli, lo ribadiamo, nessuna risposta sino al successivo Consiglio Comunale. Di fatto, se Riccaboni fosse riuscito a parlare, in ogni caso a oggi non avrebbe ancora avuto risposta, dato che sono tre mesi che attendiamo un nuovo Consiglio Comunale», attaccano da Progetto per Spino.



«Anche questa possibilità sarà tolta alla minoranza: le mozioni infatti dovranno essere presentate durante la Conferenza dei Capigruppo, prima del Consiglio Comunale, e se la conferenza darà il suo nulla osta, bastato sulla riscontrata urgenza della mozione presentata, la minoranza potrà presentare (non discutere, solo presentare, la discussione sarà in ogni caso nella seduta successiva) l’argomento. Insomma, sarà la maggioranza a decidere se un argomento presentato dalla maggioranza è urgente o meno, e se merita o meno di essere presentato all’attenzione del Consiglio Comunale. Siamo seriamente preoccupati, non lo nascondiamo. Siamo preoccupati per la svolta reazionaria che il PD sta assumendo in paese, siamo preoccupati perché i già pochi poteri della minoranza sono ulteriormente mutilati, ma siamo anche preoccupati per una maggioranza che deve ridurci al silenzio a ogni costo, perché una maggioranza che non vuole farci parlare è una maggioranza insicura, incapace, poco preparata, che vuole evitare ogni sorpresa, perché non saprebbe come gestirla e affrontarla», concludono da Progetto per Spino.

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