Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ancora una volta è intervenuto sulla questione MES, spesso toccata soprattutto dall'opposizione, e ha anche detto la sua su come l'Unione Europea debba aiutare gli Stati membri che sono in forte difficoltà a causa del coronavirus. Di Maio, infatti, ha detto:
"Questo sul Mes è un falso dibattito. La questione non è il Mes, ma dove vuole guardare l'Europa, se da qui ai prossimi 2 mesi o ai prossimi 10 anni. Sure e la linea di credito Bei sono dei passi avanti, ma se contiamo in tutto i fondi arriviamo a circa 300 miliardi, ne servono invece 1.500"
Il ministro ha anche precisato che più che di "ripartenza" si debba parlare, proprio come avviene dopo le guerre, di "ricostruzione" e ha detto:
"L'Ue deve mostrarsi all'altezza. Non bisogna pensare una ripartenza, ma una ricostruzione"
L'intervista di Di Maio è stata pubblicata dal giornale spagnolo El Correo e Di Maio l'ha così presentata su Facebook:
"L’Unione Europa deve pensare a una ricostruzione. È il momento dell’unità, non della sfiducia.
Stiamo continuando a reperire aiuti all’estero attraverso la nostra rete diplomatica e al tempo stesso stiamo studiando come far ripartire il nostro Paese, non appena ci saranno le condizioni dal punto di vista sanitario.
Oggi ci troviamo davanti a una pandemia globale e l’Ue deve riuscire a dare una risposta univoca, forte e adeguata. Dobbiamo avere bene in mente che questa volta non ci sono scorciatoie, nessuno può farcela da solo.
Sono certo che presto ci rialzeremo. Tutti insieme, come una grande nazione"