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Strada Sud,Compensi ACS,Ex Inam e ruolo Aem Service

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Strada Sud,Compensi ACS,Ex Inam e ruolo Aem Service

Strada Sud,Compensi ACS,Ex Inam e ruolo Aem Service ,i temi del Consiglio Comunale del 18 luglio 2011
RESOCONTO DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 LUGLIO 2011
Interrogazione presentata il 24 giugno 2011 dai consiglieri comunali del gruppo consiliare Partito Democratico Alessia Manfredini e Daniele Burgazzi in merito al progetto Strada Sud.
Premesso che nella seduta congiunta delle Commissioni consiliari ambiente e territorio del 6 maggio scorso è stato presentato il progetto Strada Sud; vista la delibera n. 85 del 1° giugno 2011 "approvazione del progetto preliminare della strada sud predisposto dalla Società Centro Padane S.p.A."; considerato che nella documentazione pubblicata on line in data 23 giugno, nell'inquadramento generale, nella relazione illustrativa, nel paragrafo 3.1 descrizione dell'intervento si afferma: “dai risultati emersi dallo studio del traffico prodotto in sede di studio di fattibilità, ne trarrebbero giovamento soprattutto via del Sale, via Giordano, ed indirettamente la direttrice via Dante - viale Trento e Trieste”; nel resto della documentazione prodotta non sono allegati i flussi di traffico utilizzati per la stesura del progetto s'interroga il sindaco e l'assessore competente per sapere: se non intende renderli pubblici assieme a tutta la documentazione del progetto o in un'apposita sezione; se è vero che risalgono aI 2007; se è previsto un aggiornamento di essi alla luce delle nuove infrastrutture che i prossimi anni verranno alla luce nel nostro territorio.

All’interrogazione ha risposto il vice sindaco ed assessore all’Urbanistica Carlo Malvezzi: La documentazione completa relativa al progetto preliminare, insieme agli estratti dei diversi strumenti urbanistici che si sono succeduti dal 1930 ad oggi relativi alla zona interessata dalla Strada Sud, è stata pubblicata in una specifica sezione del sito ufficiale del Comune di Cremona che viene di volta in  volta aggiornato. A partire da oggi sono stati pubblicati anche  i dati sui flussi  del traffico e le simulazioni effettuate nel 2005 e nel 2007 e la relazione finale redatta  nel gennaio 2008 dalla Società TPS di Perugia. Confermo quindi che i dati assunti dal progettista della Soc. Autostrade Centro Padane per le conseguenti valutazioni tecniche, sono quelli commissionati alla TPS di Perugia, in base ai quali la precedente amministrazione ha confermato la previsione  della Strada Sud nel Piano di Governo del Territorio approvato nell’aprile del 2009. Per l’analisi della condizione stradale lo studio veniva formulato tenendo conto di 12 futuri scenari viabilistici tra i quali, a titolo esemplificativo, si citano i sensi unici di via Dante e viale Trento Trieste ed il terzo ponte. Relativamente al terzo quesito si precisa che la scelta di avviare la revisione generale del Piano di Governo del Territorio corrisponde anche alla necessità di attualizzare tutti i dati disponibili alla luce delle trasformazioni intervenute negli ultimi anni. Questo atteggiamento, che privilegia la dimostrazione oggettiva, così come animerà il futuro nuovo strumento, anima già da oggi il nostro modo di operare e, pertanto in tale direzione, accogliendo lo spirito della vostra interrogazione chiederemo agli uffici comunali di adeguare tutti i dati del traffico alla data odierna e di proiettarle nel futuro, così come chiederemo al progettista di Autostrade Centro Padane di effettuare la medesima analisi per confrontare i due risultati, in modo da giustificare la scelta nel termine più oggettivo possibile.

Il consigliere Daniele Burgazzi ha ringraziato per la risposta ottenuta e si è detto in attesa dei futuri aggiornamenti.

Interrogazione presentata l’11 luglio 2011 dal capogruppo del gruppo consiliare Cremona per la Libertà Ferdinando Quinzani circa i compensi degli amministratori di Cremona Solidale.
Premesso che: 1 - “Cremona Solidale” è costituita quale Azienda Speciale, ente strumentale del Comune di Cremona ai sensi dell'art. 114 del Testo Unico degli Enti Locali (T.U.E.L.); 2 - Il D.L. 31 maggio 2010 n. 78, convertito nella legge 30 luglio 2010 n. 122 il legislatore ha dettato numerose norme finalizzate alla razionalizzazione della spesa pubblica degli enti locali, in particolare nei 27 commi dell'art. 6; 3 - al secondo comma le Legge prevede che “la partecipazione ad organi collegiali, anche di amministrazione, degli enti che comunque ricevono contributi a carico delle finanze pubbliche......sia onorifica, fatto salvo il riconoscimento di gettoni di presenza, ave previsti, di importo non superiore ai 30 euro giornalieri "; 4 - la violazione delle norme sopra citate comporta inequivocabilmente una responsabilità erariale e nullità degli atti adottati contra legem. Considerato che: il Sindaco ha nominato un consiglio di amministrazione dell'Azienda Speciale che dovrebbe avere scienza e conoscenza della materia legislativa che riguarda il loro ruolo; che recentemente sotto la spinta di eclatanti e ben note polemiche il Sindaco ha platealmente annunciato una profonda verifica sulla situazione dei compensi nelle aziende partecipate e controllate, si chiede al Sindaco di relazionare al consiglio sui seguenti quesiti: 1) quali siano i compensi percepiti dagli amministratori dell'Azienda Speciale fino al 31maggio 2010 e quali siano percepiti oggi; 2) quali verifiche siano state condotte da parte dell'Amministrazione comunale e da parte del consiglio di amministrazione dell'Azienda circa l'applicabilità della normativa sopra citata e con quali esiti; 3) in caso di applicabilità, da quale data sia entrato in vigore il nuovo regime e se sia risultato necessario il rimborso di alcune somme eventualmente percepite in modo illegittimo da parte degli amministratori; 4) se siano emerse situazioni di illegittimità in materia nel corso delle “profonde verifiche” promesse dal sindaco e a che punto siano queste ultime.
All’interrogazione ha risposto l’assessore Luigi Amore: Con lettera del 9 febbraio 2011, il direttore generale di “Cremona Solidale”, Angelo Gipponi, ha chiesto al Segretario Generale e al Direttore Generale del Comune chiarimenti sul trattamento economico da corrispondere al presidente ed ai membri del consiglio di amministrazione dell’Azienda Speciale “Cremona Solidale”, in particolare se ai componenti del consiglio di amministrazione dell’Azienda fosse applicabile la norma del decreto legislativo riguardante misure urgenti di stabilizzazione finanziaria  del 31 maggio 2010, in base alla quale era onorifica la partecipazione ad organi collegiali (consigli di amministrazione, collegi sindacali, organi di revisione contabile) degli enti (società pubbliche o private, fondazioni, associazioni) che ricevono contributi a carico delle finanze pubbliche (ammettendo solo il rimborso delle spese e, qualora fossero previsti, gettoni di presenza per un importo non superiore a 30 euro a seduta). Nella stessa lettera il direttore Gipponi ricordava il 30 luglio 2010, il decreto era stato convertito in legge nella quale si dice che la disposizione sopra accennata non si applica ad una serie di soggetti e alle società e che, al riguardo, sono diverse le interpretazioni e le pronunce pubblicate. Il 10 marzo 2010 il Direttore Generale e il Direttore del Settore Affari Economici e Finanziari del Comune hanno risposto che la norma citata prevede che la stessa non si applichi alle amministrazioni pubbliche, tra le quali si può annoverare l’Azienda Speciale “Cremona Solidale”, soggetto pubblico dotato di personalità giuridica ed autonomia imprenditoriale, ente strumentale del Comune. Nella stessa lettera si dice inoltre che “l’attività svolta dall’Azienda Speciale, nello specifico del rapporto con il Comune di Cremona, è regolata da un contratto di servizio a fronte del quale viene corrisposto da parte del Comune un corrispettivo economico, determinato di anno in anno, in ragione dei volumi di prestazione erogati, puntualmente rendicontati e fatturati: non è in alcun modo mai stato previsto un contributo indistinto e generico del Comune di Cremona a favore dell’attività svolta dall’Azienda Speciale o a copertura di eventuali ‘costi sociali’”. A nome del Sindaco comunico che sono stati richiesti, e sono pervenuti, i dati relativi ai compensi erogati a tutti i componenti i consigli di amministrazione delle società partecipate e dell’Azienda Speciale. In merito ai trattamenti economici riconosciuti agli amministratori delle società collegate a LGH il lavoro è in fase di ultimazione e abbiamo avuto il preciso impegno alla consegna di apposito report nei prossimi giorni. Dai dati già in nostro possesso non sono emerse situazioni di illegittimità. I nostri uffici, inoltre, stanno continuamente vigilando sulla corretta applicazione delle disposizioni (art. 6 comma 2 della legge 122 del 2010) anche in altri enti che ricevono contributi a carico del Comune di Cremona (tra questi le fondazioni) ed anche in questo caso dai dati in nostro possesso emerge il rispetto della norma. Il Sindaco mi ha dato mandato di riferire che tutti questi dati vengono messi sin da ora a disposizione della commissione consiliare di Vigilanza alla luce dell’attività di controllo che le è demandata dal regolamento. Comunico infine che i compensi degli amministratori di società in cui è presente almeno un amministratore designato dal Comune di Cremona vengono puntualmente riportate sul sito istituzionale del Comune in ossequio a specifiche norme di legge.
Il consigliere Ferdinando Quinzani si è detto non soddisfatto della risposta ottenuta facendo cenno ad una sentenza della sezione regionale della Corte dei Conti di avviso diverso da parere espresso dal Comune. A questo punto il Segretario Generale Pasquale Criscuolo, su richiesta dell’assessore, è intervenuto per dire che, di fatto, ad oggi non esiste una posizione univoca e defintiva sulla materia da parte della Corte dei Conti a livello nazionale, ma dei pareri che variano da situazione a situazione. Il consigliere Quinzani a sua volta ha auspicato che la Giunta approfondisca l’argomento e chieda un parere pro veritate alla Corte dei Conti.


Ordine del giorno presentato il 6 luglio 2011 da consiglieri vari del gruppo consiliare Partito Democratico (primo firmatario Maura Ruggeri) con cui si impegna il Sindaco a farsi garante dell’apertura di un percorso di confronto in merito al progetto di rilancio dell’ex I.N.A.M.
Premesso che compete al Sindaco in quanto organo responsabile dell'Amministrazione Comunale e in qualità di Presidente della Conferenza dei sindaci dell'ASL un ruolo di primo piano in ordine alla promozione della salute dei cittadini; in data 27 giugno si è tenuta la riunione congiunta dell'Ufficio di presidenza e della Commissione Bilancio e Affari Istituzionali della Provincia a cui hanno partecipato il sindaco ed i direttori generali dell'Azienda Ospedaliera e dell'ASL; in tale riunione sono stati presentati: un progetto di riallocazione dei servizi ora prestati presso il poIiambulatorio ex I.N.A.M., in parte presso l'Ospedale ed in parte presso gli studi dei gruppi di medici per le cure primarie e la destinazione dell'ex INAM a polo universitario per le professioni sanitarie; il poliambulatorio specialistico ha visto negli anni una progressiva riduzione della sua attività per l'attività specialistica con spostamento dell'utenza verso gli ambulatori ospedalieri pubblici o convenzionati; l'ipotesi di chiusura del poliambulatorio tuttavia costituisce motivo di preoccupazione presso i cremonesi come testimoniato dalla significativa raccolta di firme per il mantenimento del presidio. Considerato che: intorno all'ipotesi della direzione ospedaliera si è aperto un acceso dibattito, forti sono le perplessità e diverse le domande che provengono da diversi soggetti a vario titolo interessati; da più parti viene espresso il timore che la ipotizzata riallocazione possa tradursi in realtà in sottrazione e dispersione di servizi; nessuna posizione tra quelle pubblicamente espresse si limita alla difesa dell'esistente, ma è condivisa l'idea che siano necessari un rilancio ed un nuovo progetto; il progetto sull'ex I.N.A.M. deve ispirasi ad un'idea che sia innovativa e migliorativa rispetto a ciò che oggi viene offerto ai cittadini garantendo l'integrazione e la continuità assistenziale; il riferimento a cui si guarda è costituito dal modello "case della salute" già attivo in altre realtà; i punti fermi emersi dal dibattito per un progetto che si muova in tal senso risultano essere i seguenti : coinvolgimento dei gruppi di medici di base; accorpamento ed integrazione di funzioni diagnostiche e specialistiche di base con estensione della continuità assistenziale sulle 24 h che offrirebbe un'alternativa al pronto soccorso per i cosiddetti codici bianchi; il Sindaco ha dichiarato di volersi fare interprete delle preoccupazione dei cittadini e di non voler chiudere il confronto. Tutto ciò premesso il Consiglio comunale impegna il sindaco a farsi garante dell'apertura di un percorso di confronto e di partecipazione tra tutti i soggetti interessati che, prendendo a riferimento il modello case della salute, possa esaminare le diverse proposte in campo; a farsi parte attiva, a tal fine, affinché venga costituito un tavolo che veda rappresentati il Comune, la Provincia, l’Azienda Istituti Ospitalieri e l’ASL, i gruppi di medici associati, i sindacati, le associazioni di volontariato più attive in sanità e nel sociale che, supportato da tecnici e specialisti del settore, possa condurre alla messa a punto di un progetto il più possibile condiviso.
Dopo che l’ordine del giorno è stato ampiamente illustrato dalla consigliera Maura Ruggeri - che ha ribadito la necessità di arrivare ad una proposta di indirizzo che sia oggetto di confronto con tutte le parti prima che la decisione sull’ex I.N.A.M. sia presa, così che il sindaco se ne faccia carico - si è aperto il dibattito che ha visto l’intervento del consigliere Domenico Maschi (Popolo della Libertà) che ha proposto questo emendamento al documento presentato dalla minoranza: Il Consiglio comunale impegna il Sindaco a proseguire nel percorso di verifica del mantenimento della qualità e del numero dei servizi sanitari erogati ai cittadini cremonesi organizzando una commissione che analizzerà le proposte e formulerà eventuali osservazioni al progetto di riorganizzazione distribuito a tutti i consiglieri comunali nel rispetto delle distinzioni dei ruoli. E’quindi intervenuto il consigliere Alessandro Corradi (Partito Democratico), che ha ribadito la necessità di un confronto che sino ad ora sarebbe mancato da parte dell’Azienda Istituti Ospitalieri. La consigliera Maura Ruggeri, a questo punto, ha ribadito che non vi è la difesa dell’esistente e del contenitore così come è adesso, bensì di un rilancio, e non ha accettato l’emendamento proposto. Il dibattito è proseguito con l’intervento del consigliere Angelo Zanibelli (UDC), per cui, nel caso in questione, al sindaco compete solo un ruolo di moral suasion, non altro, dando atto di un percorso che è già iniziato, soprattutto di confronto con le categorie, fermo restando che la decisione finale spetta alla Regione: da qui l’invito alla consigliera Maura Ruggeri di riformulare l’ordine del giorno, in quanto non è compito del sindaco trovare delle soluzioni. La capogruppo del Partito Democratico si è detta disponibile.
Nel frattempo ha preso parola, a nome della Giunta, l’assessore Luigi Amore: sul futuro dell’ex I.N.A.M. esiste per ora solo una bozza di progetto (come mi ha confermato proprio oggi la direttrice generale Mariani), non è stato messo a punto alcun progetto definitivo al riguardo, per cui non esiste una fretta immediata e, a settembre, si possono raccogliere le varie osservazioni, da definire, concordemente con il sindaco, nell’apposita commissione consiliare, e suggerire quindi le valutazioni che ne emergeranno alla direzione generale dell’Azienda Istituti Ospitalieri, percorso già peraltro individuato all’inizio di luglio, dopo di che ognuno si assumerà le proprie responsabilità. In ogni caso già stanno già arrivando delle proposte scritte da parte anche di medici, associati e non, che saranno tenute debitamente in considerazione.
La consigliera Maura Ruggeri ha quindi proposto questo dispositivo finale dell’ordine del giorno, in sostituzione di quello originariamente presentato: Il Consiglio comunale impegna il Sindaco a proseguire nel percorso di confronto e partecipazione tra tutti i soggetti interessati che, prendendo a riferimento il modello case della salute, possa esaminare le diverse proposte in campo; a promuovere in tempi rapidi una fase preliminare di ascolto che coinvolga i gruppi di medici associati, i sindacati, le associazioni di volontariato più attive in sanità e nel sociale che possa in seguito condurre alla messa a punto di un progetto il più possibile condiviso.
Posto in votazione, l’ordine del giorno è stato respinto: su 30 consiglieri presenti, 13 hanno votato a favore (oltre agli esponenti del Partito Democratico, hanno votato a favore i consiglieri Ferdinando Quinzani di Cremona per la Libertà e Angelo Zanibelli dell’UDC), due hanno votato contro (Emiliano Ferrari e Roberto Gandolfi del Gruppo Misto), tutti gli altri consiglieri si sono invece astenuti.

Ridefinizione strategico - istituzionale di A.E.M. Cremona S.p.A. e delle Società da questa partecipate: indirizzi di attuazione.
Il consigliere dell’UDC Angelo Zanibelli, dopo una breve relazione introduttiva dell’assessore Roberto Nolli, ha presentato alcuni emendamenti al testo dello Statuto di AEM Service s.r.l. A seguire, a nome del Partito Democratico, il consigliere Daniele Burgazzi ha a sua volta presentato due emendamenti allo Statuto di AEM Service s.r.l. e uno alla delibera. L’assessore Nolli si è detto favorevole ad accogliere una parte degli emendamenti proposti dal consigliere Zanibelli, mentre ha ritenuto non opportuno accogliere gli emendamenti presentati dal consigliere Burgazzi, pena il rallentamento di tutta l’operazione che deve invece essere portata a termine in tempi rapidi, tenuto poi conto che il testo in votazione è a disposizione del Consiglio da almeno sei mesi e quindi si sarebbe potuto intervenire a tempo debito e non all’ultimo momento, impedendo in questo modo una valutazione ponderata delle modifiche proposte dalla minoranza. Dopo un aspro confronto tra i consiglieri di maggioranza e opposizione, nonché tra i consiglieri della minoranza, il vice sindaco Malvezzi e l’assessore Roberto Nolli, ha preso la parola la consigliera Maura Ruggeri (Partito Democratico) ribadendo che già dall’inizio il suo gruppo non aveva condiviso il percorso seguito per arrivare al testo giunto in aula e ha presentato, come previsto dal regolamento del Consiglio, durante la seduta, degli emendamenti chiedendo di metterli in votazione, così come ha fatto il consigliere Angelo Zanibelli. Dopo la verifica della sussistenza del numero legale, richiesta dal consigliere Ferdinando Quinzani (Cremona per la Libertà), il dibattito è proseguito con gli interventi dei consiglieri Mauro Fanti (Partito Democratico), che ha ribadito la chiarezza degli emendamenti presentati dal collega Burgazzi e Luca Grignani (Popolo della Libertà) che ha invece sostenuto che gli emendamenti avanzati dal Partito Democratico snaturavano l’impostazione dello statuto e della delibera e non erano affatto ben argomentati. Al termine di altre schermaglie sia di carattere procedurale che di merito, sono stati posti in votazione dapprima gli emendamenti proposti dal consigliere Zanibelli, respinti (a favore si sono espressi i consiglieri di minoranza, astenuti quelli di maggioranza). E’ toccato quindi agli emendamenti presentati dal consigliere Burgazzi, respinti anch’essi (a favore i consiglieri di minoranza, astenuti quelli di maggioranza). La seduta, alle 20, è stata brevemente sospesa per dare modo all’Ufficio di Presidenza di riunirsi e decidere se trattare o meno, come da richiesta del consigliere Angelo Zanibelli, la mozione, trasformata in ordine del giorno, con cui si chiede di attuare indirizzi di trasparenza nei confronti dei nominati nei consigli di amministrazione di società di cui è socio il Comune. Terminata la riunione, il presidente del Consiglio comunale Alessio Zanardi ha comunicato che la richiesta del consigliere Zanibelli era stata respinta.  

Alla fine il Consiglio comunale (con il voto contrario di tutti gli esponenti della minoranza presenti in aula e del consigliere dell’UDC Angelo Zanibelli) ha stabilito di affidare ad AEM Service S.r.l., società al 100% controllata da AEM Cremona S.p.A., le funzioni ed attività di pianificazione e gestione del suolo e del sottosuolo pubblico; la manutenzione e la gestione strade e marciapiedi; la pubblica illuminazione; la gestione dei semafori; la gestione dei varchi elettronici; la gestione del calore. In particolare vengono attribuite ad AEM Service S.r.l. le seguenti funzioni, ferme le competenze comunali non delegabili: rilievo del sottosuolo e mappatura delle reti; implementazione e gestione del sistema informativo territoriale delle reti di sottoservizi ed infrastrutture; redazione degli aggiornamenti del PUGSS (Piano urbano gestione servizi sottosuolo) e del regolamento di attuazione, nonché monitoraggio delle attività di esecuzione; ricezione ed istruttoria delle domande di autorizzazione ad intervenire nel sottosuolo da parte dei diversi soggetti che intervengono nel sottosuolo; rilascio delle autorizzazioni, anche previa convocazione di conferenze di servizi; definizione dei cronoprogrammi annuali di intervento nel sottosuolo, attraverso processi di condivisione con i diversi soggetti che intervengono nel sottosuolo stesso; coordinamento degli interventi da attuare in forma congiunta, fermo quanto al punto successivo; programmazione ed attuazione, in propria titolarità degli appalti di scavo e reinterro per gli interventi sul territorio comunale interessanti le reti del sottosuolo, indipendentemente dalla proprietà delle stesse. Viene confermata, quanto al tipo societario per AEM Service S.r.l., la società a responsabilità limitata. Il Consiglio ha inoltre approvato lo statuto di AEM Service S.r.l. (si veda allegato) e ha stabilito inoltre i seguenti indirizzi: che la società sia gestita da un amministratore unico che possa anche essere individuato tra gli amministratori di AEM Cremona S.p.A.; che AEM Cremona S.p.A. mantenga la proprietà delle relative infrastrutture ed investimenti realizzati, relativamente alle attività assegnate ad AEM Service S.r.l.; che AEM Service abbia un capitale sociale pari a 100.000,00 Euro e possa essere potenziata finanziariamente mediante un finanziamento soci. Per quanto riguarda invece la gestione della sosta e l’attività di gestione della segnaletica stradale, è stata rinviata ad una a successiva deliberazione l’approvazione del definitivo modello gestionale, con l’approvazione di un coerente statuto societario, in relazione all’estrema fluidità del quadro normativo in materia di servizi pubblici locali a rilevanza economica ed in particolare alle necessità di valutazioni strutturate e coordinate di ordine economico – finanziario nell’ottica dell’acquisizione e/o finanziamento di nuovi parcheggi in struttura.
La volontà, come ha spiegato l’assessore Roberto Nolli nel suo intervento, è di realizzare, nel rispetto della normativa vigente in materia di attività rese alla pubblica amministrazione locale, lo svolgimento delle attività stesse mediante un soggetto, AEM Service S.r.l. appunto, interamente controllato dal Comune attraverso AEM Cremona S.p.A., nell’ottica di servizio alla comunità locale, con particolare riferimento alla funzione di gestione del sottosuolo, secondo efficienza (contenimento dei costi), efficacia (realizzazione dei risultati previsti), economicità (equilibrio economico – finanziario della società nel tempo), semplici e stabili regole di governance. Con  abrogazione dell’art. 23bis DL 112 / 2008 a seguito del referendum del 12-13 giugno 2011, non risulta per il momento obbligatorio individuare il gestore a mezzo di gara per l’affidamento del servizio o costituire una società mista pubblico–privato. Dunque, con riferimento alla gestione della sosta e all’attività di gestione della segnaletica stradale, si è ritenuto di rinviare a successiva deliberazione consiliare l’approvazione del definitivo modello gestionale, con l’approvazione di un coerente statuto societario, considerata anche l’estrema fluidità del quadro normativo in materia di servizi pubblici locali a rilevanza economica e, in particolare, alle necessità di valutazioni strutturate e coordinate di ordine economico – finanziario nell’ottica dell’acquisizione e/o finanziamento di nuovi parcheggi in struttura.

Si tratta ora di pianificare, sviluppare ed attuare accordi e procedure operative tra AEM Service S.r.l., Comune, e soggetti che sono interessati a vario titolo al sottosuolo; sviluppare e rendere operativi, con specifici e successivi provvedimenti della Giunta comunale per quanto di competenza, i rapporti tra i diversi soggetti operanti nelle attività rese alla pubblica amministrazione locale (contratto di servizio tra Comune ed AEM Service S.r.l. per le specifiche tecnico – gestionali delle attività da svolgersi, nonché per la determinazione e le modalità di erogazione dei corrispettivi; convenzione tra AEM Cremona S.p.A. ed AEM Service S.r.l. per la prestazione di reciproci servizi; per la gestione, da parte di AEM Service S.r.l., dei diritti/servitù di passaggio sulle infrastrutture presenti nel territorio comunale; per l’affitto/concessione per l’utilizzo delle infrastrutture di AEM Cremona S.p.A. da parte di AEM Service S.r.l., e la determinazione dei relativi canoni); procedere, per quanto riguarda la pubblica illuminazione, la gestione dei semafori e la gestione dei varchi elettronici, mediante la remunerazione, a favore di AEM Service S.r.l., omnicomprensiva di esercizio, manutenzione ed approvvigionamento energetico, per favorire la realizzazione di investimenti di riqualificazione tali da consentire l’incremento complessivo di efficienza del sistema.

Con specifici e successivi provvedimenti di valutazione e indirizzo della Giunta Comunale per quanto di competenza, si dovrà dotare AEM Service S.r.l. della necessaria strumentazione e di professionalità tecniche ed amministrative di adeguata capacità ed esperienza (inizialmente l’organico di AEM Service S.r.l. sarà costituito dalle unità di personale non dedicato allo svolgimento di più servizi/attività ed amministrativo sulle attività affidate, oggi in capo a società partecipate da AEM Cremona S.p.A., con particolare riferimento all’attività di pianificazione e gestione del suolo e del sottosuolo pubblico; gestione strade; pubblica illuminazione; gestione semaforica; gestione varchi; gestione del calore); per il trasferimento del personale inserito nei rami aziendali acquisti, fermo quanto previsto dall’art. 2112 del Codice Civile, dovrà essere svolta l’obbligatoria la procedura di consultazione sindacale ex art. 47 Legge 428 / 1990.


 

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