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Su Cecile Kyenge. “La Padania” copia “Cremona nuova”di Farinacci | G.Azzoni

| Scritto da Redazione
Su Cecile Kyenge. “La Padania” copia “Cremona nuova”di Farinacci | G.Azzoni

La pratica di pubblicare su un giornale (oggi anche on line) momenti e luogo in cui può essere trovata una persona, indicata nel contempo come particolarmente invisa, viene in questi giorni utilizzata dal giornale “La Padania” nei confronti della ministra Cecile Kyenge. 
Non è una pratica nuova. Ho ritrovato qualcosa di simile nel corso di ricerche sul fascismo cremonese. Nel 1923, appena dopo la marcia su Roma, l’allora presidente della Camera di commercio di Cremona, Remo Lanfranchi, si era reso inviso al nuovo regime poiché intendeva mantenere una certa autonomia e non collaborava a fare della Camera di commercio un mero strumento della federazione fascista; in ciò era sostenuto dal consiglio camerale. Ecco allora il giornale di Farinacci, “Cremona nuova”, condurre una campagna contro di lui e pubblicare, il giorno 10.6.1923, gli indirizzi di casa di quel presidente e dei suoi consiglieri. Qualche giorno dopo, il 22 giugno, compare la giubilante notizia sullo stesso giornale: “L’ing. Lanfranchi e soci dimissionari dalla Camera di commercio”. Il segretario leghista Salvini si è sentito in dovere di dire pubblicamente “mica abbiamo scritto di andarla a picchiare”, naturalmente gli crediamo, ciò non toglie che certi precedenti dovrebbero indurre a riflettere!

Giuseppe Azzoni (Cremona)

2014-01-16

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