Lo Schiaccianoci di Petipa/Äajkovskij rielaborato dal giovane coreografo fiammingo Jeroen Verburggen con il Ballet du Grand Théâtre de Genève, al Teatro Ponchielli giovedi 26 marzo ore 20.30, ci trasporterà in un moondo onirico e fantastico capace di aprire le porte alla fantasia di grandi e piccini.
I biglietti sono in vendita alla biglietteria del Teatro, aperta tutti i giorni feriali dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 19.30 (tel 0372.022001/02) – info@teatroponchielli.it –www.teatroponchielli.it
biglietti: posto unico numerato € 21,00
Giovedi 26 marzo, ore 20.30
BALLET DU GRAND THÉÂTRE DE GENÈVE
direttore generale Tobias Richter
directeur del balletto Philippe Cohen
partenaire del ballet du Grand Théâtre Vacheron Constantin
LO SCHIACCIANOCI
balletto fantastico in due atti, 3 quadri, 15 scene, di Pëtr Il'iÄ Äajkovskij
libretto Ivan Vsevololojski e Marius Petipa dal racconto Storia di uno Schiaccianoci
di Alexandre Dumas e Schiaccianoci e il re dei topi di E.T.A Hoffmann
coreografia Jeroen Verbruggen
musica Pëtr Il'iÄ Äajkovskij
scene e costumi «on aura tout vu» Livia Stoianova e Yassen Samouilov
luci Ben Ormerod
Marie Sara Shigenari
Il Principe Schiaccianoci Nahuel Vega
Drosselmeier Geoffrey Van Dyck
Il Re, la Regina, la Principessa, i topi, le amiche, i bambini,……
Yumi Aizawa, Céline Allain, Louise Bille, Ornella Capece, Virginie Nopper,
Angela Rebelo, Sarawanee Tanatanit, Lysandra Van Heesewijk, Daniela Zaghini.
Valentino Bertolini, Natan Bouzy, Paul Girard, Armando Gonzalez Besa,
Vladimir Ippolitov, Xavier Juyon, David Lagerqvist, Nathanäel Marie, Simone Repele.
Fedele alla tradizione della rilettura in chiave contemporanea dei grandi classici dell’Ottocento e del primo Novecento, quest’anno Philippe Coen (direttore del balletto) ha scommesso in una nuova versione de Lo Schiaccianoci.
Affidata al giovane coreografo belga Jeroen Verbruggen questa rilettura de Lo Schiaccianoci di Petipa-Caikovskij promette un viaggio nell’immaginario fiabesco, tenero e gioioso non lontano dal tema che sottende questo balletto considerato per eccellenza dell’ l’infanzia e che si è prestato, negli anni, a molte interpretazioni .
Durante il sogno, la piccola Maria scopre l’amore e la femminilità, passa dalla fanciullezza all’adolescenza, incontra il suo principe azzurro. Con un linguaggio coreografico molto personale Verbruggen, grazie al prezioso supporto di scene e costumi , proietta la storia nel mondo barocco e concentra la storia su Marie ed il suo rapporto con la figura ambigua del signor Drosselmeyer uno “strano” amico di famiglia che nasconde in sé il Principe che lei stessa dovrà liberare nel suo incubo notturno.